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Il caso delle riserve di FTX in Bitcoin e crypto continua a tenere banco. Non però nei termini che si sono letti sui social network e che qualche giorno fa hanno gettato, per quanto in un periodo molto limitato, i mercati nel panico. Il contendere è tra FTX stessa e U.S. Trustee – il braccio del Dipartimento di Giustizia che si occupa delle procedure fallimentari.
Il motivo del contendere è complesso: FTX vorrebbe iniziare a vendere le proprie dotazioni senza dare conto a nessuno, anche al fine di massimizzare i ritorni, mentre U.S. Trustee vuole pubblicità delle decisioni, così da poter obiettare su tempistiche e modalità.
Una questione che ha portato già alla bocciatura per il piano precedente che è stato realizzato da chi sta curando la procedura fallimentare di FTX, che ora ha proposto un nuovo piano che prevede la comunicazione, in via privata, di certe decisioni. La questione è importante, perché attiene ad una quantità di crypto importante, in particolare per Solana.
Cosa sta succedendo dalle parti di FTX? Come si muoveranno le riserve dell’exchange?
La questione è complessa: da un lato abbiamo FTX, exchange che sta attraversando una complicata procedura fallimentare e che deve necessariamente liquidare le proprie dotazioni crypto. Dall’altro c’è il Dipartimento di Giustizia USA, che vorrebbe avere l’ultima parola su ogni transazione.
In mezzo miliardi in criptovalute, che dovranno essere liquidate per tempo – e in modo estremamente diluito per tutelare il valore delle stesse. Le due parti stanno litigando da tempo, dato che per l’appunto U.S. Trustee non è soddisfatta del piano, che non prevede comunicazione pubblica delle transazioni.
FTX ha pertanto preparato un nuovo piano, che prevede comunicazioni, ma solo a favore di U.S. Trustee – ma non nei confronti del pubblico. Questione che sarà ora dibattuta e che potrebbe avere degli impatti sul mercato crypto.
Cosa c’è da capire (che ancora non si è capito)?
FTX vorrebbe vendere, almeno da vecchi piani, circa 100 milioni di dollari in criptovalute a settimana. Si tratta di una somma che non ha capacità di impattare in modo considerevole sul mercato se gestita nella maniera corretta, anche in una fase di bassi volumi come quella che stiamo attraversando.
Tuttavia potrebbe avere un effetto deleterio sui mercati un eventuale piano rivelato volta per volta, che finirebbe per innescare il panico sui mercati, come è avvenuto la settimana scorsa. Per gli investitori, almeno ad avviso di chi vi scrive, sarebbe forse meglio che a prevalere sia il piano di FTX, senza ulteriori ingerenze di U.S. Trustee.
Quanto si deve essere preoccupati?
La situazione dovrà essere monitorata, e lo faremo, soprattutto per i lettori interessati a Solana, anche sul nostro canale Telegram ufficiale dove possiamo offrire una copertura 24 ore su 24 degli eventi più importanti che possono avere un impatto sul mercato.
Per il momento servirà un po’ di calma, per un mercato che, finalmente, sembrerebbe essersi liberato del panico ingiustificato che ha colpito il mercato nel corso dell’ultima settimana.