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DO KWON BOTTINO

Tesoro BITCOIN di Do Kwon in QUESTA BANCA | Parla la Corea

I procuratori coreani avrebbero ricostruito gli spostamenti di migliaia di Bitcoin dell'ecosistema Terra Luna. E hanno scoperto il covo del bottino di Do Kwon.

Secondo quanto riportato dai procuratori coreani, una parte considerevole del tesoretto di Do Kwon sarebbe custodito da una banca svizzera, eventualità che era stata avanzata anche da recenti indagini di Washington. La banca sarebbe – il condizionale è d’obbligo prima che ci sia sentenza o conferma – Sygnum, banca particolarmente attiva nel settore crypto, che sempre secondo quanto affermato dalle procure coreane.

Si tratterebbe – qui le autorità coreane confermano quanto riportato dagli equipollenti americani – di una somma vicina a 100 milioni di dollari e che sarebbe costituita da una parte di quanto accantonato da Luna Foundation Guard, tra le altre cose attiva anche per tutelare l’ancoraggio di UST al valore di 1 dollaro. Non è chiaro per il momento quanto sia concreta l’ipotesi, né se Sygnum andrà a confermare o meno quanto affermato pubblicamente dalle procure di Seoul.

Non è neanche chiaro se le autorità saranno in grado di recuperare tale somma al fine di cercare di ristorare decine di migliaia di investitori che sono stati defraudati da Do Kwon e dall’ecosistema Terra Luna, con il crack che ha letteralmente liquefatto l’intero ecosistema e qualunque valore rappresentasse al momento.

Le accuse delle procure coreane

A parlare è la divisione che si occupa di titoli finanziari e di crimini ad essi legati, con una conferenza stampa che ha avuto luogo oggi e che contribuisce a fare chiarezza su quello che è uno dei casi più intricati (e dolorosi) del 2022.

Canali corea Do Kwon Bitcoin
SEC e procure coreane hanno individuato gli stessi canali

La rivelazione del momento è che grosse somme di denaro sarebbero ancora ferme presso account che fanno capo direttamente o indirettamente ai soggetti legati a Do Kwon e che varrebbero ancora svariati milioni di dollari, rivelazioni che le procure coreane avrebbero ottenuto da soggetti direttamente coinvolti.

Stiamo continuano a tracciare Bitcoin in possesso di LFG e alcuni di questi sono stati convertiti in denaro e trasferiti su account presso Sygnum, per un totale di circa 100 milioni di dollari, come scritto anche da SEC.

Questo il sunto della parte più interessante della conferenza stampa che si è tenuta in Corea e della quale ci sarà probabilmente seguito nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Una parte del denaro sarebbe stato inoltre già utilizzato, in particolare per il pagamento di parcelle a Kim & Chang, studio legale coreano.

Sono notizie affidabili?

Le notizie che arrivano da Seoul e da Washington sembrano convergere – per quanto dal lato americano non siano arrivate delle specifiche indicazioni sugli istituti coinvolti.

A scanso di ogni possibile equivoco segnaliamo che mancano ancora conferme dalle eventuali parti coinvolte. Non appena queste saranno disponibili non mancheremo di aggiornarvi.

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane verrà inoltre messo insieme il caso da sottoporre alle autorità montenegrine per ottenere l’estradizione di Do Kwon, attualmente detenuto nel paese balcanico in quanto trovato in possesso di passaporti falsi mentre cercava di abbandonare il paese. La storia si infittisce e le posizioni degli eventuali istituti svizzeri coinvolti dovranno essere valutate, con ogni probabilità, anche per eventuali rilievi di carattere penale.

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