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Crypto.com: arriva il FUD | Occhio però: sono tutte fake news

Ancora FUD su Crypto.com - circolano news ingigantite e che hanno molta poca aderenza alla realtà.

Occhio a sciacalli e avvoltoi che in cambio di qualche click stanno cercando di confondere le acque intorno a Crypto.com. Pochi giorni fa abbiamo battuto per primi la notizia della sospensione di certe attività dell’exchange negli USA, che tuttavia qualcuno deve aver frainteso, oppure volontariamente manipolato.

No, Crypto.com non chiuderà le proprie attività negli USA. Anzi, l’exchange per i retail rimane più forte che mai con la sua presenza negli Stati Uniti e cercherà con ogni probabilità di capitalizzare le difficoltà legali di qualche concorrente. Ad essere sospese saranno le attività per gli istituzionali, già ridotte all’osso in tempi di normalità per il mercato crypto e asciugatesi pressoché totalmente in questi mesi di volumi molto bassi.

Quindi il FUD che sta circolando online in queste ore e che parla di una battuta d’arresto totale per Crypto.com negli Stati Uniti sono da rispedire al mittente, per quanto possano arrivare da fonti anche specializzate nel mondo crypto.


Alla situazione di Crypto.com abbiamo dedicato anche uno speciale numero del nostro Magazine – leggilo anche per mettere a bada il FUD che domina il mercato oggi.


Cosa sta succedendo a Crypto.com davvero?

In realtà poco o nulla. La divisione dedicata ai clienti istituzionali verrà sospesa, limitatamente agli USA. Si tratta di una divisione che – ad onor del vero – è contata sempre molto poco per questo exchange che deve la sua forza e la sua popolarità ai servizi che offre ai piccoli e medi investitori. E certamente non ai servizi offerti agli istituzionali, che non sono quasi mai decollati da quelle parti.

Il mercato è poi quello che è: c’è sofferenza dovuta più che ai prezzi ai volumi molto bassi che stanno caratterizzando il settore – e che si sono completamente asciugati nel settore istituzionale, complice anche una certa incertezza sul piano normativo negli States.

I clienti americani di Crypto.com potranno continuare a utilizzare senza alcun tipo di problema i servizi di Crypto.com, che sono tra le altre cose per il settore derivati anche dotati di licenza negli USA. E no, non ci saranno grosse ripercussioni negative neanche su $CRO.

A pensarla come noi c’è anche il mercato, con il token che è stato tra quelli che hanno recuperato – seppur non completamente – comunque in modo deciso rispetto alle criptovalute effettivamente colpite dagli strali di SEC, su tutte $BNB, ma anche $SOL, $MATIC e $ADA.

BEAR FUD MARKET
Bear market? Forse è più FUD market

Occhio a chi fa sciacallaggio

Rinnoviamo il nostro invito a fare attenzione a quanto si legge online e a soppesare le fonti alle quali ci affidiamo. Per un pugno di click, in momenti di magra per tutto il settore, qualcuno sembrerebbe essere disposto a tutti.

Noi abbiamo sempre deciso di non fare così – e di non diffondere falsità – anche se soltanto tramite il titolo – per cercare di avere più visite sul nostro sito.

È un impegno che rinnoviamo in questa circostanza – e sul quale potrete contare per rimanere sempre aggiornati sul mondo crypto e Bitcoin. Perché se c’è qualcosa che ancora è carente in questo comparto, è un’informazione ponderata, equilibrata e lontana da certe dinamiche.

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