Non è un appuntamento che cambia tutto, ma data la scarsità di volumi e liquidità, anche notizie in altri tempi ininfluenti come questa potrebbero avere un impatto di breve molto importante per Bitcoin e criptovalute. Oggi mercoledì 24 marzo, alle ore 20:00 italiane, potremo mettere le mani sui verbali dell’ultima riunione del FOMC, il gruppo che stabilisce i tassi di interesse di riferimento negli Stati Uniti d’America.
Per quanto poco pubblicizzata dalla stampa mainstream, la pubblicazione delle minutes, così si chiamano in inglese, è sempre occasione di grande trambusto sui mercati. E con la particolare situazione che si è creata anche su quello crypto, questa sera sarà il caso di prestare davvero attenzione.
Cosa potrebbe cambiare? Cosa c’è nel documento? E perché i trader di professione lo ritengono così fondamentale per capire come si muoveranno i mercati?
Verbali FOMC: cosa cambia per Bitcoin e crypto
Alle 20:00 verranno pubblicati i verbali dettagliati che riguardano l’ultima riunione del FOMC, il gruppo di governatori Fed locali e federali che sono impegnati, ogni circa 6 settimane, nello stabilire i tassi di interesse per gli USA e dunque per il dollaro.
È una delle decisioni più importanti del mondo economico, in particolare quando si attraversano fasi di rialzi o ribassi di questa variabile macroeconomica.
- Cosa c’è nei verbali?
I verbali attengono a decisioni già prese, in questo caso a quelle di inizio maggio. Sono però importanti perché vengono riportati i pareri articolati di tutti i membri del FOMC. E quindi anche le prospettive che hanno su futuri rialzi o ribassi.
- Cosa ne sappiamo già
Sappiamo – lo ha raccontato Jerome Powell in diretta – che in diversi tra i membri del FOMC hanno iniziato a avanzare la possibilità di interrompere con i rialzi per l’appuntamento di giugno. Un appuntamento per il quale fino a qualche giorno fa sembrava scontato uno stop ai rialzi e che invece ora potrebbe essere messo in dubbio.
💊 PILLOLE DI ECONOMIA: i mercati preferirebbero di gran lunga uno stop ai tassi. Un rialzo sarebbe ribassista per tutti gli asset di rischio (crypto comprese?)
La situazione impossibile per Federal Reserve
I tassi vengono in genere aumentati come politica monetaria restrittiva, consigliata dai manuali di economia ai quali fanno riferimento le banche centrali quando c’è da combattere l’inflazione o raffreddare l’economia.
L’inflazione, anche negli USA, sta facendo fatica a scendere e questo – sempre da libro di testo – imporrebbe ulteriori rialzi. Ci sono però delle circostanze particolari questa volta che invitano Federal Reserve alla massima prudenza.
- Banche in sofferenza
Nonostante le costanti rassicurazioni delle massime autorità politiche degli USA, il settore bancario non è ancora al sicuro. I credit default swap su alcune banche sono alle stelle e a quanto pare il flusso negativo di depositi non si è ancora arrestato. Alzare i tassi ora vorrebbe dire imporre ulteriore stress a un sistema già in grave difficoltà.
- Debito pubblico
Tassi più alti spesso si ripercuotono anche sui rendimenti dei titoli di stato, anche a breve scadenza. Con un debito pubblico accumulato che è di enorme entità per gli USA, alzare ulteriormente i tassi vorrebbe dire aumentare il costo per finanziare tale debito.
- Lag
Le politiche monetarie delle banche centrali tendono a trasmettere i propri effetti ai mercati con un certo ritardo. C’è la concreta possibilità che i rialzi precedenti, mai così repentini nella storia, abbiano prodotto effetti che i mercati non hanno ancora immagazzinato.
Cosa vuol dire per Bitcoin e crypto?
Difficile dare un’interpretazione ora. Bitcoin non sembrerebbe più seguire pedissequamente l’andamento del NASDAQ e questo potrebbe voler dire una reazione diversa dal solito – e diversa dalle attese – in caso di verbali più hawkish di quanto ci si aspettasse.
Staremo a vedere. Occhio però: in occasione della pubblicazione dei verbali potrebbero esserci movimenti bruschi di prezzo. Consigliamo la massima attenzione nell’operare nelle ore a ridosso delle *20.00 italiane.