Amazon non sembra aver voglia di creare una criptovaluta… per ora. La società di Jeff Bezos si è infatti esclusivamente limitata a rammentare che, tra qualche anno, potrebbe prendere in considerazione un proprio token criptovalutario, come Libra di Facebook, precisando che per il momento non ci sono specifici progetti al riguardo.
Ad affermarlo, parlando all’evento Brainstorm Finance 2019 di Fortune, è Patrick Gaulthier, vice presidente di Amazon Pay, che ha poi precisato che il sistema di trasferimento di denaro che Facebook sta pianificando è un passo troppo lungo, rispetto all’attuale contesto. Un passo nuovo ma “speculativo” – ha affermato Gaulthier, per poi affrettarsi a dire che Amazon non vuole avere nulla a che fare con la speculazione.
Insomma, dalle parti di Jeff Bezos sembrano guardare con attenzione ma con sufficiente distacco all’iniziativa di Mark Zuckerberg, che sta destando non poco scalpore negli ambienti monetari, finanziari e governativi. Il white paper afferma chiaramente che il progetto è quello di creare una rete che possa consentire agli utenti di inviare e ricevere denaro attraverso vari canali. Tutto troppo simile a una “nuova valuta”, per i legislatori statunitensi. I quali, ben inteso, sono giunti al punto di domandare alla società di sospendere lo sviluppo del suo progetto. Oltre agli Stati Uniti, anche altri Paesi potrebbero assumere delle posizioni di opposizione a Libra. E, come nel caso della Russia, potrebbero farlo in misura ancora più consistente.
Dal canto suo, dunque, Amazon agirà come spettatore. Il suo impegno per poter sviluppare progetti di ricerca sulla blockchain è noto, mentre non sembrano esserci progetti concreti sul fronte delle criptovalute. Qualcosa potrebbe però cambiare se l’iniziativa Libra, di Facebook, dovesse rivelarsi un successo…