Il fronte anti-Sam Bankman Fried si arricchisce di un nuovo elemento. Dopo Caroline Ellison e Gary Wang, che rivestivano posizioni apicali all’interno di Alameda e FTX, si sarebbe aggiunto anche Daniel Friedberg, che in passato era avvocato del conglomerato.
Secondo quanto è stato diffuso da The Block, l’avvocato avrebbe già iniziato a collaborare con la Procura del Southern District di New York, che è quella che sta preparando il caso che avrà il suo primo dibattimento il prossimo 2 ottobre. La situazione di Sam Bankman-Fried, già piuttosto complicata, continua ad aggravarsi, con tutti i suoi ex sodali che sembrerebbero aver strappato accordi con la procura per la condivisione di informazioni un tempo riservate. È questo anche il caso dell’ormai ex avvocato del gruppo?
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Anche l’ex avvocato di Alameda e FTX collabora con le autorità
Non sarebbe indagato – dopotutto era soltanto uno specialista al servizio del gruppo – ma avrebbe comunque deciso di collaborare. Parliamo di Daniel Friedberg, che era ai tempi avvocato di FTX e che secondo quanto viene riportato da The Block avrebbe già condiviso importanti informazioni con la Procura che segue il caso, nonché con SEC e anche con FBI.
Non sarebbero state mosse accuse formali verso l’avvocato, che starebbe dunque collaborando sua sponte e senza la minaccia di una condanna o quantomeno di un’indagine. Con ogni probabilità però dovrebbe comparire come testimone durante il processo, proprio nel tentativo di rendere chiari i rapporti tra FTX e Alameda, nonché il flusso di denaro bidirezionale che è stato poi responsabile del fallimento dell’exchange.
Una causa storica e rapida
Nonostante la complessità del caso, si sta procedendo ad un ritmo sostenuto, almeno rispetto ai tempi medi della giustizia USA per questo tipo di casi. Già il prossimo 2 ottobre ci sarà il primo dibattimento, con i 10 mesi che ci separano da quella data che saranno comunque conditi da schermaglie legali tra avvocati delle parti e procure.
Sam Bankman-Fried si è dichiarato non colpevole, ma anche questo potrebbe essere soggetto a revisioni una volta che il dibattimento si sarà aperto. Il processo, per quanto le folle abbiano già emesso il loro verdetto, sarà complesso. L’unica certezza per ora è che tutti i vecchi sodali di Sam Bankman-Fried lo hanno abbandonato.
e intanto che gli diciamo ai clienti di Ftx che rivogliono i loro soldi in questi “rapidissimi” 8 mesi? Di aspettare fiduciosi… che tanto non rivedranno mai nulla 🙂
Due buone lezioni che è sempre meglio ricordare:
1) non investire quello che non puoi perdere
2) ogni euro lasciato su un exchange è un euro che potresti non rivedere mai più
ma, per riportare un minimo di ottimismo,
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8 mesi sono rapidissimi per un processo del genere, che non c’entra comunque con il Chapter 11 che sta gestendo il fallimento. Non è che deve terminare il processo a SBF per liquidare e restituire tot cent sul dollaro degli ammanchi dei clienti.
Non lo sapevo, ammetto la mia ignoranza. Anche se nella mia ignoranza continuo a temere che in realtà le cose non sarano scisse, e non arriverà un centesimo prima che ci si sia espressi su SBF… includendo appelli ricorsi e compagnia bella. Ovviamente è una di quelle volte in cui sarei ben contento di sbagliarmi.
A me piace pensare che lo abbiano escluso completamente dal Chapter 11 di FTX proprio per andare più spediti. Comunque più si allunga il Chapter 11, più il capitale rimasto viene bruciato per pagare consulenze e avvocati.
10 mesi per imbastire un processo così complicato sono
relativamente pochi, tenendo conto del fatto che non sta collaborando. Madoff ci mise qualcosa meno, ma negoziò praticamente tutto