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Un tranquillo venerdì di paura. Dopo le scelte del FOMC che hanno innescato un’inversione di trend importante, nel mezzo di una settimana partita con il piede giusto, ecco che il FUD e qualche decisione repentina di società di revisione continuano a far piovere sul bagnato. Bitcoin sotto i 17.000$, con diversi token del settore altcoin che soffrono ancora di più.
Non esattamente uno scenario da regali di Natale per il mondo cripto, uno scenario che però dovrà essere compreso anche al fine di prendere decisioni per i prossimi giorni e le prossime settimane, tra FUD, paure ingiustificate, manipolazioni e preoccupazioni effettive.
Le notizie sono diverse: chi vorrà cercare di cavalcare quest’ondata potrà farlo con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il MEGLIO del TRADING ONLINE – per un intermediario che ci permette di investire su 78+ crypto token e sul meglio del resto dei mercati finanziari.
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FUD su Binance, revisori e short sui miner: il trittico del FUD che affossa Bitcoin
Bitcoin soffre. La lotta nel momento in cui scriviamo questo approfondimento è sulla soglia dei 17.000$, che $BTC sta avendo difficoltà a mantenere. Le notizie principali che hanno causato questo ritorno su livelli di prezzo che avevamo abbandonato la settimana scorsa sono fondamentalmente tre:
Ne abbiamo parlato questa mattina: sembra sia in corso un attacco, coordinato o meno, verso Binance. Attacco che è arrivato da più parti, dalla TV fino ai giornali, passando per qualche importante account su Twitter del mondo cripto. Si contesterebbe a Binance l’assenza di solidità finanziaria. Così come gli si contesta la sicurezza dei fondi degli utenti. È stato fatto tanto taglia e cuci sulle dichiarazioni di CZ, poi sono arrivate polemiche su una dichiarazione di CZ sul fatto di non avere pagato mai giornalisti (con la risposta niente di meno da BitMEX che ricorda l’operazione su Forbes…). Una sorta di destruction derby dove il tutti contro tutti sta danneggiando l’intero comparto.
Cosa che non riguarda soltanto Binance, ma anche Crypto.com e KuCoin. La società di revisione che si era occupata di offrire Proof of Reserves si è immediatamente tirata indietro, cancellando anche l’accesso alla sua piattaforma web per la verifica. Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto Mazars a questo passo indietro. In una situazione del genere, densa di tensione, la comunicazione non poteva che affossare il prezzo di Bitcoin.
Short importanti, che ammontano a oltre il 70% delle azioni circolanti per alcune delle più importanti società di mining a livello mondiale. Non è detto che la cosa vada a buon fine per i fondi hedge che hanno attivato queste operazioni. È il bacio della morte? Non necessariamente: i fondi talvolta si sbagliano e Bitcoin potrebbe, in questo senso, dare una mano. Oppure qualche investitore pronto a metterci del suo, com’è accaduto a Core Scientific, che sembrerebbe essere sulla via del recupero.
Quanto c’è da essere preoccupati?
Le situazioni sul breve periodo che abbiamo descritto probabilmente finiranno per trascinarsi per un po’, per quanto sarà difficile mantenere una tensione del genere per un lungo periodo. Di strutturale, almeno a nostro avviso, c’è poco o nulla.
E il grosso di quanto stanno utilizzando per accusare i principali attori del mercato, per ora non ha fondamento nella realtà e sembrerebbe essere più frutto di un isterismo collettivo che di solide basi venute fuori da ricerche approfondite. Rimarremo alla finestra, consci che non sarà né il primo né l’ultimo weekend di passione per chi segue il mondo di Bitcoin e delle criptovalute.
Si è mai pensato al fatto che possa essere un complotto,ed è proprio il caso di dirlo,della stampa, dell’informazione,di chi ha tutto l’interesse a far sparire i Bitcoin?
Se sei un nostro lettore ben conoscerai quale è la nostra linea di pensiero in merito a questo 😉
la stampa appartiene alla finanza, quindi a chi detiene il potere, l’interesse a distruggere il settore devi cercarlo al piano di sopra. e’ come per i delitti di mafia, sono i mandanti che dettano il gioco, non i picciotti che sparano.