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GRAM: Guida alla criptovaluta di Telegram

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Il contenuto qui sotto, relativo al progetto deprecato GRAM, resta solo per meri fini di archivio.


Tra i progetti criptovalutari di più recente creazione, ha catturato enorme attenzione mediatica quello di Telegram, che ha in procinto il lancio dei suoi GRAM entro la fine del mese di ottobre. Ma di che cosa si tratta? Cos’è GRAM? Da cosa ha preso il via questo progetto? Cosa si può fare? Come comprare i token di Telegram?

Cos’è GRAM?

Andiamo con ordine e riepiloghiamo come il “papà” di GRAM, Telegram, sia noto in tutto il mondo per essere una delle applicazioni di messaggistica istantanea tra le più apprezzabili, e che pur tra qualche alto e basso ha saputo mantenere la popolarità tra gli utenti in tantissimi Paesi, emergenti e non.

L’applicazione è in particolar modo famosa per il suo elevato livello di anonimato e per la sua affidabilità, tanto che i suoi picchi di nuove utenze sono stati raggiunti proprio quando il più noto rivale, WhatsApp, ha incontrato qualche difficoltà tecnica e sporadici blackout.

GRAM: la nuova criptovaluta di Telegram verso l’ICO pubblica

Tuttavia, più recentemente Telegram è salito alla ribalta della cronaca anche per il proprio progetto di blockchain e per la propria ICO, direttamente collegata alla moneta digitale GRAM.

In tal senso, pertanto, GRAM non è altro che una nuova criptovaluta, un token ricollegabile a Telegram e, come tale, sorretto da un big delle tecnologie digitali.

Le origini di GRAM

Per scoprire le origini di GRAM, e apprezzarne la genesi, bisogna tornare indietro di due anni. Era il 2017, infatti, quando Pavel Durov, fondatore e creatore del popolare social network VKontakte e dell’applicazione di messaggistica Telegram, iniziò a introdurre il servizio di pagamento del social russo.

Tuttavia, il progetto dovette presto essere abbandonato a causa della pressione delle autorità di regolamentazione finanziaria… più o meno le stesse pressioni che oggi sta avvertendo Facebook, con la sua Libra.

Pertanto, Durov ha iniziato a pensare ad un piano indipendente dal sistema di regolamentazione statale, creando il Telegram Open Network.

Telegram è stato vietato nella Federazione Russa nel 2018, e la ICO è stata immediatamente posta sotto osservazione.

Considerato infatti che TON era stato concepito come mezzo di pagamento, si presumeva che l’elaborazione delle transazioni e l’uso della moneta digitale avrebbe attirato molti utenti, scontrandosi con quelle che sono le più severe raccomandazioni delle autorità internazionali sulla limitazione dell’uso di Bitcoin e delle altre criptovalute, in relazione ai rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo.

Al fine di aggirare lo scetticismo e le preoccupazioni dei mercati finanziari, Pavel Durov ha dunque cercato di generare un progetto condiviso con le autorità di regolamentazione, tanto che l’ICO è stata ampiamente sottoposta e più volte dibattuta con la Securities and Exchange Commission statunitense, che solo pochi giorni fa ha espresso il proprio scetticismo su tale transazione, proprio alla vigilia del lancio.

Territorio ancora più aspro e inospitale è stato trovato in Russia, dove le autorità hanno vietato un simile progetto, anche per la sua connessione all’applicazione di messaggistica Telegram.

Come funziona GRAM

Tecnicamente, GRAM è una criptovaluta basata sulla piattaforma blockchain TON, sviluppata da Telegram.

Una caratteristica della piattaforma GRAM è la sua alta velocità di transazione, tanto che secondo gli sviluppatori la blockchain di GRAM dovrebbe consentire milioni di transazioni al secondo, diventando pertanto un equivalente criptovalutario di ciò che sono Visa e MasterCard.

Nota: ricordiamo, per i non addetti ai lavori, che uno dei grandi problemi che per il momento sta limitando l’esplosione delle criptovalute su larga scala è proprio il rallentamento delle transazioni.

In GRAM, i “validatori” forniscono un consenso sulla validità delle transazioni e ricevono una commissione per i loro servizi. Questo rende GRAM un po’ più vicina a Ripple e un po’ più lontana a Bitcoin.

Affinché tutti i nodi di TON possano riconoscere come valida una operazione con GRAM, viene utilizzata una soluzione di consenso di tipo Byzantine Fault Tolerance (BFT), che assicura la velocità del sistema.

Tra le altre funzionalità di TON c’è poi anche quella Payments, che permette di poter effettuare micropagamenti in maniera ancora più immediata, con visualizzazione (quasi) in tempo reale sulla catena di blocco (off-chain).

Il logo di Telegram: porterà fortuna anche a GRAM?

Chiarito quanto sopra, aggiungiamo un tassello fondamentale che ci permette di arrivare al punto della questione: l’intero ecosistema TON opera infatti sul token GRAM, con GRAM che è dunque un componente chiave del sistema.

La moneta di Telegram è così l’unico mezzo di pagamento utilizzabile su TON, ed è stata progettata per essere uno strumento esclusivo sia per l’utilizzo sulla piattaforma Bot che per il trading.

Proprio tali aspettative sembrano supportare la possibile forte crescita futura del token GRAM. Sarà così?

ICO di GRAM

Per finanziare lo sviluppo della blockchain di TON, sulla base della quale doveva essere creata la criptovaluta GRAM, nel 2018 Telegram ha avviato due cicli iniziali della sua offerta iniziale (ICO).

L’importo totale degli investimenti attratti in entrambi i turni ha raggiunto i 2,55 miliardi di dollari, rendendo così questo progetto uno dei più importanti… e non solo in ambito criptovalutario.

Non essendoci necessità di ulteriori fondi, e anche per non andare incontro a un contesto non particolarmente favorevole, l’ICO è stato riservato a investitori privati, mentre l’ICO pubblico è stato sostanzialmente abbandonato.

Telegram non ha mai rivelato completamente l’elenco degli investitori, ma in più occasioni alcuni rumors ben accreditati hanno precisato che al suo interno venivano inclusi alcuni dei nomi più importanti dell’industria finanziaria, e non solo.

In dettaglio, durante il primo round di finanziamenti tramite ICO privata nel febbraio 2018, 2,25 miliardi di token (il 45% delle emissioni totali) sono stati venduti a 0,38 dollari ciascuno.

L’importo minimo di investimento richiesto per la partecipazione al round è stato di 20 milioni di dollari.

Il prezzo del token per il secondo round è salito a 1,33 dollari, con un milione di dollari come investimento minimo.

Sulla base dei dati disponibili, si presume che 640 milioni di token siano stati collocati durante il secondo round, per un totale di vendita di 2,89 miliardi di token (o il 58% delle emissioni totali).

Come acquistare GRAM

Considerato archiviato l’elenco ICO privati, ora si guarda con interesse all’ICO pubblica di GRAM, che dovrebbe tenersi per la fine di ottobre, salvo che Telegram non rinunci al lancio, rinviandolo a data futura, a causa dei timori della SEC.

In tal senso, il modo migliore per poter acquistare GRAM è ricorrere al servizio di trading di eToro (qui per il scoprire in anteprima il sito ufficiale), che con la sua piattaforma specializzata in criptovalute ha già fatto sapere che permetterà di negoziare la criptovaluta di Telegram.

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