I grafici a candele, sono molto utili per visualizzare e comprendete i movimenti dei prezzi. Sono conosciute anche come candele giapponesi (Japanese candlesticks), perché originariamente inventate da un commerciante di riso giapponese nel 1700, conosciuto con il nome di Munehisa Homma.
Le candele giapponesi
In Giappone 3 secoli fa, esisteva ad Osaka, già un Rice Exchange e la storia o leggenda ci narra che Homma divenne milionario, con l’uso delle candele da lui inventate per rappresentare l’andamento dei prezzi del riso. Negli anni riassunse questa metodologia in 160 regole, ed è considerato il padre di questa rappresentazione grafica, tra le più utilizzate nel mondo del trading.
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La formazione della candela Doji
Tra queste candele abbiamo la Doji, che esprime una fase di transizione, che può significare uguaglianza o meglio indecisione tra tori e orsi. Infatti è detta usualmente, candela di indecisione.
Si forma quando i prezzi di apertura e chiusura sono praticamente uguali. La classica Doji è rappresentata da un corpo (body) piccolo e con ombre (shadow) superiori e inferiori. Nelle immagine allegata possiamo vedere le classiche configurazioni. Quando il corpo è compresso e con shadow corte, è chiamata doji star.
L’importanza di dove si formano le Doji
Si trova abbastanza spesso nella parte inferiore e superiore di un trend. Infatti vengono anche ad essere considerate un segno di possibile inversione della direzione dei prezzi.
Se una doji compare sul top di un trend rialzista, può indicare una potenziale inversione verso un trend ribassista. Al contrario, se compare nel bottom di un trend ribassista, può indicare una potenziale inversione verso un trend rialzista.
Se le doji si formano in situazioni di lateralità o trading range vengono classificate come espressione di una fase di incertezza e non possono essere utilizzate come pattern di inversione.
È però importante sottolineare, la doji non significa inversione, ma principalmente indecisione. Assumono il potenziale di inversione solo quando si trovano lungo trend ben delineati ed inclinati.
Esempi di doji pattern
Di seguito possiamo vedere alcuni esempi. Il primo “storico” su Ethereum sul top di Novembre’21. Qui abbiamo avuto un segnale di inversione sul settimanale, che suggeriva la presa di profitto, ovviamente non ci diceva nulla del crollo seguente. Ha anche un particolare che spiegheremo in un articolo specifico ed è relativo alla Bande di Bollinger.
In questo altro esempio, abbiamo Axie Infiniti (AXS), con relativo segnale di inversione sul daily, pubblicato dal sottoscritto su Trading View il 23 Gennaio. Ne è seguita una discesa di oltre il 20% in 10 giorni.
Gli elementi principali del pattern
- Body stretto e compresso con shadow inferiori e superiori, che possono essere più o meno lunghe o corte
- Sono principalmente candele di indecisione
- Solo se si formano in un trend accentuato nel suo top o bottom, assumono una valenza di potenziale pattern di inversione
- Possono essere utilizzate per prendere profit ed uscire da un trade già in corso, o per aprire posizioni in contro trend.
Conclusioni
Questa è una singola candela molto seguita dai trader, soprattutto quando si trova verso il top od il bottom di un trend. La famiglia delle doji è ampia, quella che abbiamo descritto la possiamo definire la doji standard. In totale ci sono 4 modelli, gli altri tre si chiamano Long – Legged doji, Dragongly doji e Gravestone doji, che approfondiremo in un successivo articolo che le comprenderà tutte.
Sei un grande Alex….
Un abbraccio a tutti anche al mio grande amico Luigi Pesci 😉
Ciao Girogio, ti ringrazio.. gentilissimo.
Ciao caro, un abbraccione anche a te.