È stata la settimana dell’ETF Bitcoin Spot, per quanto in realtà non sia successo nulla di concreto. In una fase che continua a essere di bassi volumi (e di scarso interesse) per il mondo $BTC, l’impegno di società come BlackRock non solo tiene il prezzo a galla, ma aiuta a riportare un po’ di interesse verso il comparto.
Ci sono però tante questioni che riguardano questo tipo di prodotti, delle quali vi offriremo un assaggio in questo breve approfondimento. Un approfondimento nato anche per sgombrare il campo da falsità che sono state diffuse anche da pubblicazioni di un certo prestigio.
C’è manipolazione? È vero che BlackRock potrà controllare Bitcoin? Vieni a condividere con noi le tue preoccupazioni sul nostro Canale Telegram, dove la nostra redazione di aiuterà a capire come funziona questo prodotto, cosa c’è di vero, cosa c’è di falso e cosa fanno circolare soltanto con il desiderio di fare click e visualizzazioni.
Le 5 verità sull’ETF che nessuno ti ha raccontato
In parte le abbiamo affrontate in uno space su Twitter / X che puoi ascoltare qui, in parte le analizzeremo di nuovo qui, in parte c’è qualcosa di nuovo che vogliamo offrirti tramite questo approfondimento sull’ETF di BlackRock (e di altre società) su Bitcoin Spot.
- BlackRock NON acquisterà Bitcoin
Gli ETF non funzionano così. Le società che gestiscono questi prodotti individuano quelli che si chiamano AP, i partecipanti autorizzati. Questi possono comprare Bitcoin e depositarlo in cambio di quote dell’ETF. E, viceversa, possono depositare le quote e ricevere in cambio Bitcoin.
BlackRock non conduce queste operazioni. E no, non ha già iniziato a comprare Bitcoin.
- Gli acquisti non sono ancora partiti
Nel filing aggiornato di BlackRock si indica l’inizio del seeding a ottobre, per quanto possa essere ancora modificato. Si tratta comunque di un’operazione che prevede il versamento di dollari in attesa che l’ETF parta. Quindi no, è molto improbabile che i soggetti coinvolti stiano accumulando Bitcoin. Chi afferma ciò non ha comunque alcun tipo di prova.
- La clausola sui fork
All’interno del filing degli ETF è presente una clausola sui fork, dove BlackRock indica il comportamento che terrà in caso di nuovo fork di Bitcoin. Questa clausola non indica che BlackRock forkerà Bitcoin, ma le modalità tramite le quali deciderà, in caso di fork, quale sarà l’asset che continuerà a essere considerato come $BTC da parte del fondo.
Le modalità si rifanno a decisioni che saranno condivise dalla maggioranza degli utenti, dei miner e dei nodi. E quindi non vi è alcun complotto. Chi afferma il contrario, non ha capito cosa c’è scritto, o fa finta di non capirlo allo scopo di portare a casa qualche click in modo fraudolento.
- KYC
C’è chi parla di questa operazione come di un’enorme manovra per rendere la più grande quantità possibile di Bitcoin… KYC. Ovvero di associare un’identità alla proprietà di certi Bitcoin.
La questione è un po’ più complessa: tra ETF e proprietà dei Bitcoin c’è un layer aggiuntivo, che è l’ETF stesso. Chi ha qualche quota dell’ETF non avrà la proprietà diretta dei Bitcoin che quelle quote rappresentano.
- BlackRock potrà decidere il futuro di Bitcoin
Questo nel caso in cui l’ETF dovesse accumulare effettivamente grandi quantità di Bitcoin. Anche questa è una bugia. Per capire come funzionano certe cose, anche senza scendere nel dettaglio del processo decisionale per i cambiamenti interni a Bitcoin, basterà guardare al Bitcoin Trust di Grayscale.
Tale trust ha in cassa oltre 600.000 Bitcoin, una quantità enorme e che con ogni probabilità BlackRock non riuscirà mai a accumulare nel suo ETF.
Cosa ha potuto decidere, negli ultimi anni, Grayscale riguardo l’evoluzione di Bitcoin? Assolutamente nulla. Cosa potrà decidere BlackRock, nel caso? Assolutamente nulla.