Un altro gruppo molto popolare del mondo crypto potrebbe finire in borsa. Parliamo di Circle, società che gestisce USDC, il secondo stablecoin per capitalizzazione di mercato dopo Tether. Si tratterebbe nel caso del secondo tentativo del gruppo di arrivare in borsa, dato che si era già tentata la sortita nel 2022.
La notizia arriva da Bloomberg, che cita fonti interne informate dei fatti. Il tentativo dovrebbe arrivare nella prima parte del 2024, con una valutazione di poco inferiore ai 10 miliardi di dollari. La società ha commentato affermando che il piano di quotazione non è esattamente un mistero, essendo da tempo negli obiettivi della società.
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Anche Circle in borsa? Per Bloomberg sì
La notizia è stata diffusa da Bloomberg e non è stata smentita dai diretti interessati. Si tratta di Circle, società alla quale partecipa anche Coinbase e che gestisce la seconda stablecoin per capitalizzazione di mercato.
Il gruppo aveva già tentato la quotazione in borsa tramite SPAC, cosa poi finita con un nulla di fatto già nel 2022.
Si tratterebbe del secondo grande gruppo a finire in borsa: al NASDAQ possono essere già scambiate le azioni dell’exchange Coinbase.
Rimane però un mistero la quotazione del gruppo, che secondo gli investimenti privati più recenti dovrebbe aggirarsi intorno ai 9 miliardi di dollari.
Si tratterebbe di un buon passo in avanti anche in termini di reputazione, dopo che il gruppo nel 2023 ha dovuto fare fronte all’allontanamento dal valore di 1$ per i token emessi in seguito al fallimento di Silicon Valley Bank. Ricordiamo inoltre che il gruppo ha già raccolto investimenti privati da parte Fidelity e anche di BlackRock, società di grande rilievo che negli ultimi mesi sono fortemente esposti verso il mondo crypto, anche per la proposta di un ETF Bitcoin Spot negli Stati Uniti.
Cosa cambierà in caso di quotazione in borsa?
In realtà poco per il funzionamento della stablecoin, ma molto in termini di afflusso di capitali e anche di prestigio. Si tratterebbe di una buona vetrina anche per il mondo crypto, ansioso di tornare a essere preso sul serio dopo i fallimenti del 2022.
Staremo alla finestra, seguendo ogni passo in tal senso da parte di Circle, che al tempo stesso dovrà affrontare la complicata sfida della compliance in Europa, sia in termini di liquidità che di presenza effettiva all’interno dell’Unione.
Quel che è certo è che il mondo crypto continua a muovere passi importanti, a poco meno di un anno da quando tutto sembrava perduto.