Tempo di trimestrali per le società quotate negli Stati Uniti e molti degli occhi degli appassionati di Bitcoin erano puntati su Tesla, la società di Elon Musk che produce vetture elettriche. L’attenzione principale non è però sui dati finanziari della società di Musk. Ad essere di grande interesse per gli appassionati sono appunto le dotazioni di $BTC che l’azienda ha acquisito ormai tempo fa.
La buona notizia è che tali riserve non sono state toccate: Tesla ha esattamente gli stessi Bitcoin che aveva in cassa lo scorso trimestre. Non ne avrebbe venduto dunque neanche uno, nonostante qualche questione contabile avesse fatto temere per il peggio.
Trimestrali Tesla che però hanno avuto anche un altro tipo di legame con Bitcoin, questa volta non positivo. Qualcosa di preoccupante? Assolutamente no – per quanto Bitcoin sia tornato sotto quota 29.000$.
Tesla mantiene intatto il suo tesoretto in Bitcoin
I rapporti tra Elon Musk e gli appassionati di Bitcoin non sono mai stati dei migliori. Il capo di Tesla si era lamentato in passato di una certa tossicità della community e aveva anche avuto un importante dietro-front per quanto riguarda l’accettazione di $BTC come metodo di pagamento. Gli appassionati di Bitcoin più integralisti inoltre non gli perdonano una certa passione per i meme coin e in particolare per Dogecoin, questione arrivata al massimo dell’isteria qualche giorno fa, quando il cambio di logo di Twitter aveva regalato a $DOGE un paio di pomeriggi di delirio puro.
Nonostante questi rapporti non sempre ottimi, Elon Musk non ha venduto nessuno dei Bitcoin che ha in cassa, mantenendo intatto questo tesoretto di circa 9.720 Bitcoin acquistati nel 2021 e ridotti in almeno 2 circostanze, una prima volta per dimostrarne la liquidità, la seconda sbarazzandosi di fatto del grosso delle sue dotazioni nel secondo trimestre del 2022.
- Nonostante la ripresa, Tesla ancora sotto
Nonostante la ripresa di Bitcoin a partire da gennaio 2023, l’investimento di Tesla è ancora in perdita di circa il 17%. Un aspetto che comunque non dovrebbe preoccupare eccessivamente Elon Musk: nel complesso parliamo di poco meno di 300 milioni di dollari investiti in Bitcoin, non esattamente una somma in grado di impensierire un colosso come Tesla.
- Perché lo stesso valore a bilancio?
Chi ha letto il report di Tesla sul suo stato patrimoniale si sarà accorto che il valore che viene imputato ai suoi Bitcoin è lo stesso identico dell’ultimo periodo di riferimento e dunque di fine 2022. Il mistero è presto svelato: per motivi contabili e legali quel valore non può essere aggiornato ogni trimestre. Dunque no, Tesla non ha venduto i suoi Bitcoin rimanendo esposto per la stessa cifra.
L’altro legame: Bitcoin con le principali azioni tech
Le nuove strategie desumibili dalle trimestrali non sembrano soddisfare granché i mercati. Giù gli utili con i ricavi in aumento, cosa che è stata imputata a tagli importanti dei prezzi a listino di Tesla. Giù anche il titolo, che ha finito per trascinarsi dietro anche Bitcoin.
No, non è per il flebile legame diretto tra l’azienda di Elon Musk e Bitcoin, ma per il legame di quest’ultimo con il mondo delle azioni growth. Legame che per quanto contestato da più parti, in realtà è ancora molto forte.
E quando un titolo forte e impattante come Tesla perde percentuali importanti, il segnale che arriva ai mercati è che i titoli tech e growth non se la stiano passando benissimo. Con Tesla che dopo gli earnings ha perso oltre il 4% in after-hours un colpetto, come prevedibile, è arrivato anche a Bitcoin.