Gli USA sono davvero alle grandi manovre per quanto riguarda le criptovalute. Testimonianza ulteriore è il recente rimpasto da CFTC, con la nomina di nuove figure che permetteranno all’agenzia che regola il mercato dei derivati di poter contare su specialisti del settore.
All’interno di questa lista, contro ogni previsione di chi non segue da vicino queste vicende, ci sono anche diversi nomi noti del mondo crypto, tra i quali i rappresentanti di un popolare exchange, quello un importante network layer 2 su Ethereum e anche persone che arrivano dai migliori protocolli DeFi.
Un comitato che si riunirà per la prima volta il prossimo 17 luglio e che sarà parte anche, con ogni probabilità, della lotta intestina tra le diverse agenzie USA che governano i mercati finanziari. Lotta che riguarda, molto da vicino, anche il mondo delle crypto.
Crypto.com, Uniswap, Polygon: ai piani alti della regolamentazione finanziaria negli USA
I nomi più conosciuti e più importanti che sono stati inseriti nella lista del comitato arrivano da Crypto.com, con Steve Humenik che da vice-presidente dell’exchange rivestirà un ruolo importante all’interno di suddetto comitato.
Ci sarà spazio anche per Rebecca Rettig, che è Head of Policy da Polygon Matic e anche per altri personaggi legati molto da vicino ai più importanti progetti cripto. Della lista di specialisti infatti fanno parte anche Adam Minehardt di Stellar, così come Marvin Ammori di Uniswap.
Non c’è spazio per nessuno dei due exchange che stanno avendo problemi con l’altra importante agenzia degli USA, SEC – nessuno dei membri del comitato infatti ha posizioni né in Binance né in Coinbase, situazione molto particolare perché come rappresentante del mondo exchange è stato invece scelto uno specialista in forza a Crypto.com.
Ci sono anche grandi nomi della Finanza Tradizionale
Il comitato farà sul serio – e a dimostrarlo ci sono gli altri membri del comitato, che arrivano dalle principali società del mondo della finanza tradizionale. Parteciperanno infatti ai lavori Moody’s, Nasdaq, Standard Chartered, Societe Generale, JP Morgan, Goldman Sachs, Franklin Templeton, Fidelity, CME, BNY Mellon e anche BlackRock.
Un parterre che include anche diverse delle società che sono coinvolte nell’ondata di ETF Bitcoin Spot che sono stati inviati a SEC per l’approvazione. Nomine dunque pesanti, che almeno ai più ottimisti hanno lasciato intendere la possibilità di un passo in avanti deciso per CFTC verso un’apertura maggiore a questo comparto.
Chissà se al comitato verrà offerto più spazio per muoversi in libertà e dunque anche in contrasto con quella che sembrerebbe essere l’avversione ormai insuperabile di SEC per il comparto.
Una lotta intestina tra due diverse agenzie di regolamentazione negli USA che avrà anche degli importanti strascichi politici. Gary Gensler è infatti sotto il fuoco di fila dell’ala Repubblicana più vicina al mondo delle criptovalute, e diversi dei candidati presidenziali per le prossime primarie si sono detti in aperto contrasto con la politica di SEC.
Una situazione che pertanto si trascinerà fino alle prossime elezioni – fino a quando non la spunterà una delle due correnti: da un lato quella possibilista e che vorrebbe rendere gli USA la culla mondiale del settore crypto. Dall’altro invece chi vorrebbe ostacolare l’intero comparto.