Il mondo dei NFT ha seguito la parabola discendente del comparto cripto, ma per quanto in molti si stiano affannando a dichiararne la morte, noi riteniamo che il 2023 continuerà a riservare delle sorprese (e delle conferme) per chi segue questo settore.
In apertura del nuovo anno abbiamo pertanto deciso di analizzare quelli che potrebbero essere i 7 progetti più interessanti da seguire per il 2023, progetti alcuni dei quali sono già tra i più affermati (ma lontani dal picco), altri invece ancora su un livello da NFT emergente.
I 7 progetti scelti dalla redazione di Criptovaluta.it nel mondo NFT
Per quanto il mercato NFT possa sembrare poco attraente al momento – avendo scontato delle perdite importanti in parallelo con il mercato Bitcoin e cripto, ci sono in realtà tanti progetti che a nostro avviso avrà senso seguire, tanto a scopo collezionistico, quanto invece per l’aspetto più speculativo.
- Cryptopunks
Nonostante non siano più nuovissimi, continuano a comandare volumi enormemente importanti, per 10.000 pezzi che è tuttora impossibile trovare sotto i 60 Ethereum. Continueranno ad essere centrali nel segmento blue chip del mondo NFT, per quanto molti dei collezionisti siano parimenti in attesa di novità importanti da altri progetti. I Cryptopunks sono qui per restare e difficilmente perderanno il loro scettro nel corso del 2023. Con i prezzi bassi – se così vogliamo definirli – di oggi, qualcuno ne approfitterà anche per fare compere.
- Bored Apes
Sia la serie originale, sia quella dei Mutant. Con il metaverse che per il 2023 dovrebbe arrivare a compimento e con tanti altri progetti collaterali in termini di immagine, c’è da aspettarsi per l’anno che si è appena aperto un ritorno di fiamma per le scimmie più importanti e popolari del settore NFT. Anche qui i prezzi sono molto distanti dai massimi storici, ma questo potrebbe non essere un problema, anzi, per tanti collezionisti forse l’occasione per ottenere un pezzo da collezione che non avrebbero mai potuto acquistare al picco.
- Doodles
Per chi cerca una collezione dai prezzi più accessibili – e anche con temi grafici diversi, i Doodles potrebbero essere una buona scelta da considerare. L’impegno di diverse celebrities ha reso il progetto molto popolare, in particolare durante l’estate passata. Poi si è perso un po’ di hype: che sia questo il momento per rinascere? Questo in attesa del progetto bis, sul quale non mancheremo di aggiornarvi nelle prossime settimane.
- Otherdeed
Sono gli appezzamenti di terreno virtuale del metaverse legato alle Bored Apes. Sono andati a ruba all’uscita, causando addirittura problemi alla rete di Ethereum. Poi sono usciti un po’ di scena, in attesa della pubblicazione di una versione fatta e finita del mondo virtuale dove avranno rilevanza. Sono un altro dei progetti interessanti per il 2023, in particolare se dovessero riuscire a ricreare un po di hype intorno al metaverse che le vedrà come protagoniste.
- Potatoz
Altra collezione relativamente low cost (almeno tra le blue chip del mondo NFT). Simpatiche sono simpatiche, hanno seguito per quanto i volumi siano per ovvie ragioni molto più bassi di quelli dei progetti he abbiamo citato poco sopra. Se ne può ancora strappar qualcuna a prezzi interessanti su OpenSea.
- RENGA
Scendiamo ancora di floor price. Per poco più di 1 Ethereum potete portarvi a casa un pezzo esclusivo dei RENGA: i volumi sono già interessanti per un progetto creato dall’apprezatissimo DirtyRobot. Anche qui 10.000 pezzi e la possibilità di fare buoni affari dato anche un mercato NFT ancora in cerca di spunti di recupero.
- Lil pudgys
Piacciono molto perché teneri e unici. La tiratura è più alta degli altri progetti, dato che ne sono stati emessi 22.222. I prezzi sono abbordabili forse per il grosso dei cripto-investitori, cosa che potrebbe renderli uno dei progetti da seguire (e magari da valutare per un acquisto) per chi sta cercando di esplorare i segmenti più interessanti economicamente del mondo NFT.
Per il 2023 arriveranno altre novità
Contro ogni aspettativa, o comunque contro quelle dei più pessimisti, il 2023 sarà comunque un anno ricco di nuovi progetti. Chissà quali riusciranno a fare il loro ingresso nell’Olimpo dei token non fungibili ad alta capitalizzazione. C’è un importante spazio di crescita per il settore, in particolare a nostro avviso se si continuerà con l’opera di promozione anche da parte degli attori più in vista del mondo cripto, cosa che è avvenuta ad esempio durante i recenti mondiali di calcio.
Tempo di andare all in? No. Il bear market non è tempo di avventure. Ed è per questo che siamo partiti nella nostra ricognizione del settore dai progetti apparentemente più solidi. Ed è per questo motivo che durante l’anno cercheremo, anche con il vostro aiuto, di fare una cernita di quanto verrà pubblicato e creato.
Questi NFT “di lusso” sono semplicemente degli status symbol per gente esageratamente ricca (quantomeno i punk e gli apes, che hanno prezzi altissimi), solitamente persone che sono nel mondo cripto da quando btc valeva qualche dollaro ed eth ancora meno. Pozzi dove i primi arrivati (o gli ultimi arrivati che però sono cantanti di successo, non faccio nomi) possono gettare centinaia di migliaia di dollari per farsi vedere; nè più nè meno del miliardario che si comprava la ferrari. Del resto se hai 5mila eth ti puoi permettere di buttarne 100/200 per un punk.
Attenti che mentre la prima serie (appunto i punk) continuerà ad avere un valore e probabilmente aumenterà ancora (proprio perchè è LA PRIMA, e questo vogliono i collezionisti) tutto il resto -forse ad esclusione dei bored apes, ma sono scettico- secondo me è destinato a perdere sempre più di valore. Fuochi di paglia. Per non dire che se compri una roba simile e la vuoi vendere devi trovare un compratore, e non è facile, anzi. Il primo è un genio, il secondo, il terzo, il quarto eccetera fanno la fine dei pirla molto spesso.
Il vero senso degli NFT non sono collezioni idiote strapagate, è la certificazione di una proprietà. Hanno gioco facile attualmente i denigratori del settore: “centomila euro per un disegno brutto” è difficile da controbattere… “però è il PRIMO disegno brutto” è l’unica risposta vagamente accettabile – da qui il valore dei punk e il non-valore di tutto il resto.
Il mio consiglio è quello di evitare come la peste questi NFT famosi (ma schifosi) e cercare nft che siano belli: molti artisti fanno quadri, a volte in formato fisico a volte solo digitale, e poi creano un numero limitato di nft del quadro. Quelli in futuro avranno sempre più valore. Stesso discorso per chi crea musica in nft. Un giorno si separeranno nft belli da nft brutti, come da sempre si separa arte da scarabocchi (discussione complessa, lo so), musica da accozzaglia di suoni eccetera eccetera.
Altro campo degli NFT sarà la certificazione di proprietà fisiche: macchine, case, affitti.
Altro campo ancora saranno gli oggetti virtuali (per esempio nei videogiochi, nei metaversi eccetera)
Ricordatevi che ogni NFT è unico, certo, ma è anche cedibile: si può vendere ad un’altra persona se si è d’accordo sul prezzo, e questo avrà implicazioni enormi!
grazie Jacopo faremo tesoro dei tuoi consigli.
ribadisco che è solo la mia visione, non per forza è la verità! 🙂