Gli sviluppatori di Ethereum hanno portato a termine un altro passo di avvicinamento al prossimo aggiornamento del network, quello con il nome in codice Shanghai e che dovrebbe rendere possibile ritirare, per quanto progressivamente, i coin messi in staking. Un altro passo in avanti, che ha avuto qualche minimo problema tecnico.
Si è trattato di quello che in gergo tecnico si chiama uno shadow fork e che chiaramente non viene implementato in mainnet, ma su una testnet allo scopo di testare codice e funzionalità. Un altro passo in avanti importante per il progetto, che continua, per quanto circondato spesso da polemiche, il suo cammino verso la normalizzazione dello staking.
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Ethereum: ok per lo shadowfork. Shanghai si avvicina
Shanghai è più vicina. Non parliamo della città della Repubblica Popolare Cinese, ma dell’aggiornamento atteso per marzo che riguarda il network di Ethereum, un aggiornamento che cambierà in modo importante il funzionamento del network, in primo luogo per chi ha quantità di Ethereum in staking. Grazie a questo aggiornamento infatti, potrà partire anche il programma di apertura progressiva ai prelievi.
Sì, ci sono stati dei relativamente piccoli problemi tecnici, in particolare per quei nodi che utilizzano Geth, almeno secondo quanto è stato riportato da Marius Van Der Wijden su Twitter.
Lo shadowfork è in fase di finalizzazione. È partito con qualche problema a causa di una configurazione non corretta applicata a Geth […]. Abbiamo applicato la configurazione corretta e tutti i nodi sono in pieno consenso. Faremo partire alcuni nodi non allineati…
Una buona notizia per chi si aspettava novità per uno degli aspetti ultimamente più contestati di Ethereum, ovvero l’assenza di possibilità per l’enorme quantità di $ETH di essere prelevati dallo staking. Una questione che sarà appunto risolta, se tutto dovesse andare per il verso giusto, tra poco più di 2 mesi.
No, le preoccupazioni per una vendita di massa sono esagerate
Per due ordini di motivi. In primo luogo perché il rilascio di tali coin sarà progressivo. E in aggiunta perché in questa fase di mercato pensare alla liquidazione di un numero importante di Ethereum sembrerebbe essere contro gli interessi di chi ha già depositato.
Sarà un FUD con il quale faremo i conti periodicamente e nel quale in molti continueranno a cadere. Se avete amici o conoscenti preoccupati per questo tipo di situazione, girategli questo articolo, per magari riportarli a più miti consigli.
Per il resto, non ci resterà che aspettare i prossimi passi, per ora completamente nelle mani degli sviluppatori di Ethereum, nei quali evidentemente in molti credono, data l’enorme quantità di $ETH che sono stati messi in staking, nonostante la relativa incertezza.