Le stampanti delle banche centrali torneranno a lavorare a pieno regime – e questo sarà uno degli inneschi più importanti per la crescita di Bitcoin – o per chi dovesse preferire la locuzione più slang – per il prossimo bull market. È l’opinione condivisa da Arthur Hayes, co-fondatore di BitMEX, che ritiene che Bitcoin sia al centro di una corsa mai vista prima.
Saremmo a un passo da una bull run destinata a far dimenticare le precedenti – per quanto queste siano rilevanti. E ci sarà anche un aiuto importante da parte dell’intelligenza artificiale, settore che è ancora in fase embrionale per quanto abbia già generato dei ritorni importanti per chi ha già investito. Ritorni che potrebbero essere traslati anche su Bitcoin.
Una tesi interessante – vieni a discuterla qui sul nostro canale Telegram – che fa il paio con tanto sentiment bullish che sta montando soprattutto tra i player storici di questo comparto. L’opinione di Hayes merita certamente maggiore approfondimento – e la vivisezioneremo insieme per capire quanto possa essere fondata.
Due vettori per il ritorno della bull run di Bitcoin
Arthur Hayes ha individuato, durante una recente puntata di Crypto Banter, due vettori che permetteranno a Bitcoin di tornare a vivere una bull run sostenuta e di enormi proporzioni.
Ho sviluppato questa tesi che ho presentato a Token2048 che chiamo “della doppia felicità” e riguarda la bull run che i mercati stanno per vivere – ci siamo quasi – e è una combinazione della maggiore quantità di denaro mai stampata nella storia umana in un periodo di due, tre anni e la commercializzazione dell’intelligenza artificiale, che è la novità più trasformativa che è mai accaduta nella storia umana. Le due cose, combinate, produrranno il bull market più epico sulle crypto e su qualunque altra cosa che sia una sorta di asset di rischio al mondo.
L’idea di fondo è che USA, Europa e Cina torneranno presto a emettere quantità di debito molto importanti, e che la cosa finirà per favorire le criptovalute e $BTC.
Ho fatto una ricerca su quanto debito dovrà essere emesso da USA, Cina, Europa e Giappone e la cosa mi ha sorpreso in positivo. La quantità di moneta che sarà stampata nei prossimi 2-3 anni mentre le banche centrali cercheranno di salvare il mercato dei bond sovrani che credo di essere estremamente bullish su Bitcoin, crypto, su certe azioni e bearish sulle valute fiat, perché ci saranno decine di migliaia di miliardi in più di queste.
Una tesi che in realtà non è poi così originale almeno tra i maxi di Bitcoin e tra chi opera nel mondo crypto. Una tesi che però dovrà trovare riscontri nella realtà, per quanto la situazione sul mercato dei bond sia effettivamente complicata e per quanto ci siano diversi casi bullish che abbiamo già analizzato qui e che possono cambiare l’outlook su Bitcoin.
Tornano a affacciarsi i casi bullish: troppo presto o ci siamo quasi?
Di pareri bullish come quello di Arthur Hayes ce ne sono ormai tanti che hanno preso a circolare nel corso delle ultime settimane. Speranza dopo un bear market lungo e duro per tutti, oppure analisi concrete che si basano su quanto sta effettivamente per avvenire a stretto giro di posta?
Ne sapremo di più giovedì, quando saranno pubblicati i dati sull’inflazione USA, che contribuiranno a indirizzare le decisioni delle banche centrali delle quali ha parlato anche Arthur Hayes.
Come sempre stamperanno denaro inflazionato per il tempo necessario a non far collassare il sistema e questo potrebbe favorire bitcoin e il resto del comparto. E’ come la storiella del malato terminale che va dal dottore e non ha i soldi per pagare. “Il dottore mi ha detto che ho sei mesi di vita ma siccome non avevo i soldi per pagarlo ne me ha dati altri sei”