AGGIORNAMENTO: Mazars ha comunicato alla stampa USA che l’interruzione è soltanto momentanea e che la decisione è stata presa a causa della confusione generata dai report e dalla loro natura. Probabile che l’utilizzo disinvolto del termine audit da parte degli exchange che in realtà non hanno avuto audit ma una verifica delle riserve abbia giocato un ruolo. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Notizia shock quella che arriva da Bloomberg. L’auditor e revisore Mazars, che di recente ha collaborato con Binance, Crypto.com e anche KuCoin avrebbe annunciato l’interruzione dei servizi prestati alle società del mondo cripto. La notizia è stata diffusa pochi minuti e fa e seguiranno sicuramente aggiornamenti sulla decisione del gruppo e sulle motivazioni che l’hanno scatenata.
Nel momento in cui scriviamo, inoltre, i documenti che sono stati diffusi precedentemente dal gruppo e che attestavano le riserve dei diversi exchange sul sottodominio Veritas non sono più raggiungibili. Non è chiaro se per problemi di natura tecnica o se per l’immediata sospensione della fornitura del servizio, che pur però meriterebbe comunicazioni di ben altro tipo.
Una situazione che ha contribuito a gettare nel panico i mercati, con Bitcoin che tiene a difficoltà sopra i 17.000$. Una situazione molto tesa che per molti trader ad alto rischio sarà anche occasione di approfittare di quanto accaduto. Capital.com – vai qui per ottener un conto virtuale gratuito con TOP STRUMENTI – permette di investire su 140+ cripto asset sia long che short, fornendo strumenti di analisi e anche operativi.
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Mazars si tira (momentaneamente?) indietro: aveva collaborato con Binance e Crypto.com
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno sul terminale di Bloomberg, che cita come fonte direttamente Binance, che avrebbe comunicato via mail con l’importante hub informativo finanziario.
Mazars ha indicato che interromperà temporaneamente le collaborazioni con i clienti crypto a livello globale, che includono Crypto.com, KuCoin e Binance. Purtroppo questo significa che non potremo lavorare con Mazars al momento
La situazione, almeno secondo quanto riportato da Binance, sarebbe pertanto temporanea, per quanto non siano state comunicate le cause che hanno portato Mazars a questo tipo di decisione.
Soltanto pochi giorni fa il gruppo aveva certificato le riserve di Binance, così come aveva fatto per quelle di Crypto.com e quelle di KuCoin. Non è chiaro se i dati diffusi dal gruppo siano da considerarsi ancora validi e attendiamo ulteriori comunicazioni da parte dei diretti interessati per aggiornare i nostri lettori.
Ulteriori pressioni sul mondo cripto e Bitcoin
In una settimana partita bene ma finita male, il venerdì si apre con questa decisione, che in un momento di FUD e tensione massima non potrà che aiutare chi sta cercando di schiacciare il valore degli asset del mondo cripto.
Nel momento in cui scriviamo Bitcoin viene scambiato di poco al di sopra dei 17.000$, con perdite importanti che sono state accumulate da praticamente tutti gli asset del comparto. Seguiranno aggiornamenti non appena i diretti interessati comunicheranno alla stampa ulteriori dettagli sulla situazione.
Ed ecco un’altra notizia che in realtà è una non-notizia. Ok, sospendono per un certo tempo la collaborazione. Perchè? Magari hanno troppo poco personale, magari si sono resi conto di non esser sufficientemente preparati sulle cripto, magari si cagano sotto, magari invece hanno davvero visto del marcio… boh??? Non-notizia che però è sufficiente a schiaffare lì un altro bel -5%.
Sensazione personale? Siamo in un periodo in cui queste notizie sono diffuse ad hoc per tenere il prezzo delle cripto basso. La notizia di Paypal per acquistare crypto in America è enorme, idem di Crypto.com che sbarca in Brasile con servizi cripto & fiat. Ma subito dopo arriva il FUD su Binance, regolatori, eccetera eccetera. Mmmmm.
Che ci sia qualcuno che sta comprando quintali di btc ed eth e non vuole vedere il prezzo salire finchè non ha finito le compere?!? Inizio a crederci davvero…
Per me personalmente è più una notizia su Mazars che sugli exchange. CZ e Marszalek non sono gli unici a dire di aver ricevuto solo porte in faccia dalle “big Four”. L’ha detto più volte anche Paolo Ardoino. Dobbiamo credere a tutti loro? Non necessariamente, ma dubito francamente che per evitare gli standard alti (haha) delle big Four siano finiti comunque da Mazars e BDO, che non sono esattamente delle botteghe in un sottoscala.
Purtroppo vederci dietro un attacco al mondo degli exchange ha assolutamente senso, per come la vedo io: gli exchange sono l’unico punto debole del mondo crypto (attualmente). Se domani tutti gli exchange saltassero sarebbe quasi impossibile sia comprare cripto che convertirle in fiat in modo sicuro. Morale le cripto diventerebbero inutili e morirebbero.
Forse qualcuno ha capito che non riuscirà mai a far saltare bitcoin o ethereum distruggendone le reti, ormai troppo forti e decentralizzate; e allora attacca l’altro punto debole, appunto gli exchange.
Però… deve fare in fretta. Le cripto si stanno diffondendo a macchia d’olio. Lasciamo stare interi paesi che le adottano e in cui si può vivere solo di cripto, senza avere un dollaro in tasca (El Salvador): già in Africa e America Latina (e Turchia, Russia, …) prendono piede. Se in un paio d’anni (forse meno) non si riesce a farle saltare si perde la guerra. Fra un paio d’anni gli exchange servranno fino ad un certo punto: se posso pagare in bitcoin in 2 supermercati ogni 10 farò la spesa in quei due; se posso pagare le tasse in bitcoin (come già in alcuni paesi) le pagherò in btc. Delle fiat me ne farò sempre meno. E allora non avrò più il problema “come converto i miei btc in fiat?” perchè tanto non mi servirà farlo. Semmai ci sarà il problema opposto: come comprare cripto usando fiat? Ma sarà un problema minore, e cmq non sufficiente a distruggere le cripto.
C’è da tenere duro ancora un po’; beh io hodlo come se non ci fosse un domani e continuo a far proseliti, nel frattempo 😀
scusa ma senza gli exchange come compri le crypto ? a meno che il datore di lavoro non ti paghi con quest ultime ?
ciao, infatti ho scritto “semmai ci sarà il problema opposto: come comprare cripto usando fiat”!
Man mano che le cripto entreranno nella vita comune ci sarà probabilmente più modo di scambiarle tra conoscenti/amici (gli attuali satispay), farsi pagare in crypto (certo non tutti, ma sicuramente chi vende al pubblico sì) ma soprattutto le banche offiranno tutte le principali cripto dalla propria app.
Già oggi puoi usare paypal per comprare ethereum, per esempio, se vivi in America! Jp Morgan sta sviluppando 10 diversi wallet, sempre per la stessa ragione.
Probabilmente gli exchange sopravviveranno solo per crypto più esotiche (meno capitalizzate); le grosse saranno trattate dalle nostre banca Intesa, Mediolanum e soci
O almeno, così la vedo io 🙂
non credo proprio, piuttosto mi sembra che alcuni ricevano avvertimenti mafiosi. proposte che non possono rifiutare. e’ una guerra con i morti per le strade e i padrini siedono al congresso usa /eu.