La storia in sé non è nuovissima e non meriterebbe grande attenzione, se non fosse che ci ricorda come giurisdizioni molto favorevoli a Bitcoin e criptovalute possono rapidamente cambiare opinione, direzione e anche codice civile e penale una volta capita l’antifona. Il primo esperimento di una valuta distribuita, di un sistema monetario libero non sembrerebbe più piacere dalle parti di Minsk, con il governo bielorusso che sarebbe pronto a fare marcia indietro.
Che tipo di marcia indietro? Dopo aver per anni attirato diversi investitori – anche se non tantissimi – grazie a leggi particolarmente favorevoli – ora dalle parti di Minsk sarebbe guerra aperta al mondo delle criptovalute. O meglio, degli scambi da persona a persona, che non passano da un exchange che possa essere controllato, vigilato e infine multato.
Una situazione che, per quanto Minsk sia lontana dai nostri orizzonti, dovrebbe forse ricordarci di vivere con estrema cautela aperture politiche a questo settore. Così come sta avvenendo negli USA, dove almeno 4 dei candidati presidenziali hanno giurato fedeltà a Bitcoin.
La Bielorussia fa marcia indietro: la libertà di Bitcoin non piace più
Sappiamo che il grosso delle persone si sono avvicinate a Bitcoin per i rendimenti che almeno in passato è stato in grado di garantire. Sappiamo anche che qualcuno si fa fulminare poi da quanto Bitcoin riesce a garantire rispetto al sistema finanziario tradizionale: no KYC, poca possibilità di controllo, grande libertà per gli utenti.
E questo deve aver solleticato gli impeti repressivi del governo di Minsk, che ha nella cartucciera una proposta di legge che renderà illegali le transazioni tra individui che non passano da un exchange. In altre parole, se dovesse essere approvata questa legge, in Bielorussia non potrete più pagare per un bene o servizio da wallet a wallet, senza passare per un intermediario.
È stato il Ministro degli Affari Interni ad annunciare la legge, citando preoccupazioni di chi si occupa di cybercrimine, con le unità di polizia dedicate a questa tipologia di reati che da inizio anno avrebbero arrestato addirittura 27 persone che offrivano servizi crypto illegali, per un controvalore di ben 8 milioni di dollari.
Preoccupazioni tali dalle parti di Minsk da spingere il locale parlamento a prendere provvedimenti. Sarà impossibile scambiarsi cripto tra persone, sarà legale farlo tramite exchange che si sono registrati nel paese. Exchange che almeno in parte hanno buon gioco a rimanere in Bielorussia dato il particolare regime fiscale che gli viene garantito.
Temo i Dànai, e più se portano doni
La notizia interesserà poco chi vive dalle nostre parti, dove per il momento fare transazioni P2P è ancora legale. Dovrebbe essere però di insegnamento a chi vive con un entusiasmo forse eccessivo il giuramento di questo o quel politico in termini di fedeltà a Bitcoin e al settore.
Non è la prima volta che alla prima occasione utile giurisdizioni un tempo aperte si sono chiuse a riccio, intrappolando dentro cittadini che nulla volevano se non decidere in autonomia che moneta e che network monetario utilizzare. Di chi ci si potrà fidare?
“Sarà impossibile scambiarsi cripto tra persone” sarebbe possibile esattamente come prima. Con unica differenza che le persone oneste rischierebbero a farlo. Nessun cambiamento invece per i criminali, che correrebbero gli stessi esatti rischi.
Basta fare queste semplici e palesi considerazioni ed è subito chiaro che sono tutte puttanate quelle sulla lotta al crimine, come del resto è sempre il caso per leggi come queste. L’unica reale ratio è sempre e soltanto il controllo.
Nemmeno potrebbero limitare i depositi su exchange di bitcoin passati da scambi p2p, ad esempio, perché il depositante potrebbe facilmente sostenere che sono passaggi tra indirizzi sotto il suo controllo.
Imbarazzante spettacolo di burocrati demenziali che menano pugni all’aria in preda a cieca disperazione, con Bitcoin che li prende implacabilmente a schiaffoni.
Buona precisazione. Nel mio caso sarebbe stata puntigliosa e reazionaria nell’evidenziare che sarà illegale, non “impossibile”.
Ma tu hai sviluppato meglio il punto.
Buongiorno amici di criptovaluta.it
Il bello è che non abbiamo bisogno di fidarci di nessuno, se non della matematica dei Bitcoin.
E i numeri si sa, non mentono mai.
Ciao Luigiiiiiiii!!!!!!
Ciao giorgio, Luigi è in ferie
Buongiorno dottor super mitico Alessio.
Le porti i miei saluti quando lo vede.
MITICIIIIIII!!
Riferirò caro Giorgio 🙂 un abbraccio