I minimi raggiunti poco dopo il caso FTX sono lontani e nessuno o quasi pensa che possano essere di nuovo peggiorati. Bitcoin e il comparto crypto sono stati i migliori performer di questo 2023, migliore anche delle azioni growth e del mondo del rischio più spinto.
È cambiato anche il quadro macro – e ci aspetta una situazione decisamente difficile tanto per le banche centrali quanto per il mondo della cosiddetta economia reale.
Cosa aspettarsi dal mercato? Quali sono i prossimi step da valutare? È un buon momento, dato che si è appena chiuso il primo trimestre del 2023, per fare il punto della situazione.
Crypto miglior asset del 2023, ma c’è un’altra parte di storia
Crypto e Bitcoin miglior asset, fino ad ora, del 2023. Il recupero è stato sostanziale rispetto a livelli di prezzo che avevamo visto fino a novembre, anche se questo recupero ci racconta una storia se vogliamo più complessa.
- Parte della responsabilità dei minimi imputabile a FTX
Ci metteremo ancora qualche mese per capire l’effettiva portata di quanto avvenuto con FTX. Il buco lo conosciamo: quello che non conosciamo ancora con precisione è la portata dell’effetto a catena che tale crollo ha innescato. Liquidazioni improvvise, progetti che si sono trovati in pochi secondi senza il loro finanziatore più importante, paura e capitali che si ritirano.
L’unica certezza che abbiamo è che i minimi toccati da Bitcoin e dal resto del comparto siano stati almeno in parte responsabilità di FTX. O meglio, anche condizioni generalmente avverse del mercato sono state ingigantite da uno dei più grandi crack della storia del mondo crypto.
- Tanto denaro non tornerà fino a quando…
Ci sono stati buoni recuperi – e questi sono stati spinti anche da acquisti spot e dal ritorno sul mercato di tanti piccoli investitori. Badate bene, parliamo di ritorno perché il rischio è che ci vorrà ancora del tempo per ripresentarsi ad un pubblico più ampio (e digiuno di crypto) a causa di quanto è successo. C’è chi tra i CEO dei grandi exchange ha parlato di un danno quantificabile in anni, per quanto riguarda l’adozione. Probabilmente sarà così, per quanto il settore abbia effettivamente dimostrato una certa resilienza.
- Qui per restare
È diventato un meme, anche divertente. Ma sì, Bitcoin ha dimostrato ampiamente di essere qui per restare e di riuscire a sorvolare anche questioni complicate come quelle legate al fallimento di FTX.
Bitcoin e le cripto non sono state responsabili di quanto accaduto, è vero, ma è anche vero che SBF e FTX erano tra le facce più rappresentative dell’ultima bull run. E con questo si dovrà fare i conti.
La stretta dei regolatori dipende anche da FTX?
Questa è un’altra delle vicende che rimarranno aperte per un po’. Per diversi commentatori l’improvviso desiderio di stretta da parte dei regolatori dipende anche dalla spettacolare implosione di FTX.
L’idea di fondo è questa: i regolatori si stavano già muovendo, ma con attitudine decisamente meno punitiva. Quanto accaduto a FTX ha offerto lo spunto per normative potenzialmente più restrittive.
L’idea potrebbe essere corretta e ne abbiamo parlato anche nell’ultimo numero del nostro magazine, in un’avanzata delle regole contro tutto e tutti – tirando in ballo le solite questioni dell’anti-riciclaggio e di altri orrendi crimini – che riguarda anche settori neanche lontanamente affini a quello cripto.
Ci sarà da rimboccarsi le maniche, anche se i prezzi dovessero continuare a salire. Perché se è vero che è il prezzo a ingolosire molti, è altrettanto vero che il settore dovrà cercare una sua stabilità prima di potersi riproporre con convinzione su certi palcoscenici.