Bitcoin è entrato in una fase sperimentale. Può suonare strano, ma per certi aspetti è così e ciò dipende dal token BRC-20. Partiamo da un punto, la blockchain di Bitcoin non era nata per emettere token, a differenza di Ethereum e tante altre.
I token BRC-20 e gli Ordinals spingono le transazioni di Bitcoin
Questi token sono nati pochi mesi fa, con lo scopo specifico di emettere e scambiare Non Fungible Token sulla rete Bitcoin. Questo protocollo è noto come Ordinals, e permette di creare NFT direttamente sulla blockchain di Bitcoin. Se guardate i dati di cryptoslam vedrete che gli NFT Ordinals stanno scalando le classifiche per controvalore di volumi e per singolo valore di NFT.
La blockchain di Bitcoin in circa un mese è diventata la seconda dopo Ethereum, per volumi di vendita di NFT (Blockchains by NFT Sales Volume) con un controvalore a 30 giorni di 150 Milioni di dollari.
Tutto ciò ha fatto si che ci sia stato un incremento delle transazioni sul network di Bitcoin, perché in tanti nel mondo dei miners si sono affrettati a coniare BRC-20 o Ordinals. Per comprendere l’impatto che sta avendo sulla rete Bitcoin, l’avvento dei token BRC-20, abbiamo allegato il grafico di Glassnode, dove si vede l’andamento delle transazioni degli ultimi 10 anni.
È ben visibile l’impennata avuta nelle ultime settimane. Il 1° Maggio è stato raggiunto un nuovo record di transazioni giornaliere con un ATH a 682.099, sovrastando il picco del Dicembre 2017 di un +39%.
Crescono le fee pagate per minare i blocchi di BTC
Al contempo non sono state solo le transazioni a crescere, ma anche tutto il comparto del mining. Sono cresciute le dimensioni dei blocchi, di BTC che sono praticamente raddoppiati, e di conseguenza sono incrementate anche le commissioni pagate per la produzione.
Quando scriviamo che sono raddoppiate le dimensioni dei blocchi, si intende che sono passati da una dimensione media di 1 – 1,2MB fino ad un massimo di 2,50MB per tornare a calare ed attestarsi attorno a 1,5MB.
Nella immagine seguente si può vedere l’andamento delle dimensioni dei blocchi minati negli ultimi 12 mesi. A Febbraio – Marzo abbiamo avuto l’incremento esponenziale delle size con il lancio del nuovo standard di token BRC_20.
I miners di Bitcoin hanno aumentato i loro guadagni
Di questa situazione hanno beneficiato i miners che hanno ricevuto maggiori commissioni per la loro attività di conio di blocco. La commissione media era del 6,25 BTC per blocco minato, ma in questa situazione si è arrivati anche fino a 7 BTC per blocco.
Inoltre i miners hanno avuto un aumento di introiti anche dalle revenue fee. Cioè dalle commissioni pagate dagli utenti che effettuano transazioni. Dalla metrica seguente si può vedere l’andamento da inizio 2023, con evidenza dell’impennata avvenuta nell’ultimo mese. Stando all’ultimo dato incassano il 10,569% delle fee del network.
Il costo medio però ricade sugli utilizzatori della blockchain
Ovviamente questa situazione ha colpito negativamente tutto il sistema dei costi di transazione della rete blockchain, facendo impennare le fee medie pagate.
Dall’immagine seguente possiamo vedere il picco della commissione media per transazione, con una panoramica da inizio anno. Da questo grafico sono escluse le commissioni pagate per il conio dei BTC, diciamo che sono indicate sono le commissioni per pure transazioni.
Si nota anche che se pur in ritracciamento le fee sono tutt’ora più alte rispetto a quanto si pagava solo un mese fa. Oggi si attestano a 0,0001091 BTC, al prezzo attuale di 27000$ è pari ad un costo di circa 3$.
Conclusioni
Al momento, forse abbiamo visto solo una punta di quello che potrebbe essere uno sviluppo della blockchain di Bitcoin. Gli incrementi di size e transazioni, sono dovuti all’utilizzo di BRC_20 per la creazione di meme coins. Nulla vieta, di far pensare che ci potranno essere sviluppi ed implementazioni future più utili all’ecosistema crypto.