Le quotazioni di Bitcoin SV (BSV) sono bloccate, già a partire dai 14 marzo scorso, all’interno di un’ampia area di congestione nel cambio contro dollaro americano. Il 14 marzo fu il giorno in cui i valori toccarono l’ultimo picco relativo rilevante, a quota 39.79. Di lì in poi, l’oscillazione è rimasta contenuta sotto a tale livello pur consolidando, nel contempo, sopra ai 34.10.
A partire da martedì scorso 28 marzo, BSV è tornato ad avvicinarsi alla parte inferiore del range di congestione e le ultime sei giornate sono state tutte trascorse sotto quota 36.60. Si tratta, tecnicamente parlando, di un “fallimento” della crypto, che da quei livelli di prezzo era attesa ad una reazione con proiezioni in prima istanza sulla linea dei 38.00 dollari.
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Tale comportamento dovrebbe far scattare un primo campanello d’allarme all’orecchio dei traders. Ricordiamo infatti che, a differenza di quasi tutte le crypto a medio-alta capitalizzazione, Bitcoin SV aveva raggiunto a gennaio nuovi minimi storici assoluti a quota 29.23. Il recupero che ne era seguito aveva raggiunto un’estensione complessiva di poco superiore al +36%, assolutamente insufficiente a generare indicazioni di inversione al rialzo del trend dominante. Questo significa che, virtualmente, dobbiamo considerare ancora questa cryptovaluta orientata a nuovi minimi storici.
Guardando ai fondamentali, Bitcoin SV non è un token attorno al quale girino spesso notizie di particolare rilevanza. Neppure in questi giorni possiamo fornire novità da questo punto di vista. Il contesto fondamentale è, però, intorbidito da notizie potenzialmente ribassiste sul ben più influente Bitcoin. Le stiamo seguendo con frequenti aggiornamenti sul sito.
E’ chiaro che, se queste notizie dovessero impattare negativamente sul prezzo di BTC già nel corso delle prossime settimane, avrebbero un rimbombo negativo di riflesso su tutte le altre crypto, ivi compresa BSV, già predisposta alle vendite dal punto di vista tecnico.
Su grafico a candele settimanali è bene evidente come i prezzi non riescano ancora a staccarsi dal limite dei 35.00 dollari. Le resistenze principali per il mese di aprile sono da ricercare non prima dell’area tra i 42.30 e 43.20, ma le resistenze a più breve periodo sono già parecchio più in basso, situate fra i 38.90/40.00. Questo significa che gli operatori che prediligono l’operatività di breve periodo stanno già cominciando a piazzare progressivamente più in basso gli ordini di vendita.
Affiniamo su grafico a barre da 30 minuti la disposizione dei livelli tecnici da utilizzare come palette di riferimento per l’operatività, nelle prossime 5-10 giornate. Ci aspettiamo un riavvicinamento provvisorio alle resistenze, situate adesso a quota 38.92/39.24 e 41.94/42.36. Successivamente ci sarà spazio per la ripresa della pressione ribassista, orientata ad un primo obiettivo posto a 33.16 e successivamente al target principale di quota 30.68.
Al raggiungimento di quest’ultimo livello, dovremo attendere indicazioni dei prezzi prima di aggiornare le analisi; potrebbero infatti verificarsi le condizioni adatte ad un rimbalzo. Ricordiamo che Bitcoin SV è una cryptovaluta a capitalizzazione medio-alta, che occupa attualmente 66° posto nella classifica dei Token più utilizzati. Si può facilmente scambiarla su tutti i migliori Exchange.
Nella tarda serata di domenica 2 aprile, BSV viene passato di mano a 35.55 dollari, con un calo del -1.58% da sabato. Considerata l’attuale distanza relativamente ampia dei prezzi rispetto alle resistenze, riteniamo indispensabile attendere un riavvicinamento alle medesime prima di impostare eventualmente posizione ribassiste. Il prezzo limite per un intervento short è posto a quota 37.90. Il segnale tecnico verrebbe annullato da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 42.36.