Non potevamo aspettarci nulla di diverso. Anche per l’ETF Bitcoin Spot di Franklin è arrivato il rinvio che in realtà tutti si aspettavano. Franklin Templeton, gestore di una certa esperienza e di un altrettanto certo prestigio, è stato tra gli ultimi gestori ad accodarsi alla carovana di grandi società che vogliono il loro ETF Bitcoin Spot.
Non appena saranno disponibili le motivazioni analizzeremo più in dettaglio tutta la questione che riguarda l’ennesimo rinvio. Si tratta però appunto, e lo ripeteremo fino a quando sarà necessario, di qualcosa di aspettato. Al momento, per quanto in molti continuino a insistere sull’approvazione almeno del form del NASDAQ e di CBOE entro fine novembre, mancano segnali chiari in questo senso.
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Anche per Franklin è rinvio
Non che ci si aspettasse qualcosa di diverso, ma vale comunque la pena parlarne. Anche per l’ETF Bitcoin Spot di Fraklin Templeton è arrivato un rinvio, a poche ore dalla scadenza naturale del filing. Se ne riparlerà dunque praticamente a anno nuovo, con le prossime settimane che saranno assolutamente cruciali per quanto riguarda questa categoria di prodotti.
In ballo non c’è soltanto la richiesta di Franklin Templeton, ma anche quella di BlackRock, quella di Invesco, quella di WisdomTree e quella anche di 21Shares e ARK, che è la application che con ogni probabilità sarà quella cloud, dato che è la prim aa scadere.
Cosa cambia con questo rinvio? Praticamente nulla: ci aspettavamo tutti una decisione di questo tipo, dopo che qualche giorno fa era arrivato il rinvio anche per l’ETF di Hashdex. E anzi, ci si aspettava un rinvio in realtà prima della soglia del tempo massimo.
Occhi puntati ancora sugli ETF
Gli occhi del mondo Bitcoin e crypto continuano a essere puntati tutti, ragionevolmente, proprio sull’ETF Bitcoin Spot, al quale vengono attribuite proprietà taumaturgiche, come il ritorno di una domanda importante che arriverà questa volta, dicono, dagli istituzionali.
Quel che è certo è che se la cosa dovesse complicarsi, cosa che in pochi però ritengono possibile, sarebbe un duro colpo per le aspettative di molti. Nel frattempo i maggiori esperti del mondo di questo tipo di prodotti, continuano a ritenere l’approvazione probabile al 90%. Non sarà questo rinvio, dunque, a renderla più difficile.