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Bomba MoneyGram | Arriva wallet crypto non custodial

MoneyGram lancia il suo servizio di wallet. È non custodial, ma servirà KYC.

Che MoneyGram volesse essere della partita crypto non è esattamente una novità. Dopotutto il gruppo è molto vicino a Stellar in virtù di accordi che hanno iniziato a svilupparsi già dal 2021 – con diverse collaborazioni che hanno anche prodotto risultati interessanti.

Ora però si inizia a fare davvero sul serio, perché il gruppo ha presentato il suo wallet crypto che dovrà servire, almeno nelle loro ambizioni, a rendere le criptovalute più utilizzate su scala globale e – cosa più importante – anche a essere più integrate nei loro servizi.

Il wallet sarà non custodial – cosa che piacerà certamente agli appassionati – e avrà come primo obiettivo quello di fare da ponte tra USDC e valute fiat. Un passo in avanti importante tanto per il mondo crypto, quanto per il futuro di Moneygram. Il CEO del gruppo, Alex Holmes, ne ha approfittato anche per rilasciare un’intervista molto interessante a Forbes, dove vengono delineati anche i progetti futuri del gruppo.

Una rivoluzione in casa MoneyGram: arriva il wallet

Un grosso passo in avanti per MoneyGram nel mondo crypto. Il gruppo che opera nel settore dei trasferimenti trans-nazionali anche per piccole somme – e principalmente per rimesse – ha infatti annunciato la nascita del suo wallet per crypto.

Stellar XLM
Una partnership che dura da tempo

Al centro sempre la collaborazione con Stellar – che è entrata nel CdA della società e che la sta utilizzando come banco di prova anche per l’implementazione di servizi innovativi.

Stiamo ridefinendo i paradigmi riguardo cosa voglia dire spostare denaro tra valute fiat.

Questo il laconico commento del CEO del gruppo Alex Holmes, che ha parlato anche di importante trasformazione digitale della compagnia negli ultimi 5 anni. Aggiungiamo noi, anche al fine di recuperare un po’ di terreno perso nei confronti della concorrenza.

  • Un parere poco edificante da parte di Forbes

Da sottolineare il fatto che secondo Forbes i servizi su blockchain come quelli proposti da Ripple o quelli proposti da Stellar hanno fatto enorme fatica a sfondare proprio in quello che era il loro settore di elezione, ovvero quello dei pagamenti trans-nazionali anche per piccole somme. Settore che – contestualmente – è anche quello dove opera MoneyGram.

Un servizio pensato per quei paesi dove la valuta è debole

Il servizio inaugurato da MoneyGram servirà principalmente in quei paesi dove la valuta locale è piuttosto debole e dove gli utenti potrebbero avere interesse a convertire la valuta in USDC salvo poi inviarla nel momento del bisogno. Si tratta di un meccanismo che aiuterebbe, tra le altre cose, ad aggirare importanti limitazioni che oggi esistono nel sistema bancario internazionale.

Il wallet sarà completamente non custodial – e includerà però procedure KYC per chi vorrà utilizzarlo. Questione che, afferma Forbes, è necessaria affinché il gruppo eviti di rimanere invischiato in questioni regolamentari che in passato hanno già colpito iniziative simili, per quanto però a danno di altri gruppi.

Chissà se questa integrazione servirà anche a ridurre le commissioni, importanti, che si pagano per l’utilizzo dei servizi standard offerti da Western Union e MoneyGram stessa.

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