The Graph è una piattaforma che permette di consultare dati su diverse blockchain in modo rapido e affidabile. Un progetto quintessenziale per diverse Dapps al quale è accompagnato anche un token, $GRT, che è stato tra i più interessanti degli ultimi mesi anche grazie ad un legame (non troppo importante in realtà) con il mondo dell’intelligenza artificiale.
Possiamo pensare a The Graph come un motore di ricerca per i dati su blockchain, che consente agli sviluppatori di accedere ai dati necessari per le loro applicazioni in modo più efficiente. La piattaforma supporta una vasta gamma di blockchain, in particolare con il suo nucleo Hosted Services.
Principali informazioni su The Graph [GRT] Coin:
❓Nome: | The Graph $GRT |
📑Sigla: | $GRT |
👶Nascita: | 2019 |
📈Previsioni: | The Graph $GRT previsioni |
🔍Tecnologia: | Propria |
⚡Comprare: | Come comprare The Graph GRT |
📱Wallet: | Tutti i wallet compatibili con i token ERC20 di Ethereum |
Che cos’è The Graph $GRT
The Graph è una piattaforma open-source che consente l’accesso ai dati di alcune blockchain. Il token nativo di The Graph, $GR, viene utilizzato per pagare le commissioni di transazione all’interno dell’ecosistema e per incentivare gli utenti che partecipano alla rete tramite con il data indexing e la cura dei sottografi.
The Graph si basa su un modello di dati detto sottografo, che permette agli sviluppatori di navigare i dati specifici di cui hanno bisogno per le loro Dapps, senza dover elaborare l’intero registro della blockchain. Questo tipo di approccio consente di migliorare l’efficienza e ridurre i costi di elaborazione dei dati.
- Il problema delle performance dei dati su blockchain
Il problema che The Graph prova a risolvere è in realtà un problema noto nel mondo della blockchain e cioè le performance non esattamente all’altezza per questo tipo di operazioni. L’approccio tramite database classico non è inoltre percorribile.
- Come risolve il problema The Graph
The Graph risolve il problema organizzando una sorta di indice delle informazioni che sono contenute in una blockchain, un po’ come se fosse un motore di ricerca in stile Google. Può ottenere tale risultati utilizzando la propria tecnologia che conosciamo sotto il nome di GraphQL.
- Cosa si può fare con The Graph?
The Graph in realtà offre in realtà un approccio che include anche un linguaggio di query, andando così a offrire il pacchetto completo per chi ha bisogno di avvicinarsi a questo mondo e di consultare dati che sono offuscati e consequenziali.
- Migliore del suo genere
Per quanto in realtà ci siano altri progetti che stanno provando ad offrire tecnologie simili, con The Graph abbiamo davanti senza ombra di dubbio il migliore della sua categoria. Difficile immaginare che altri servizi simili possano competere, almeno sul breve e brevissimo periodo.
- Il token GRT
È utilizzato nell’ecosistema di The Graph come strumento di pagamento. È con questo token che andremo a pagare le commissioni per utilizzare la piattaforma ed è sempre con questo token che vengono retribuiti coloro i quali curano il network (dei quali parleremo più avanti).
Il token $GRT è un token ERC20 e dunque gestito e emesso secondo lo standard proprio di Ethereum.
- I motivi di attrattiva per le Dapps
Per quale motivo gli sviluppatori di Dapps o anche di App classiche dovrebbero rivolgersi ai servizi che sono offerti da The Graph? Perché offre accesso ad un numero importante di Indexer, così come a costi che sono enormemente più bassi di quelli di altri sistemi. Non ci sono poi costi di setup per chi vuole utilizzare il sistema.
- Tokenomics chiara
Per quanto sia ancora leggermente espansiva della base monetaria di GRT, le regole che governano l’emissione di nuovi token sono piuttosto chiare e permettono di avere un quadro anche di lungo periodo che rende comprensibile quanti token saranno disponibili in futuro.
- Sistema il cui utilizzo è in crescita
Come è stato dimostrato da una recente ricerca di Messari, l’utilizzo di The Graph è in costante crescita dalla sua pubblicazione in versione stable. Il livello di utilizzo dei servizi di The Graph è di fondamentale importanza perché è all’utilizzo che è legato il meccanismo di burn principale e anche la richiesta di token GRT.
Tolti gli ovvi legami con l’andamento del mondo crypto in generale, buona parte del valore di $GRT come token dipenderà direttamente da questi fattori.
- Utilizzato da molti progetti di punta
The Graph è utilizzato da molti progetti di punta sia del mondo DeFi sia del mondo dei metaverse. Oltre ai volumi garantiti da questo specifico comparto, quanto riportato è importante per rendersi conto del fatto che The Graph ha una sua utilità concreta e non è soltanto un progetto vetrina. Questo fa tutta la differenza del mondo anche nel valutare i possibili sviluppi futuri tanto del progetto quanto del token.
- Intelligenza artificiale?
Riteniamo che il legame di The Graph con il mondo dell’intelligenza artificiale sia stato grandemente esagerato – e non per responsabilità dei gestori del progetto. In realtà i legami tra The Graph e la novità del momento sono flebili e sono relativi alla precedente acquisizione di sistemi di quel tipo, la cui integrazione però nel funzionamento dell’ecosistema è minima.
Come funziona The Graph $GRT
Quanto offre The Graph è relativamente facile da capire. Il mondo dei dati su blockchain è un mondo che soffre di diversi problemi: le prestazioni per questo tipo di consultazione sono pessime ed è difficile muoversi senza indicizzazione all’interno di un cumulo di dati che cresce molto rapidamente.
The Graph cerca di risolvere questo problema – passateci il paragone – come se fosse un motore di ricerca che opera sui dati su chain. In altre parole, è una sorta di Google che si occupa di indicizzare i dati presenti sulla blockchain e di offrire un sistema affinché chi lo desideri possa chiedere e ottenere quei dati. Il tutto all’interno di un sistema decentralizzato – o comunque più distribuito dei sistemi pienamente centralizzati – e con un interessante economia interna che garantisce il funzionamento dell’intero apparato.
- Il Subgraph manifesto
È l’unità di base, il nucleo dell’intero funzionamento di The Graph. Tramite questo manifesto troviamo la descrizione di un subgraph o sottografo all’interno del quale possiamo trovare dati che riguardano smart contract, eventi avvenuti on chain e tutto ciò che è necessario per mappare quanto avviene on chain.
- The Graph Node
Si occupa di scansionare periodicamente la blockchain, raccogliere i dati di nuova produzione e poi di organizzarli e filtrarli anche in base a ciò che viene richiesto dagli utenti.
- I diversi ruoli all’interno del network
Il network di The Graph funziona in modo piuttosto complesso e vede la partecipazione di diversi utenti e apparati che rivestono ruoli altrettanto diversi.
INDEXER: sono i nodi che indicizzano i dati che sono sulle blockchain coperte da The Graph.
CURATOR: son i nodi che identificano i dati degni di nota per i diversi sottografi.
DELEGATOR: sono staker che delegano i propri token GRT a chi opera come Indexer e che ricevono per questo staking una porzione dei profitti generati dagli Indexer stessi.
Questo per quanto riguarda i ruoli fondamentali che garantiscono il funzionamento. Ci sono poi altri ruoli che completano il quadro dei soggetti coinvolti in quanto viene offerto da The Graph.
- Cosa fanno gli Indexer
Gli Indexer sono operatori di nodi che offrono sia servizi di indicizzazione sia di risposta alle query di chi ha bisogno di informazioni. Questi nodi sono ricompensati sia tramite le query fee, ovvero le commissioni pagate dagli utenti, sia invece tramite una parte dei token di nuova emissione.
Per diventare nodi indexer bisogna mettere in staking almeno 100.000 token GRT. Per quanto concerne i subgrafi da indicizzare, ci sono diversi segnali, a partire da quelli dei curatori, che il nodo può scegliere.
Di che tipo di hardware si ha bisogno per partecipare al progetto in qualità di nodo indexer? Si parte da un minimo di 4 CPU e 16GB di RAM ad un massimo per i nodi più grandi di 72 CPU, 468 GB di RAM. Tutto è comunque indicato chiaramente all’interno della documentazione specifica.
- Cosa fanno i Curator?
I curator sono attori che non hanno un ruolo immediatamente operazionale all’interno del progetto, ma che svolgono comunque un ruolo fondamentale per il funzionamento dello stesso. I curator infatti segnalano i subgraph meritevoli di indicizzazione, un intervento umano che permette al sistema di indirizzare le proprie risorse verso quanto è necessario per la riuscita del progetto. Il loro buon lavoro è legato al fatto che la segnalazione di un subgraph comporta un impegno economico non indifferente, cosa che fa da incentivo al buon comportamento di questi importanti nodi.
- Il curioso sistema per il pagamento delle commissioni
Per il pagamento delle commissioni per l’utilizzo del sistema offerto da The Graph si hanno diverse opzioni. Possiamo infatti pagare sia con il nostro crypto wallet, sia invece scegliere di pagare con valute fiat utilizzando i servizi proposti da Banxa.
- Tanti network già supportati
Sebbene sia partito come progetto legato a doppio filo a Ethereum oggi per i suoi servizi diretti The Graph offre supporto anche su Gnosis Chain, Avalanche e Arbitrum anche se ancora in Beta e su tanti altri network in relazione ai suoi Hosted Service, tra i quali Near Protocol, Polygon, BNB, Fantom, Fuse, Moonriver, Moonbeam, Harmony, Boba, Cosmos e Base, sebbene Hosted Service sia in procinto di essere dismesso.
La collaborazione con The Graph se non si è tecnici
The Graph è tra i pochi progetti ad offrire spazio anche a chi non ha grandi competenze tecniche ma pensa di poter offrire una mano al progetto ricorrendo ad altri tipi di attività. È possibile iscriversi come Advocate e partecipare in qualità di:
- Event Evangelist
Che prevede l’organizzazione di eventi locali, regionali e anche online per la community.
- Content creator
Per chi vuole creare contenuti riguardo il web3, The Graph e altre funzionalità del network. I contenuti possono essere sia testuali, che video. Sono accettate anche infografiche, meme e GIF.
- Traduttore
C’è la possibilità di dare una mano anche traducendo la documentazione di The Graph, nonché i post per i social, in altre lingue.
- Community Care
Che prevede la partecipazione attiva nei forum, sia per porre domande sia per rispondere. Tali ruoli sono attivi per il forum ufficiale, per il canale Telegram, per Discord e Reddit.
- Insegnante tecnico
Per chi ha conoscenza di come funziona il network e vuole offrire corsi e lezioni a chi ne ha bisogno.
- Welcomer Web3
Sempre di carattere educativo, attivo in tutto il mondo, per spiegare come funziona l’ecosistema di The Graph.
Approfondimenti legati al progetto
The Graph offre ampia documentazione sul suo funzionamento e sulle sue specifiche. A seconda di quali siano gli interessi che abbiamo nel progetto, se come sviluppatori oppure come meri investitori, abbiamo diversi documenti da poter consultare.
La documentazione sul sito ufficiale è molto completa e permette di conoscere fin nei dettagli il funzionamento tecnico del protocollo. È indicata sia per chi vuole provare ad integrare i servizi di The Graph all’interno del proprio progetto, sia invece per chi vuole operare servizi del network.
È disponibile anche un whitepaper per The Graph, che è il documento originale di presentazione del progetto. È interessante per chi vuole comprendere le idee che hanno contribuito alla creazione del progetto e il loro funzionamento, anche a grandi linee.
Sempre sul sito ufficiale sono disponibili anche documenti per gli sviluppatori che permettono di conoscere gli aspetti più importanti per chi vuole operare sul lato tecnico di The Graph.
Quale sarà il futuro di The Graph?
Ci sono diversi aspetti che sarà necessario valutare per chi vuole investire o anche soltanto utilizzare i servizi di The Graph per i propri sistemi e le proprie App. Da un lato c’è certamente il successo del mondo crypto nella sua totalità, e dall’altra delle sfide che The Graph dovrà affrontare per fatti propri.
CONCORRENZA: si sta facendo più agguerrita, anche nei casi in cui non passa direttamente da dati on chain. The Graph offre dai casi d’uso molto specifici, che potrebbero però non essere per tutti i progetti di sviluppo. Per ora The Graph è molto competitivo.
MERCATO: anche l’andamento del mercato in generale sarà fondamentale per il futuro di The Graph. Le questioni in questo caso sono due: da un lato un buon momento e un buono sviluppo per tutto il settore crypto significherebbe maggiore domanda per i servizi di The Graph. Dall’altro la correlazione con il settore in termini di prezzo vorrà dire che al crescere eventuale del comparto come valore sul mercato, potrebbe crescere anche quello di The Graph.
DATI: reperire dati conservati su blockchain non è un compito facile, ma è al tempo stesso è una funzionalità altamente remunerativa. Questo finirà per attirare altri sistemi e altre novità nel settore, che The Graph dovrà essere iin grado di intercettare.
SVILUPPO: The Graph ha avuto fino ad oggi uno sviluppo molto solido, per quanto secondo molti sia rimasto troppo vicino e per troppo tempo a quanto accade in ambito Ethereum. A parziale discolpa di quanto viene contestato, è bene comunque ricordare che il grosso di quanto è importante avviene quasi da sempre su rete Ethereum. Sono inoltre in fase beta diversi dei migliori network per volumi e per qualità di transazioni.
ETHEREUM: riteniamo che almeno in parte la dominance di The Graph sia legata, almeno per ora, al mantenimento del dominio da parte di Ethereum di determinate aree del mondo DeFi e anche del mondo dei metaverse. Nel caso in cui tale dominance dovesse ridursi, riteniamo che sarà assolutamente fondamentale per The Graph integrare in tempi brevi supporto per i network che emergeranno.
The Graph $GRT Tokenomics
L’emissione iniziale di $GRT è stata di 10.000.000.000 di unità. La supply/offerta di token cresce secondo un meccanismo stabile del 3% su base annua. La base inflativa è stata così concepita per garantire dei ritorni agli Indexer.
Tale emissione annuale del 3% viene però controbilanciata da diversi meccanismi di burn dei token, che cercano di pareggiare i volumi delle nuove emissioni.
- 1% circa della supply del token viene sottoposta a burn tramite una tassa dello 0,5% quando un Delegator delega i suoi GRT a un Indexer.
- 1% di curation Tax per i Curators
- 1% di fee per le query dei dati su blockchain
Nel complesso queste attività hanno contribuito ad un burn medio su base annuale di circa l’1%. Il burn può sostanzialmente aumentare nel caso di aumentata attività sul network.
Quali progetti utilizzano The Graph?
Molti dei progetti più importanti della DeFi e anche del mondo dei metaverse fanno ricorso agli importanti servizi offerti da The Graph. Da AAVE a Uniswap, passando per ENS, Synthetix, Decentraland, Livepeer, Gnosis, senza che la lista che qui abbiamo presentato debba essere considerata come esaustiva.
The Graph Wallet
$GRT di The Graph è un token ERC20 e pertanto è supportato da tutti i wallet che supportano tale tecnologia. Sono la maggioranza, data l’enorme diffusione degli standard di Ethereum e potremo dunque scegliere sia tra soluzioni software che tra soluzioni hardware.
- Metamask
Un portachiavi digitale che possiamo installare come estensione del nostro browser. Possiamo gestire i nostri token, inviare e ricevere pagamenti, accedere alle dApps e alle applicazioni decentralizzate. MetaMask è disponibile per Google Chrome, Firefox e Brave. Possiamo trovarlo anche in forma di App.
- Coinbase Wallet
È sviluppato da Coinbase e permette agli utenti di gestire in modo sicuro asset crypto, inviare e ricevere pagamenti, accedere alle dApps. È supportato da diverse Dapps e dunque una buona alternativa a Metamask, per quanto meno diffuso.
- Trust Wallet
In forma di applicazione per dispositivi mobili è tra i wallet più utilizzati anche in ambito ERC20. Una buona alternativa a quelli che abbiamo già citato poco sopra.
È l’ultimo arrivato di casa Ledger e permette di avere l’ottimo grado di sicurezza garantito dagli hardware wallet. Nella nostra recensione trovate tutto il necessario per comprenderne il funzionamento e le funzionalità.
Ce ne sono tanti tra cui scegliere. Vi rimandiamo alla nostra guida per valutare se sia il caso o meno di spendere qualcosa in più per avere più funzioni di quelle che vengono proposte da Ledger Nano S Plus.
The Graph Mining
Non è possibile fare crypto mining per The Graph. L’ecosistema di The Graph non ha nulla a che vedere con la Proof of Work e quindi non potremo impegnare schede grafiche o macchine ASIC per ottenere token $GRT.
Se qualcuno dovesse proporvi soluzioni del genere, possiamo essere certi di avere davanti una truffa a tutti gli effetti.
NOTA SUL MINING: il mining è l’operazione tramite la quale forniamo potenza di calcolo ad un ecosistema in blockchain per la validazione dei suoi blocchi. Nel caso in cui dovessimo essere noi a risolvere l’enigma, verremmo ricompensati con token o coin di nuova emissione. È un sistema proprio degli ecosistemi in Proof of Work.
Possiamo impegnare altro per chi vuole cercare di guadagnare GRT: possiamo ad esempio partecipare al processo di delega, oppure anche decidere di far girare un nostro nodo indexer, sebbene ci sia da impegnare dell’hardware in tal senso.
Staking su The Graph
Il funzionamento dello staking su The Graph è relativamente diverso da quanto siamo abituati a vedere su protocolli completi in Proof of Stake. Possiamo in questo caso immaginarlo come una partecipazione nei nodi Indexer che ci restituisce il diritto a guadagnare parte dei profitti questi nodi generano.
- La Proof of Stake classica
Nella Proof of Stake classica, che non è il caso di The Graph, noi mettiamo in staking le nostre criptovalute, i nostri token per partecipare al processo di creazione del consenso tramite validazione dei blocchi. Riceviamo in quel caso parte dei token che vengono generati con ogni blocco e che vengono raccolti tramite le commissioni pagate da chi vuole fare transazioni.
- Come funziona su The Graph
Su The Graph non stiamo facendo tecnicamente staking, ma stiamo conferendo i nostri GRT in delega ai nodi Indexer per partecipare a quanto raccolgono tramite fee e tramite inflazione del sistema che destina loro parte dei token di nuova emissione. Ci sono diverse caratteristiche interessanti di questo sistema che andranno analizzate per capire come funziona e di cosa si tratta.
LA DELEGATION TAX: i delegatori non ricevono penalità nel caso di cattivo comportamento dei nodi indexer. Tuttavia c’è una tassa dello 0,5% che viene applicata ogniqualvolta si delegheranno i token, cosa che disincentiva dal cambiare troppo spesso delega.
PERIODO UNBONDING: ovvero il periodo durante il quale, successivamente alla delega dei propri token, si può procedere con il recupero degli stessi. il periodo è per ora fissato a 28 giorni. In altre parole non potremo ottenere indietro i token GRT che offriamo in delega per 4 settimane successivamente all’attivazione della delega stessa.
COME SCEGLIERE UN INDEXER: possiamo scegliere un indexer tenendo conto di diversi parametri utili. La prima è il taglio alle reward, ovvero che parte di commissioni e di ricompense l’indexer decide di tenere per se. Il 100% vuol dire che il nodo deterrà per se stesso il 100% e a te non toccherà nulla. Lo 0% che distribuirà tutto. Esiste un valore simile per quanto riguarda le Query fee cut, che sono le commissioni raccolte dalle richieste di info da parte delle Dapps.
The Graph Forum & Social tematici
Ci sono diversi social network ai quali possiamo rivolgerci se vogliamo saperne di più su The Graph oppure se vogliamo interagire con altri appassionati.
Rimane un punto fermo delle interazioni per il mondo cripto. Anche The Graph ha il suo subreddit, che consigliamo a tutti di leggere e seguire per avere discussioni più approfondite sul protocollo.
- Forum ufficiale
Per $GRT e per I servizi offerti da questo ecosistema esiste anche un forum ufficiale al quale possiamo accedere sia per trovare risposte a questioni generali, sia invece per questioni più specifiche come ricerca, sviluppo, progetti a pagamento per gli sviluppatori e anche la governance.
The Graph gestisce anche un canale Twitter ufficiale, utilizzato in genere per brevi comunicazioni. Anche questo canale sarebbe da seguire se sei davvero interessato al progetto.
- Yahoo Finance
Rimane una delle poche chat sui singoli asset del mondo crypto. Nella pagina relativa al prezzo gli investitori si scambiano spesso opinioni a riguardo di $GRT.
Il canale Telegram di Criptovaluta.it conta migliaia di iscritti e anche una chat molto attiva. Molti degli utenti più preparati operano anche su $GRT.
Principali Pro e Contro di The Graph
Ci sono diversi pro e contro di The Graph a nostro avviso interessanti per chi investe e che dovranno essere presi in considerazione nel caso in cui si stesse valutando un possibile impegno di capitale per questo network.
- Pro di The Graph
UTILIZZATA: il network è effettivamente utilizzato dalle principali App decentralizzate del mondo DeFi e anche dal settore metaverse. Avere un nucleo così importante di clienti/utenti non è da tutti, ed è un segnale forte per la permanenza al vertice del suo settore per il futuro.
CAPITALIZZAZIONE: non è ancora troppo alta, per quanto questo fattore possa essere poi rilevante. C’è spazio per la crescita, almeno per chi si fa spaventare da capitalizzazioni troppo alte.
TECNICA: a livello tecnico il progetto è certamente tra i più interessanti e tra quelli che meritano maggiore attenzione. Il progetto inoltre è molto attivo in termini di novità che vengono introdotte e di codice che viene aggiornato.
CONCORRENZA SCARSA: la concorrenza è ancora molto indietro rispetto alla posizione di mercato di The Graph, cosa che gli permette di avere una certa tranquillità per quanto riguarda la sua posizione sul mercato.
FONDAMENTALE: ad oggi di alternative ce ne sono relativamente poche, e per chi vuole questo tipo di dati per via più decentralizzata deve necessariamente rivolgersi ai servizi offerti da The Graph.
- Contro di The Graph
REVENUE: è ancora relativamente bassa, cosa che comporta ritorni relativamente bassi – almeno rispetto ad altre alternative disponibili nel mondo cripto – per chi partecipa con il suo hardware.
CONCORRENZA: non sarà in eterno irrilevante. La torta è di quelle interessanti e tutti ne vorranno una fetta a breve, in particolare se il mondo della DeFi dovesse diventare ancora più rilevante per volumi e valori.
NETWORK SUPPORTATI: da Hosted Service sono diversi, mentre in via diretta ancora pochi e in fase beta. Il mondo delle cripto e degli smart contract non parla più soltanto la lingua di Ethereum e di questo dovrà tenersi necessariamente conto a breve.
🟢PRO THE GRAPH | ⛔CONTRO THE GRAPH |
---|---|
Clienti top | Revenue |
Concorrenza indietro | Network supportati |
Buono Sviluppo | Concorrenza arriverà |
Fondamentale |
Cosa pensa Criptovaluta.it di The Graph $GRT
The Graph è un progetto che possiamo considerare una pietra angolare nel mondo dei servizi decentralizzati, per quanto se ne parli relativamente poco. Il progetto, che ha già 3 anni, continua a crescere anche in termini di ritorni e offre agli investitori delle prospettive molto interessanti.
Tuttavia le sfide che presto si presenteranno per questo tipo di progetti si faranno maggiori man mano che DeFi e altri servizi decentralizzati diventeranno più centrali nelle economie.
The Graph presenta un quadro sotto molti aspetti invidiabile, a partire da una clientela di primo profilo all’interno della quale figurano praticamente tutti i principali servizi del mondo della finanza decentralizzata. C’è potenziale per la crescita, per quanto questo vada poi confrontato anche con l’arrivo di un’agguerrita concorrenza.
Investire su The Graph nel mondo cripto è quanto di più assomiglia ad un investimento azionario, dato che tramite la delega possiamo di fatto partecipare ai profitti che vengono generati da chi mette a disposizione le proprie risorse hardware, in un’economia interna che fa invidia a tanti altri progetti.
A nostro avviso un token del calibro di GRT può certamente essere preso in considerazione per degli investimenti, allocandovi una parte ridotta del proprio capitale e tenendo conto anche del fatto che la correlazione con i principali token e coin del mondo cripto è ancora molto elevata, annullando così quel fattore diversificazione che in molti cercano pur rimanendo all’interno del mondo cripto.
The Graph va studiato: in questa guida abbiamo indicato tutti gli strumenti e i canali giusti per farlo, così da permettere a chi ne vuole sapere di più di poter approfondire prima di investire somme per piccole o importanti che siano.
Considerazioni finali
The Graph è un progetto di grande spessore che ha già dimostrato con i fatti di avere qualcosa da offrire al complesso ecosistema del mondo cripto. È già molto utilizzato e la sua centralità, almeno per ora, è in aumento e non in ritirata.
Può essere una buona scelta da considerare per chi vuole avventurarsi nel mondo cripto e avere nel suo portafoglio una scelta più ampia di token, inserendone anche qualcuno che sia legato ad attività concrete e comunque richieste dal mercato.
Il settore, per quanto 4 anni possano sembrare un’eternità nel mondo cripto, è ancora agli albori. E chissà che non ci si potrà togliere qualche soddisfazione, sia in termini tecnologici che di ritorno sul token.
FAQ – The Graph $GRT: domande e risposte comuni
The Graph è un ecosistema che permette di ottenere dati su diverse blockchain, utilizzando un sistema basato su GraphQL, a basso costo e con buone performance.
GRT è il token dell’ecosistema The Graph e viene utilizzato sia come ricompensa per chi partecipa al network, sia invece come token per il pagamento delle commissioni.
Il prezzo di GRT varia costantemente come tutti gli asset presenti e scambiati sui mercati. Il prezzo aggiornato può essere consultato su tutti gli exchange crypto che lo quotano.
Sì, ci sono dei rischi importanti in tutti gli investimenti sulle criptovalute. Prima di investire rimane necessario valutare sia la solidità del progetto, sia quanto capitale allocare per questo tipo di attività.
Nessuno può fornirti una risposta del genere. The Graph è un ottimo progetto, ma vanno fatte anche altre considerazioni prima di esporsi con il proprio capitale