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Ethereum: SHOCK dal Congresso! | Il Merge lo rende una SECURITY?

Ethereum: ancora dubbi sulla sua natura. A avanzarli è un membro di CFTC, agenzia che si diceva sicura che...

Nessuno sa rispondere a quella che sembrerebbe essere, almeno in apparenza, una domanda non troppo difficile. O almeno non dovrebbe esserlo per chi governa le agenzie di regolamentazione del mercato più importanti del mondo. Dopo il gran silenzio di Gary Gensler ne arriva un altro, su Ethereum, altrettanto curioso.

Questa volta a non essere in grado di rispondere sulla natura di security o meno di Ethereum è stato infatti Timothy Massad di CFTC, che non sarà il direttore dell’agenzia, ma che è autorevole a sufficienza da comparire davanti all’ennesima commissione del Congresso che sta cercando di indagare sul modo in cui le agenzie stanno governando il mondo crypto.

Il tutto all’interno dell’ennesima seduta di indagine che appare più come un tentativo di assoluzione collettiva per le mancanze del Congresso e delle agenzie che operano sotto il suo controllo, che un tentativo di fare chiarezza (richiesta da tutti gli operatori del settore) su questioni di enorme rilevanza.

Ethereum è una security? Boh

Non è soltanto Gary Gensler a non voler rispondere in pubblico su certe questioni che sono di enorme importanza per Ethereum. Questa volta a balbettare e fare una quasi scena muta è Timothy Massad di CFTC. Alla domanda riguardo la natura di Ethereum, ovvero sulla possibilità che sia o meno un contratto di investimento, il membro di CFTC ha infatti risposto:

Non ho sufficienti informazioni.

Contraddicendo tra le altre cose una posizione storicamente solida dell’agenzia della quale fa parte, posizione che vedeva Ethereum come commodity e dunque al di fuori del controllo di SEC. Massad ha poi fatto intendere però altro – probabilmente preoccupante per Ethereum almeno negli USA.

Il dubbio riguarda il Merge, dove hanno cambiato il sistema per la validazione delle transazioni, sembra che ci sia una Fondazione, un gruppo di persone coinvolte nel.. per l’Howey Test è un’impresa comune?

Facendo riferimento al test che viene utilizzato negli Stati Uniti per decidere se un determinato asset sia o meno una security e dunque materiale per le più restrittive regolamentazioni di SEC.

Opinione che in realtà avevamo già sentito, in altre circostanze, dalla viva voce di Gary Gensler, che tra le altre cose sta combattendo una guerra importante proprio contro CFTC per il controllo del mercato crypto.

CFTC pronta all’accordo con SEC?

La sessione davanti alla competente commissione del Congresso è stata interessante anche per un altro motivo: si è parlato per la prima volta, almeno dal fronte CFTC, della possibilità di lavorare di concerto con SEC per decidere cosa sia una security, cosa sia una commodity e anche per valutare la possibilità di creare una sorta di categoria ibrida per il mondo crypto.

Siamo ancora in alto mare però: negli USA si procede a rilento e come vedremo anche nel corso di questa giornata, in realtà i fronti sono diversi, spesso in disaccordo e ogni collaborazione dichiarata sui giornali viene poi seguita da scontri sotto-traccia che fanno pensare che negli USA difficilmente si arriverà ad una conclusione della vicenda. Questo almeno fino a quando il Congresso non deciderà di prendere in mano la situazione e iniziare a prendersi la responsabilità di normare sul settore.

Una responsabilità ribadita anche da diversi operatori del settore che con SEC arriveranno allo scontro in tribunale, come Coinbase.

E c’è anche, si dice, chi guarda al MiCA approvato in Europa con larghe maggioranze, con percorso certamente lungo, ma avviato ormai anni fa.

Le assurde contraddizioni di CFTC

Rimane curioso vedere come CFTC alterni opinioni diverse sullo stesso tema – Ethereum – a seconda della circostanza e a seconda del palcoscenico.

Curioso l’ennesimo dietrofront di CFTC

Nella recente causa contro Binance l’agenzia ha ribadito che Ethereum, insieme a Bitcoin, Litecoin e stablecoin non sono commodity. Perché cambiare idea adesso?

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Lord Eth
Lord Eth
1 anno fa

Se vabbè. In Ammmmerica sanno bene che ciascuno risponde delle proprie parole. E allora, indovinate indovinate, ecco svelato il segreto di Pulcinella: durante ogni caccia alle streghe, come l’attuale roba del Congresso, tutti tacciono o dicono “abboh?”, come ha fatto il buon Gary. “Non c’ero e se c’ero dormivo”, insomma.
Questo davvero lo vedete come una retromarcia? A noi sembra semplicemente un italico “pararsi il c*lo”
Detto questo il Protocollo se ne strafotte di quello che pensa di lui la Repubblica delle Armi: continua ad allargarsi e piazzare i suoi layer2 da tutte le parti. Essere classificato come una security ormai gli importa come ad una balena importa sapere di essere un mammifero e non un pesce. Continuerà a vivere benissimo lo stesso. Al massimo chi ci smenerà sono i cittadini americani – non certo gli istituzionali americani, per i quali non cambierà una fava: beh, come si dice, sono quelli che comprano il fucile al supermercato… ce ne faremo una ragione!

Lunga vita al Sommo Vitalik e al Protocollo. Ogni resistenza è futile. Sarete tutti un nostro layer2.