Home / Binance: arriva la class action | Crypto investitori chiedono milioni

CLASS ACTION CONTRO BINANCE

Binance: arriva la class action | Crypto investitori chiedono milioni

Class action contro Binance: diversi piccoli e medi investitori chiedono un risarcimento e invitano gli altri ad unirsi.

Puntuali come i treni giapponesi, arrivano anche le prime class action ai danni di Binance, innescate dal recente attacco di SEC ai danni dell’exchange guidato da CZ, nello specifico nella sua versione statunitense. Secondo quanto riportato da Blockworks, sarebbe stata depositata la prima class action ai danni dell’exchange, class action che si baserebbe in parte sui fatti rivelati dalle indagini tanto di SEC, quanto di CFTC.

A guidarla lo studio legale Silver Miller, con la partecipazione di Kopelowitz Ostrow – per un’azione che includerà più di 100 ex clienti Binance che avanzano pretese di danni dall’exchange.

A guidarla Michael Osterer, che afferma di non essere stato sottoposto a KYC – le procedure per la verifica dell’identità – una volta trasferito circa 1 milione di dollari in Bitcoin e Ethereum presso la piattaforma internazionale di Binance. Il tutto tramite l’utilizzo, parrebbe, di una VPN.

La carica degli avvocati

Per quanto si vogliano prendere sul serio certe contestazioni, il dubbio a nostro avviso fondato è che un’enorme schiera di avvocati cercheranno di cavalcare la situazione, sfruttando le recenti cause intentate a Binance da SEC e CFTC per cercare di strappare qualche milione all’exchange.


Se vuoi informarti al meglio sulle vicende di Binance, sul nostro Magazine troverai un numero speciale dedicato proprio a queste vicende. E giovedì 8 giugno riceverai anche gratuitamente un numero sulle ultime accuse di SEC.


Binance ha chiuso un occhio su diverse pratiche di riciclaggio in tutto il mondo, che ha facilitato sulla propria piattaforma coscientemente.

Questo è quanto si legge sulle accuse, che ricalcano un po’ le accuse che sono state già presentate da CFTC e SEC.

Binance ha un forte incentivo monetario a incoraggiare, facilitare e permettere il più alto numero di transazioni possibili sul suo exchange, anche transazioni che riguardano criptovalute rubate.

Un’accusa questa da un lato grave, dall’altro già smentita dall’impegno di Binance anche nel recente passato nel sequestrare proventi da attività di hacking, di phishing e di altre attività illegali.

CLASS ACTION BINANCE
Prevedibile

Si unisca chi può

La class action invita poi tutti gli altri detentori americani di account sull’exchange internazionale a unirsi alla causa in questione. Non è chiaro con quale merito, non è chiaro con quale possibilità di riuscita, non è chiaro con quale intenzione se non quella di cavalcare una questione legale complessa e che non promette nulla di buono per Binance, ma per la quale l’exchange sembrerebbe essere intenzionato a giocarsela anche in tribunale.

Niente di nuovo comunque: le class action sono all’ordine del giorno negli USA, in particolare a fronte di difficoltà legali da parte di un operatore molto ricco e molto conosciuto come Binance.

Verrebbe da chiedersi come siano stati adescati clienti milionari – e presumibilmente in grado di occuparsi delle proprie sostanze – da Binance. Che lo abbiano fatto per cercare condizioni di trading migliori sulla piattaforma internazionale, salvo poi lamentarsene una volta che tali lamenti si sono trasformati in una possibile occasione di guadagno?

Lo scopriremo con ogni probabilità tra qualche mese. Per il momento non sono queste le principali preoccupazioni di Binance.

Iscriviti
Notificami
guest

2 Commenti
Più votati
Più nuovi Più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Ettore Chiacchio
Ettore Chiacchio
1 anno fa

gli avvocati americani sono squali che sguazzano in area di pastura. Si nutrono talvolta del predatore ferito, talvolta di tanti altri pescetti richiamati dalle esche. Se il predatore piú formidabile, tipo l’orca (Binance) non é gravemente ferito, si pappa anche il fegato degli squali, e tutti i pescetti loro clienti. Soprattutto se fa fronte comune l’intero branco di orche (altri exchange) che annusano il pericolo comune e decidono di unirsi alla battaglia in mare aperto

massimo
massimo
1 anno fa

Se non hanno chiesto il kyc a clienti milionari, mentre a me lo chiedono ripetutamente a ogni trasferimento di qualche millino da e verso il borsellino, allora sono degli emeriti imbecilli.