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DE SANTIS DOLLARO DIGITALE

Dollaro digitale: DeSantis guida rivolta | In Europa invece…

Ron DeSantis, governatore della Florida, chiama a raccolta tutti contro il dollaro digitale. E ne vuole vietare l'utilizzo.

Al contrario dell’Europa, dove l’opposizione all’eventuale euro digitale è inesistente, negli USA il dollaro digitale sarà terreno di scontro e questione elettorale anche in vista delle prossime elezioni per la Casa Bianca, che si terranno nel 2024.

Il fronte Repubblicano è piuttosto compatto – e un altro dei candidati in odore di primarie ieri si è dichiarato apertamente contrario all’introduzione del dollaro digitale, arrivando addirittura a proibirne preventivamente il suo utilizzo in Florida, stato che governa. Parliamo di Ron DeSantis e dato che si sta entrando nel vivo della questione anche in Europa, questo è un buon momento per fare un riassunto di quali sono le posizioni negli Stati Uniti e comprendere cosa ci sia effettivamente in ballo anche a Francoforte.

Ron DeSantis: no alle CBDC

La sigla dovremmo ormai conoscerla: sono le Central Bank Digital Currency – le valute digitali delle Banche Centrali, in opposizione a crypto e Bitcoin già nel nome e che per ora sono state implementate in Cina e in pochi altri paesi periferici dal punto di vista economico.

Dollaro Digitale - rivolta de Santis
DeSantis, in odore di primarie, apre allo scontro sul Dollaro Digitale

La questione però non si limiterà a Cina e Nigeria (dove l’esperimento sta andando parecchio male). La Banca Centrale Europea sta lavorando ormai da tempo all’introduzione di questo tipo di valuta digitale e con ogni probabilità sarà in grado di proporne un modello funzionale tra pochi mesi. Negli USA invece la discussione è più accesa, con molti (in particolare tra i repubblicani) che vedono nel dollaro digitale terreno di scontro aperto con Federal Reserve e con i democratici.

Al fronte no CBDC si è aggiunto ieri – non che fosse granché un mistero in realtà – anche Ron DeSantis, governatore repubblicano della Florida che ieri ha annunciato misure legislative per proteggere gli abitanti della Florida da una valuta che sarebbe, almeno a sua detta, strumentale alla sorveglianza dello stato verso i suoi cittadini.

Si tratta per ora di una proposta di legge, che include i seguenti punti:

  • Proibizione espressa dell’utilizzo di una CBDC introdotta a livello federale
  • Istituzione di protezioni dalle CBDC con annessa proibizione di quelle prodotte da stati terzi
  • Richiamo ad altri stati che siano in linea con questa visione ad introdurr leggi simili

Gli sforzi dell’amministrazione Biden per iniettare nel sistema una valuta digitale delle banche centralizzate attiene alla sorveglianza e al controllo. L’annuncio di oggi proteggerà i consumatori e le imprese della Florida dall’adozione sconsiderata di un dollaro digitale centralizzato, che ostacolerà l’innovazione e promuoverà sorveglianza da parte dello stato. La Florida non si schiererà con i pianificatori centrali dell’economia; noi non adotteremo policy che minacciano le libertà personali economiche e la sicurezza.

Questo il duro messaggio con il quale Ron DeSantis ha accompagnato la presentazione della legge, che dovrà ora essere dibattuta. Commento al quale si è aggiunto quello di Simmy Patronis, che è CFO della Florida.

Il governatore DeSantis è molto avanti sui temi di protezione dei diritti individuali. Una CBDC è angolare per un governo federale che vuole tracciare ogni singola transazione che avviene su scala mondiale. Non ci sarà privacy, e se non c’è privacy, non ci sono diritti. Così come stiamo combattendo contro l’IRS (l’agenzia americana che si occupa di recupero fiscale, NDR), allo stesso modo abbiamo bisogno di combattere contro questo programma. È così che proteggeremo libertà e prosperità.

Un fronte piuttosto compatto, che fa presumere che il tema dollaro digitale sarà centrale anche durante la prossima campagna elettorale per la Presidenza degli Stati Uniti d’America nel 2024.

Sarà tema anche per le primarie repubblicane

Negli Stati Uniti il candidato alla presidenza viene votato in elezioni primarie che riguardano il partito che non ha espresso il presidente in carica. La corsa repubblicana ha già tre candidati dichiarati, con Ron DeSantis che non ha ancora pubblicamente dichiarato che correrà alle primarie, per quato sembri ormai questione di giorni l’annuncio.

Tra i candidati già dichiarati abbiamo Nikki Haley e Donald Trump, che non si sono mai espressi in modo netto sulla questione – e abbiamo anche Vivek Ramaswamy, che invece ha una posizione in linea con quella di Ron DeSantis.

Ho una risposta di una parola alle CBDC: NO. Il fatto che la Cina lo stia facendo non è una buona ragione per farlo anche qui. È una ragione per chiedersi perché la Cina lo stia facendo e per essere certi che il nostro governo non li copi.

Messaggio che è stato diffuso circa 1 mese fa e che sembrerebbe aver raccolto parecchi consensi anche tra l’elettorato. Il tema sarà caldo e sarà cavalcato con ogni probabilità anche durante la successiva corsa alla presidenza.

E in Europa?

Strano che in Europa ad opporsi apertamente non ci sia praticamente nessuno. Abbiamo sentito parlarne in toni entusiastici Panetta di BCE, così come altri membri della Banca Centrale Europea. Reazioni pressoché nulle dalla classe politica, segno che in molti stiano già dando per scontata non solo l’adozione di una tale soluzione, ma anche la sua bontà.

Per quanto in molti riterranno strumentale la posizione di Ron DeSantis, rimane comunque evidente la differenza di approccio tra i due blocchi che compongono quello occidentale. Con il fallimento totale dell’operazione in Nigeria, staremo a vedere se, come e quando l’Euro Digitale sarà implementato e se sarà un successo o meno.

Certo è che l’assenza totale di opposizione a BCE dovrebbe far riflettere sulla qualità della classe politica a Bruxelles e negli stati nazionali che compongono l’Unione.

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