Anche Larry Fink, CEO di BlackRock, è dovuto intervenire a tutela di Bitcoin, dopo la scandalosa fake news di 24 ore fa pubblicata da una delle più popolari testate che si occupano di questo comparto. Una fake news che ha innescato una corsa che non si vedeva da tempo e che ha proiettato, seppur per pochi minuti, $BTC sopra i 30.000$.
Il CEO di BlackRock ha affermato ai microfoni di Fox Business che parte della corsa di Bitcoin non è dovuta alla fake news riguardante l’approvazione del suo stesso ETF, ma ad un interesse ormai importante verso il mondo crypto.
Il mondo crypto, ha aggiunto, sarebbe una sorta di fuga verso al sicurezza, come potrebbe essere nei confronti dell’oro o anche dei bond USA, una dichiarazione questa che non ha mancato e che non mancherà in futuro di scatenare discussioni, anche particolarmente accesa. Tutto nella giornata di una delle peggiori debacle informative di sempre per il mondo crypto e Bitcoin.
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Larry Fink ancora una volta dalla parte di Bitcoin
Larry Fink, CEO di BlackRock, ci mette ancora una volta la faccia. E la mette a difesa di Bitcoin che nella giornata di ieri ha dovuto subire – metaforicamente – l’assalto della stampa mainstream a causa di una fake news che ha sconquassato il mercato, bruciato milioni di dollari in long e short e più in generale offerto un quadro piuttosto deprimente dell’informazione crypto.
Parte di questa corsa è decisamente slegata dai rumors. Credo che la corsa di oggi riguardi una fuga verso la sicurezza, con tutte le questioni che riguardano Israele e il terrorismo globale. Credo ci siano più persone che vogliono fuggire verso asset di qualità, che siano bond USA, oro o crypto, a seconda di come la pensano su questi asset. E credo che il mondo crypto giocherà questo tipo di ruolo, come fuga verso la sicurezza.
Una posizione certamente curiosa: il primo punto è che con crypto Larry Fink si riferisce forse più specificatamente a Bitcoin – per ora unico asset del mondo crypto che BlackRock ha inserito in un ETF. Il secondo punto è che sembra – ma forse siamo noi a essere maliziosi – si voglia ridurre, nel modo più rapido possibile, il rumore scatenato dalle fake news pubblicate da Cointelegraph riguardo l’approvazione dell’ETF Bitcoin Spot.
Approvazione della quale Larry Fink si è rifiutato di parlare, in quanto procedimento ancora in corso – seguendo quella che, ancora una volta a nostro avviso, è certamente una buona pratica.
Un brutto caso – con una pezza peggiore del buco
Ricorderemo quanto avvenuto lunedì 16 ottobre molto a lungo. Per quanto certi errori non siano una novità neanche per la più blasonata stampa tradizionale, è quello è avvenuto dopo.
Un’indagine interna, un “non è colpa nostra” da parte dell’editore e un wording (così dicono quelli bravi) che aveva come unico obiettivo quello di negare responsabilità per quanto avvenuto.
No, non si fa così. O meglio, potete avere la certezza che noi non faremo mai così. È una promessa che abbiamo mantenuto fino a oggi e che continueremo a mantenere.
Ormai se ne sentono di tutti i colori, chi dice che bitcoin è il bene rifugio per eccellenza, che è come o meglio dell’oro o dei bond chi dice che presto raggiungerà il valore di centomila o un milione di dollari ecc..ecc.. Io dico che bitcoin va per la sua strada fregandosene di tutto e tutti e che la cosa più intelligente da fare e che tutti dovrebbero detenerne una buona percentuale in portafoglio.