L’account Twitter legato al progetto Pepe prova a fare chiarezza sul terribile crollo delle ultime ore e su una vicenda che in pochi hanno compreso, anche perché i soggetti coinvolti nel progetto ai massimi vertici sono tutti ignoti. Una storia che è costata molto agli investitori e alla credibilità di un progetto che fatica ad andare oltre lo status di meme.
Ci sarebbero stati dissidi importanti nello sparuto gruppo che si occupa di questa criptovaluta, che avrebbero portato a sottrazione di fondi e a mosse che, almeno secondo quanto è stato riportato, non si sarebbe potuta prevenire. E da qui si dovrebbe cercare di ripartire, almeno sulla carta, verso il recupero di prezzi più consoni.
Una situazione certamente incresciosa, che ha dato ragione ai tanti detrattori del progetto e che ha portato una ferita forse insanabile nella community, piccola ma agguerrita, che continua a sponsorizzare il progetto.
Volano piatti e stoviglie – e intanto PEPE affonda
La questione è stata spiegata – ammesso che quanto contenuto nel lungo post su Twitter sia vero – da chi gestisce l’account ufficiale del progetto Pepe.
Un post molto lungo, che invitiamo tutti gli appassionati a leggere e che racconta di una community interna fortemente divisa, e spinta anche da velleità di guadagno personale.
Sin dagli albori, Pepe è stato purtroppo colpito dalla presenza di una parte del team che era costituito da malintenzionati, che si sono fatti guidare da grandi ego e dall’avidità. Pepe è ora finalmente libero da questi problemi, con una strada chiara davanti.
Così si apre il post che vorrebbe raccontare quanto accaduto negli ultimi giorni e quanto si potrà fare adesso.
Sono scioccato da quanto è accaduto e vorrei scusarmi per la paura e per l’incertezza e per le perdite che le azioni di questi malintenzionati hanno causato ai membri della nostra community. I token nei wallet sui CEX non dovevano essere venduti né li avrebbero dovuti utilizzare per guadagno personale. Se fossi stato l’unico ad essere in carica, avrei fatto alcune donazioni e bruciato una parte di questa supply.
Aggiungendo poi che quanto rimasto nelle casse è ora sotto il pieno controllo di chi gestisce l’account Twitter, facendo così rientrare, ammesso che sia vero, qualunque tipo di preoccupazione riguardante il futuro del progetto.
Pericolo rientrato? Sono forse in pochi a crederci
Nonostante le rassicurazioni, sembrerebbe che nei circoli degli appassionati crypto siano in pochi disposti a credere a quanto affermato – o comunque a dare ulteriore credito a $PEPE, nonostante un rimbalzo nelle ultime 24 ore per il meme token più discusso del momento.
Staremo a vedere come evolverà la situazione, per un mondo crypto che poi è sempre disposto a dimenticare a stretto giro di posta, non appena si presentano delle consistenti candele verdi. Il progetto, tecnicamente, non è morto – e siamo piuttosto certi del fatto che a breve vedremo tornare una certa speculazione, probabilmente cavalcando la presenza di prezzi bassi.