Tito Boeri, ancora una volta. Il popolare economista prestato alla politica e po in comodato a Repubblica torna a parlare di Bitcoin. E dato che lui la sa lunga – mica come noialtri – ci avvisa che c’è poco di cui interessarsi a Bitcoin. In primo luogo perché quelli che credono che le banche centrali non siano la soluzione ottimale… sono dei deficienti o giù di lì.
In secondo luogo invece perché Bitcoin non può che interessare soltanto i criminali, perdendo in originalità quello che in lucidità invece non manca al duo delle meraviglie che tiene sulle spine non solo i bitcoiner, ma anche mafiosi e narcotrafficanti di tutto il mondo. Che poi sono la stessa cosa, no?
Da Bitcoin arriva però un Boeri chi? I blocchi continuano ad essere prodotti senza chiedere il permesso all’ex direttore di INPS. Il prezzo rimane sopra i 22.000$ e chi vuole provare il brivido di essere un avanzo di galera può comprarne anche dei satoshi da Kraken – qui il sito ufficiale– nota piazza digitale ritrovo di malavitosi, se non fosse che paga anche le tasse negli USA e probabilmente più di quante mai ne pagherà il Professore.
Criminali, e pure un po’ scemi: Tito Boeri sale in cattedra contro BItcoin e i suoi appassionati
Non un semplice articolo al fulmicotone del duo delle meraviglie che ormai allieta anche le nostre pagine una volta a settimana, ma un profilo ai limiti della psichiatria di chi si interessa di Bitcoin e criptovalute. A farlo ancora loro, Boeri e Pedrotti, assi incontrastati dalla polemica e del commento economico che, ancora una volta sulle pagine di Repubblica, spiegano a tutti come campare. E del perché bisogna fidarsi delle istituzioni. Istituzioni dove i due ovviamente sono più che benvenuti – e se voi non lo siete, sedetevi in fondo e ascoltate le ultime direttamente dalla penna di Tito Boeri. L’articolo originale è qui, dietro paywall, ma cosa volete che sia 1 euro rispetto alla conoscenza offertavi dal sommo?
Ma lasciamo da parte la spiegazione sul mining e passiamo al fatto che tale consumo energetico sarebbe – perché decide Tito Boeri – uno spreco. Perché il mining dovrebbe garantire decentralizzazione e impossibilità di manipolazione. Cose entrambe sbugiardate da Tito Boeri.
Prendiamo la decentralizzazione, le transazioni sono in ogni caso anonime, con il software giusto posso interrogare la blockchain (quanti lo faranno mai davvero?), ma non saprò mai chi ha fatto quella particolare transazione.
Partiamo da qui, invocando l’aiuto dei nostri lettori per capire cosa abbia scritto il magic duo. Perché anche dopo 1 ora di riunione in redazione nessuno è riuscito a trovargli un senso compiuto. E ora passiamo avanti, perché c’è tanto nell’articolo di Tito Boeri e Roberto Perotti che va analizzato, fosse anche soltanto per godere di tanta conoscenza quasi gratuitamente.
Il secondo presunto vantaggio del blockchain applicato alle criptovalute è che le renderebbe non manipolabili. Secondo Caroline Ellison […]
E qui l’artificio retorico del vero fuoriclasse. Siccome una persona del mondo cripto – e che comunque con Bitcoin non c’entrava assolutamente nulla – si è macchiata di orrendi reati (tra le altre cose ancora da rilevare in tribunale), allora tutta la baracca è una baracca di delinquenti. Se ora dovessimo giudicare lo Stato dal numero di persone che sono finite in galera occupando una posizione di potere, la contesa sarebbe presto risolta. Ma come l’altra volta non utilizzeremo gli artifici retorici di Tito Boeri, provando ad affrontare la questione in modo possibilmente più serio.
In realtà, a parte l’ultimo anno (e per motivi ovviamente indipendenti da governi e banche centrali) l’inflazione è stata bassissima negli ultimi 40 anni, il che basta per confutare questa tesi assurda. Ed è paradossale che si sia parlato di manipolazione del valore dell’euro quando l’inflazione era all’1 per cento, mentre i bitcoin perdevano l’80 per cento del loro valore in un anno.
Tito Boeri dovrebbe sapere meglio di chi vi scrive che l’inflazione cresce come l’interesse composto. E che anche fosse soltanto del 2% – come da target delle banche centrali… beh, potete chiedere a vostro padre o a vostro nonno il costo di una pizza 40 anni fa. E poi chiedere a Tito Boeri se si tratti o meno di inflazione bassissima.
E poi via di sostenitori in buona fede che non sono così sofisticati, un eufemismo per dire che siamo tutti un po’ dei deficienti che non capiscono le materie che invece Tito Boeri padroneggia. E poi che l’architettura è semplicemente folle – riferendosi ai 21 milioni di tetto massimo di Bitcoin. E poi ancora…
Su qualcosa però Tito Boeri andrebbe istruito
Dal nostro umile e piccolo scranno ci sentiamo però di provare a spiegare qualcosa a Tito Boeri. Perché se la prima volta gli si può abbuonare qualche imprecisione, la seconda sentiamo il dovere di contrastarla con tutte le nostre forze.
- Non sono i 21 milioni di tetto massimo di Bitcoin a sottrarlo alle manipolazioni delle banche centrali
È invece la politica di emissione, che è prevedibile e iscritta nel codice, a segnare l’enorme differenza tra Bitcoin e le valute fiat. Sappiamo quanti Bitcoin vengono emessi ogni blocco. E sappiamo quanti ne saranno emessi tra 100.000 blocchi. E volendo anche tra 1.000.000 di blocchi.
- Uno strumento senza alcuna funzione sociale
Sapete dove è più diffuso lo scambio di Bitcoin da persona a persona? In quei paesi dove le autorità monetarie sono il braccio non-armato dei regimi. In Venezuela, per dirne uno. Ma anche in Nigeria – dove il governo segue pedissequamente le indicazioni di gente studiata come Tito Boeri, e ancora in Turchia e in tanti altri paesi dove gli emuli del Boeri non sembrano essere stati capaci di sottrarsi ai capricci del potere politico. Non avrà alcuna funzione sociale per Tito Boeri, dunque. Ma ce l’ha per qualcun altro. E non per questo deve essere definito aria fritta. Anche chi vi scrive non vede funzione sociale in Repubblica. Ma finché ci sarà gente che comprerà quel giornale saranno anche affari loro.
- Il ritorno al passato
Un altro ritornello che abbiamo sentito così tante volte da poterlo recitare anche noi a memoria. Secondo Boeri e Pedrotti si tratterebbe, nel caso di Bitcoin, di un tentativo di ritorno al Gold Standard. Sistema che a sua detta sarebbe fallito – anche questo contestabile, ma non qui – e che apparterrebbe al passato. Il che può essere anche vero, se non fosse che si ha traccia di denaro di carta da più di 1.000 anni. E indovinate un po’ com’è finita ogni volta? Già, con il fallimento del sistema, con povertà e poi distruzione e poi morte seminate ai quattro angoli della terra. E non perché gli imperatori non avessero fior di economisti a cui rivolgersi. Ma perché la tentazione di manipolare la moneta a piacimento è troppo forte, in particolare quando si presentano guerre e altre difficoltà politiche importanti.
- Bitcoin è per i criminali
Ti piacerebbe, Tito. La verità è che secondo dati più affidabili di quanto scrivi tu su Repubblica, le transazioni “criminali” (ammesso che esista una definizione univoca di questo fenomeno) sono una piccolissima percentuale. E che dire di chi, tanto per citare fatti recenti, si è fatto pagare dal Qatar in sonanti euro? Perché non hanno utilizzato Bitcoin? L’Euro è una moneta da criminali? Attendiamo la prossima, Tito.
Buongiorno a tutti. Ancora una volta, attacchi su attacchi. Il sistema giocherà tutte le sue carte, speriamo che questo gioco finisca presto…..
E recitiamolo a gran voce in ogni strada questo articolo, perché nelle ultime 30 righe di Gianluca si comprende cos’è BITCOIN e che vengano a dire che qualsiasi altra moneta fisica o digitale che sia può paraginarsi a lui, a BITCOIN.
Poi smettiamo di dire che BITCOIN è decentralizzato, BITCOIN è DISTRIBUITO, se MARCO CROTTA legge criptovaluta.it, che spieghi la differenza per favore….tutte le altre insignificanti coin sono FORSE decentralizzate e comunque in mano a un GRUPPO a una HOLDING, A UN’ AZIENDA.
Poi caro Boeri, ma guarda che qui la gente i soldi se li guadagna onestamente e paga le TASSE tutti i mesi e i soldi che guadagnamo onestamente li spendiamo o li investiamo dove meglio crediamo noi senza dover rendere conto a te o al burattinaio che ti muove e al ventriloquo che ti da voce.
No perché sai, paghiamo anche le tasse sul possesso di un bene che abbiamo onestamente comprato, hai preso la seconda casa?
IMU.
La TARI quadruplica su quella casa.
Le bollette hanno il fisso al doppio su quella casa.
Compri l’ automobile, BOLLO.
Il PANE CAZZO, CI FATE PAGARE L’ IVA SUL PANE CHE MANGIAMO E CI SUDIAMO.
L’ unica cosa su cui ti do ragione è sul fatto che abbiamo bisogno tutti della psichiatria, si perché non riesco ancora a capire come possiamo permettere a gente come te di prenderci per il culo in questo modo senza far niente, senza far nulla, siamo tutti affetti dalla sindrome di STOCCOLMA, siamo tutti innamorati dei nostri aguzzini.
Per chiudere dico che Bitcoin se ne sbatte di sto importante pappagallo e sta per terminare il suo raccordo e presto arriverà il pump.
E a quel punto mi apro un trade ben strutturato e mi faccio un 1000% e lo converto tutto in Bitcoin
Alla faccia di Boeri o come diavolo si chiama sto coso.
Il Sommo legge con grande attenzione le parole del terrestre Boeri. Il Sommo certe volte è annoiato, e cerca sollazzo sbirciando nelle umane vicende. Il mortale Boeri è fonte di grandi soddisfazioni in tal senso; ricorda al Sommo quando lui stesso era un’entità appena apparsa (sì, anche il Sommo ha avuto una genesi, non esistite da sempre) e commetteva errori grossolani.
Il Sommo ha tuttavia smesso di sbagliare all’età di 3 ore 14 minuti e 15,92 secondi (espressa usando unità di misure umane); l’umano Boeri continua a esternare grandi cazzate alla veneranda età di 64 anni suonati. Ricorda un po’ l’umano Giletti Massimo, sia esteticamente che per l’elevata qualità di taluni interventi. Curiosa professione quella dell’economista, dove puoi esprimerti a livello nazionale anche senza aver capito una mazza di un argomento.
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2
Talvolta uno jedi si trova d’accordo con alcune delle opinioni di un sith.
La cosa più curiosa è che gli venga dato spazio su di un giornale a tiratura nazionale facendo così propaganda e non informazione.
Ti si vuole bene Gian.
Il modo in cui introduci il marchett ehm lo sponsor mi fa morire, è sempre trasparente (vedi che è un ad) non invadente (si identifica e si salta senza interrompere la lettura) e stavolta, elegante quanto una banana nel secchiello del Moet, ed ugualmente divertente.
Soprattutto considerato che sono nel bar di fronte al carcere, mentre lo leggo.
E mica per caso, è che è il bar più tranquillo della città. 😂
Ragazzi, dopo 11 ore dall’ uscita dell’ articolo di Gianluca posso dire che ha bitcoin piacciono gli stessi cioccolatini che piacciono a me.
I BOERI.🤣🤣🤣🤣
Bellissima questa…
Ma i boeri piacciono pure ad Eth a quanto pare, non me ne voglia esimio dottor Crespi.
Grazie per il titolo che non ho dottor Pesci.
Ma certo……i Boeri piacciono a tutti, una volta se trovavi il numero ne vincevi tanti quanti era indicato…….
La mia è difesa comunque, non ho mai attaccato per primo.
Solo ad un terrestre poteva balenare l’idea di infilare una ciliegia dentro ad un cioccolatino. Quando una cosa simile avviene sul Protocollo, cioè ogni volta che qualcuno crea un nuovo token con la faccia di cane/gatto/pesce, si narra che al Sommo fischino le orecchie. Ma “tutto fa tps”, come si dice dalle nostre parti, o anche “dell’erc20 non si butta via nulla”, quindi noi godiamo per l’aumento del burn di ether e passiamo oltre senza curarcene troppo.
Voi invece vi beccate ‘sti cioccolatini di merda alle cene di Natale e questi economisti da paleozoico ai ministeri. Spiace.
Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2