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Tre crypto via dai listini | Effetto SEC colpisce ancora

Le crypto attaccate da SEC finiscono fuori anche da Bakkt. È morte negli USA per questi token?

Nonostante non ci sia ancora alcuna sentenza, gli effetti sui mercati non tardano ad arrivare. Dopo Robinhood anche Bakkt è intenzionata a rimuovere dai propri listini le criptovalute che sono state citate da SEC nelle recenti denunce contro Binance e Coinbase. Nello specifico, secondo quanto è stato riportato da Fortune, si tratterà della rimozione di Solana, Cardano e Polygon.

Le stesse che sono state, tra le altre cose, rimosse da eToro per il clienti USA (e non per i clienti europei) e che con ogni probabilità continueranno ad incontrare delle difficoltà importanti per il trading negli Stati Uniti. Effetti diretti di una accusa che dovrà essere ancora dimostrata in tribunale, che per molti non ha solide basi e che però ha già causato danni economici importanti anche ai piccoli investitori che avevano scelto queste cripto per il loro portafoglio.

Se hai perso gli ultimi aggiornamenti del caso SEC contro il mondo crypto e cosa questo può comportare per il mercato di $ADA, $SOL, $MATIC e tutte le altre criptovalute citate, leggi il dossier completo sul nostro Magazine.

Ancora un colpo per Solana, Polygon e Cardano

Per quanto arrivi da un intermediario che per volumi non può avere un grande impatto sul mercato in generale, si tratta comunque di una cattiva notizia per le cripto coinvolte. Bakkt ha infatti annunciato la rimozione dai propri listini di Cardano, Polygon e Solana in seguito all’incertezza regolamentare dovuta alle recenti azioni di SEC contro il settore.

Per quanto si tratti per ora soltanto di accuse che dovranno tenere in tribunale e sulle quali si dovrà dibattere ai massimi livelli della giustizia statunitense, sono diverse le piattaforme che hanno preferito procedere con un delisting invece di correre il rischio di venire citati in giudizio in futuro da SEC.

Effetto SEC terrificante

L’averle rimosse ore, tuttavia, non metterà al riparo questi intermediario per quanto avvenuto prima di oggi, per quanto ormai SEC sembri essere diretta verso i soli grandi e grandissimi operatori del settore crypto. E a rischiare ci sono tutti quegli intermediari, a partire da Robinhood, che per altri settori dove è possibile registrarsi con una procedura chiara e soprattutto esistente, lo hanno già fatto, dimostrando in realtà un desiderio di essere compliant per tutti i settori finanziari.

Di che tipo di conseguenze parliamo per queste tre cripto?

In realtà si dovrebbe parlare di tutte le criptovalute che sono state citate da SEC nel corso delle ultime due denunce ai danni di Binance e Coinbase. Da BNB passando per Cardano, Solana, Matic, ma anche Tron (inclusa in un’altra procedura). Sarà, in mancanza di accordo, sempre più difficile trovare queste cripto presso piattaforme diverse da quelle crypto, almeno negli States.

E a rigor di logica la cosa dovrebbe contribuire, almeno collateralmente, ad una riduzione dei volumi su questi token, in particolare dal pubblico generalista che utilizzava soluzioni altrettanto generaliste per avere un po’ di esposizione verso questi token.

Da qui però a pensare che si tratti di un colpo mortale per il settore chiaramente ce ne passa. E invitiamo tutti a non eccedere nel panico, che comunque a due settimane dalla citazione in giudizio da parte di SEC, dovrebbe essere rientrato.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
1 anno fa

Partiamo dal fatto che il principale obiettivo di SEC è far si che la finanza tradizionale abbia tutto il controllo del mercato cripto e lo potrà fare solo attraverso un grande alleato Black Rock poi ognuno può pensare qualsiasi cosa riguardo le decisioni attuali di SEC, sta di fatto che il momento migliore per investire in certi progetti è quando tutti sono convinti che non ci sia più speranza ed è ciò che vuol far intendere ora SEC. Ovviamente è un mio pensiero personale e non invito nessuno ad investire nelle cripto soggette al ban.