Il co-fondatore di Solana, Raj Gokal, ha rilasciato un’interessante intervista a TechCrunch, durante la quale ha affrontato diverse questioni sullo stato attuale delle cose nel Solanistan e sui progetti per il futuro del network che – nonostante il disastro FTX – sembrerebbe pronto a rinascere e a vivere una seconda vita al top della capitalizzazione di mercato, dell’utilizzo e dei volumi.
Solana ha il potenziale di diventare la Apple delle crypto
Questo il messaggio che farà più discutere le community online – che siano di quelle che sostengono Solana o che siano di quelle che invece si possono iscrivere senza timore all’insieme dei detrattori del progetto.
Ci sono poi altri dettagli interessanti nell’intervista, a partire dal focus principale dell’ecosistema – un focus che dovrà per forza di cose reinventarsi dopo che alcuni tra i maggiori investitori responsabili dell’iniziale successo di Solana sono venuti meno.
La Apple del mondo crypto
La dichiarazione di Raj Gokal non è di quelle da prendere a cuor leggero. Secondo il co-fondatore di Solana, questo ecosistema potrebbe avere quanto serve per diventare la Apple del mondo crypto.
Per molti anni Apple si è concentrata su due cose: la user experience e la performance. […] Penso a Apple e al suo lavoro decennale sulla latenza dei touchscreen per permettere l’uscita di iPhone e… sembra magia. […] C’erano molte cose da poter costruire sopra quella piattaforma e che hanno reso iPhone e l’ecosistema App Store quello che sono oggi. Ma tutto è iniziato con il focus sull’interazione semplice, che doveva però funzionare perfettamente.
Un focus certamente ambizioso per un progetto che vive in un ambiente decisamente competitivo, dal mercato ancora ridotto per marketcap e per volumi e che in passato ha avuto anche qualche problema tecnico. Ma sarà comunque da qui che evidentemente si dovrà ripartire.
Nuovi sviluppatori, nuovi business, nuovi progetti
Chiaramente per Gokal non c’è soltanto la questione filosofica in stile Apple, ma anche un ambiente concreto che oggi è il cuore di Solana e delle sue possibilità di sviluppo.
La tesi centrale è che saremo concentrati su nuovi business, nuovi progetti e sugli sviluppatori indipendenti. Siamo ancora in un ecosistema e in una community che è ottimista su quanto due sviluppatori in un garage possono fare. ù
Anche qui il riferimento è a Apple e alla storia della sua fondazione, avvenuta per mano di Steve Wozniak e Steve Jobs. Chissà se ci sarà spazio davvero per un’evoluzione del genere – in un contesto crypto che non appena il trend di mercato sarà invertito in modo deciso, tornerà a vedere un’aspra competizione proprio tra nuovi progetti, nuovi business e anche tra ecosistemi che vogliono accaparrarsi gli sviluppatori indipendenti.
E chi sarebbe IBM?
Per quanto non lo si nomini il leader del mercato altcoin – Ethereum – è sempre nell’aria. Tocca a noi a questo punto fare riferimento alla Apple degli albori e chiedere ai nostri lettori chi credete che sia IBM, ai tempi il colosso che Apple, con il suo Think Different, voleva superare e/o abbattere.
Sarà appunto il progetto di Vitalik Buterin? Oppure Solana punta ancora più in alto? Sognare non costa nulla, ma quando si è a capo di progetti che valgono miliardi, forse scegliersi un obiettivo sì ambizioso, ma comunque alla portata del mondo reale, sarebbe un punto di partenza decisamente migliore.