Le quotazioni di Eos (EOS) stanno attraversando da domenica scorsa, 15 gennaio, una fase di stretta oscillazione laterale nel cambio contro dollaro USA. I prezzi stanno infatti effettuando ripetuti cambi di tendenza da tre giornate nello spazio fra 1.09 e 1.02, senza assumere direzione. Il movimento si sta sviluppando in seno ad un più ampio braccio di rialzo che ha avuto origine sin dai minimi relativi del 19 dicembre scorso, a quota 0.84.
Il grafico a candele weekly fornisce un completo resoconto di quanto avvenuto su questa crypto sin dalla metà dello scorso anno. Gli eventi tecnici maggiormente significativi sono dati dai due minimi toccati a giugno e novembre 2022, rispettivamente a 0.82 e 0.79. In coincidenza con tali minimi transitano attualmente i supporti di lungo periodo. Non possiamo tuttavia parlare di una figura di “doppio minimo rialzista” in quanto, per perfezionare tale pattern, sarebbe necessaria la rottura della cosiddetta “neckline” passante sul picco relativo di agosto 2022 a 1.90, evento molto in là da venire.
Possiamo però concentrarci sull’attuale formazione di nuovi supporti, più vicini, posti poco sotto a quota 0.95. Si tratta della zona ove si è registrata la maggior parte degli scambi nel corso delle ultime 5-8 settimane, per cui va considerata area “sensibile” per quanto riguarda le possibilità di evoluzione di un quadro tecnico rialzista.
Va detto peraltro che il mercato aveva già soddisfatto almeno un primo obiettivo ribassista fra quelli discussi con l’ultima analisi. Di conseguenza, la pressione ribassista aveva già cominciato ad allentare – per l’avvio di prese di beneficio sugli short – alla fine di dicembre.
Su grafico a barre da 30 minuti è possibile definire con maggiore precisione la localizzazione dei riferimenti tecnici. Vediamo quindi come il primo supporto sia attualmente posizionato a 1.01, mentre il supporto principale di breve periodo vada ricercato non prima di 0.93/0.94. I supporti sono i livelli ove si sta concentrando in questa fase l’attività dei compratori. Vanno quindi intesi come punti probabile reazione in caso di nuove discese del mercato, soprattutto se entro la fine del mese in corso.
I maggiori ostacoli sulla strada del rialzo si trovano a 1.08 e 1.13, resistenze intermedie. E’ possibile che da tali livelli possano scattare provvisori arretramenti in seno al recupero atteso. L’intera area fra supporti e resistenze intermedie è, in effetti, zona di accumulazione. Sono quindi da attendere ripetuti cambi di tendenza preparatori alla rottura rialzista.
Le proiezioni indicano un obiettivo a 1.24, raggiunto il quale dovremo attendere segnali prima di aggiornare l’analisi. Il segnale tecnico è long su nuovi test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 1.05. Lo stop per lo scenario descritto scatterebbe solo nell’eventualità di violazione del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 0.93. Quando sono le 18.23 CET di martedì 17 gennaio, EOS viene scambiato sui migliori Exchange a 1.03 dollari, in calo del -0.96% su base giornaliera.