Una questione di quando, non di se. L’abbiamo sentita, messa così, diverse volte da diversi analisti. Questa volta però a scendere in campo a favore degli ETF Bitcoin Spot è Jay Clayton, che in passato ha rivestito il ruolo che oggi invece spetta all’arcinemico di crypto e Bitcoin Gary Gensler.
Jay Clayton ha confermato ai microfoni di Squawk Box di CNBC che ormai si tratterebbe soltanto di aspettare, con l’impostazione attuale di SEC che non potrà durare in eterno e non potrà tenere fuori dal mercato veicoli di investimento che hanno tutte le carte in regola per far parte dei prodotti scambiati sui mercati regolamentati USA.
Della questione abbiamo già parlato con Eric Balchunas, esperto Bloomberg – che recentemente ha portato al 75% le possibilità che questo prodotto venga approvato a stretto giro di posta, nonostante il giro di rinvii che SEC ha attivato soltanto questa settimana.
Quando, non se. Un altro nome importante dalla parte dei Bitcoin ETF Spot
Il tema ha già occupato più volte le prime pagine non solo delle riviste specializzate in Bitcoin e crypto come la nostra, ma anche quelle della stampa mainstream. Al centro del contendere gli ETF su Bitcoin Spot, ovvero prodotti che in cassa hanno Bitcoin effettivi e che non si limitano alla replica del prezzo sui mercati futures.
Sul tema si è recentemente espresso anche Jay Clayton, che ha occupato il vertice di SEC soltanto qualche anno fa e che non sembrerebbe essere granché d’accordo con il suo omologo attuale Gary Gensler.
Bitcoin non è una security. Quindi, credo che l’approvazione [dell’ETF Bitcoin Spot, NDR] sia inevitabile. La dicotomia tra prodotti che replicano i futures e quelli spot non potrà continuare per sempre. Ed è questo il percorso nel quale ci troviamo.
Il riferimento è alla differenza di trattamento da parte di SEC tra i prodotti che replicano il prezzo dei futures e quelli che invece hanno richiesto approvazione per avere Bitcoin in cassa effettivi, e che sono stati tutti, almeno fino ad oggi, cassati da SEC.Una differenza che ormai ha senso davvero per pochi e che sta scricchiolando anche ai massimi livelli politici.
Jay Clayton si è poi espresso su un altro tema molto caldo legato al mondo degli ETF Bitcoin Spot, ovvero quello della richiesta di conversione del fondo Grayscale, con SEC che ha incassato dalle corti una sconfitta, per quanto non definitiva.
SEC ha ottenuto del tempo dal Circuito di DC per cercare altre ragioni per il rifiuto. Forse ce ne sono potenzialmente delle altre, ma io non riesco a vederle.
SEC finalmente all’angolo?
Tra pressioni esercitate dai gestori più importanti del mondo – vedi BlackRock – fino alle decisioni più recenti delle corti, non sembrerebbe essere un buon momento per SEC e per la sua lotta senza quartiere al mondo delle criptovalute. Una lotta senza quartiere che, almeno secondo quanto ritiene Jay Clayton è ormai agli sgoccioli.
Ne sapremo di più alle prossime scadenze per gli ETF Bitcoin Spot, scadenze che sono previste per metà ottobre. Seguiremo il percorso di avvicinamento a queste scadenze anche sul nostro canale Telegram.