Robert F. Kennedy – candidato alle presidenziali USA – ha ribadito il suo interesse per Bitcoin, illustrando durante un evento del PAC Heal-the-Divide parte del piano per integrare $BTC nel sistema monetario ed economico degli Stati Uniti d’America. Il piano potrebbe prevedere l’utilizzo di Bitcoin come sottostante del Dollaro USA e l’eliminazione della tassazione sul capital gain derivante da transazioni su Bitcoin.
Un piano che ha fatto rapidamente il giro di Twitter e degli altri social dove si discute, animatamente, di Bitcoin e che però meriterà di essere indagato più a fondo. In primis perché parliamo di un underdog, un candidato con poche possibilità di vittoria. In secondo luogo perché lo spazio striminzito dei social non permette di capire a fondo cosa sta succedendo.
La politica USA si sta interessando di Bitcoin – con diversi candidati che si dicono pronti ad aprirgli le porte. Ma quanto c’è di concreto e quanto invece è materiale pubblicitario utile per raccogliere donazioni?
In breve:
- Robert F. Kennedy propone un piano per integrare Bitcoin nel sistema economico USA
- Kennedy intende utilizzare Bitcoin come sottostante del Dollaro USA
- Il piano è controverso data la bassa probabilità di vittoria di Kennedy
La proposta shock di Robert F. Kennedy: Dollaro ancorato a Bitcoin
La proposta, almeno quella che è stata fatta circolare dai titoli di giornale USA, è chiaramente scioccante. Robert F. Kennedy vorrebbe infatti ancorare il dollaro USA a Bitcoin, situazione per oggi assolutamente inimmaginabile e che ha solleticato la curiosità e anche gli entusiasmi di diversi appassionati. In realtà però davanti all’evento organizzato da Heal-the-Divide il candidato presidenziale USA si è espresso in modo leggermente diverso:
Il mio piano è quello di partire piano, davvero piano: magari l’1% dei T-Bills [i titoli di debito federale USA, NDR] possono avere come sottostante l’oro, l’argento, il platino e Bitcoin.
Aggiungendo poi che tale allocazione sarà aumentata tenendo conto del successo della prima operazione. Il primo punto è dunque il seguente: non c’è soltanto Bitcoin in ballo in quella che è la parte più succosa della vicenda.
Basare il dollaro USA e il debito pubblico su asset solidi potrebbe aiutare a recuperare forza, controllare l’economia e creare una nuova era di stabilità finanziaria negli USA, pace e prosperità.
Robert F. Kennedy ha poi aggiunto anche altro: ha affermato infatti che sarebbe pronto, da presidente, ad eliminare le tasse sul capital gain per la conversione di Bitcoin a dollaro e viceversa. Qualcosa che potrebbe effettivamente attirare quantomeno investitori di buone proporzioni verso gli USA.
Un piano pro-Bitcoin da parte di un candidato presidenziale. Qualcosa che soltanto 1 anno fa nessuno avrebbe soltanto potuto immaginare. Ma quanto c’è di concreto dietro? Senza voler fare un processo alle intenzioni di Kennedy – c’è comunque qualcosa da aggiungere.
Il candidato che non può farcela. E il PAC legato a Bitcoin Magazine
Per quanto ci si possa facilmente abbandonare ad entusiasmi, rimane il fatto che le possibilità che Robert F. Kennedy venga scelto come candidato presidenziale di area democratica sono ridotte al lumicino – e che con ogni probabilità tutto si scioglierà come neve al sole durante le primarie, ammesso che si tengano dato che il presidente in carica è della stessa area politica.
L’altro aspetto interessante della vicenda è che il PAC che ha ospitato il candidato presidenziale, Heal-the-Divide, è stato co-fondato da David Bailey, che è CEO di Bitcoin Magazine, una delle più importanti pubblicazioni dedicate a Bitcoin nel mondo.
Cosa sono i PAC? È un acronimo che sta per Political Action Committee – comitati che raccolgono donazioni a sostegno di un determinato candidato o di più candidati che siano aperti a certe questioni. Cosa che – in un mondo come quello dei bitcoiner dove il denaro è curiosamente visto spesso come sterco del demonio – sta facendo già discutere. Niente di male, tutto alla luce del sole. Ma comunque foriero di dubbi sulla sincerità del candidato almeno per l’ala più oltranzista del mondo Bitcoin.
Il PAC è stato inoltre accusato da Rolling Stones di raccogliere diverse personalità che sono vicine all’ala più intransigente dei Repubblicani. Cosa che non farà granché piacere ai democratici che dovrebbero poi votare eventualmente RFK.