CZ potrebbe dover attendere la sentenza per i crimini dei quali si è dichiarato colpevole negli USA. Dopo che il giudice gli ha infatti accordato la possibilità di tornare a Dubai, dove è residente, è arrivata la mozione dei procuratori che indicano come necessaria la permanenza dell’ex CEO di Binance negli USA.
Quanto si vuole scongiurare è il pericolo di fuga di Changpeng Zhao, che secondo i procuratori non avrebbe legami a sufficienza negli USA e con gli USA che garantiscano il suo ritorno prima della fase finale del processo. Una posizione che andrà ora valutata dal giudice. Nel frattempo il CEO di Kraken si toglie più di qualche sassolino dalla scarpa, seguendo un po’ il filone di tutti gli altri exchange che sono invece regolarmente registrati negli USA e che lo sono sempre stati.
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CZ: i procuratori lo vogliono negli USA
La questione attiene al processo che vede coinvolto l’ex CEO di Binance, che si è dichiarato colpevole per tutti i reati che gli sono stati contestati, all’interno del più ampio procedimento contro Binance, che ha portato l’exchange a accordarsi con il Dipartimento di Giustizia per 4,3 miliardi di sanzione complessiva.
CZ ha anche ottenuto dal giudice, in via provvisoria, la possibilità di tornare a Dubai, dove è residente, in attesa della chiusura del procedimento e della conseguente condanna, che avverrà però solo a anno nuovo. In via provvisoria, perché la procura ha invece richiesto che CZ rimanga negli USA. C’è pericolo di fuga, dicono, perché CZ dispone di enormi capitali all’estero e perché ha pochi legami, anche economici e commerciali, con gli USA.
Toccherà ora al giudice decidere se le proteste dei procuratori hanno senso oppure se accorderà in via definitiva a CZ la possibilità di tornare a Dubai.
Qui abbiamo parlato dell’intera vicenda legata a Binance, CZ, in uno space su Twitter. Ascoltalo se vuoi saperne di più su cosa effettivamente sia successo.
Il CEO di Kraken attacca Binance
O meglio, si dice soddisfatto di quanto accaduto, in una lunga serie di Tweet. A parlare appunto è Jesse Powell, capo storico di Kraken, exchange che da sempre è pienamente in regola negli USA.
Il gioco sembra meno truccato oggi. Negli ultimi 12 mesi ho risposto a due insistenti domande da parte degli azionisti: come fanno a andare così veloce? Come fanno a passarla liscia? “Credimi, potrebbe accadere in ogni momento…” è una posizione credibile solo per qualche anno. È dura mantenere la fede mentre il tuo marketshare cala e le uniche azioni delle autorità sono contro i “bravi ragazzi”. Fortunatamente abbiamo azionisti che hanno una visione di lungo periodo e che capiscono che la nostra santa missione è una maratona, e che dovremmo guidare il comparto dando l’esempio. Sfortunatamente molti di quelli che la pensavano come noi sono periti mentre aspettavano l’arrivo della giustizia. Per loro non c’è conforto.
E ha poi aggiunto:
Continuano a emergere nuove minacce per l’industria. Ogni operazione “losca” rappresenta un’opportunità per i governi di usare le crypto come capro espiatorio e per stringere le cinghie. Non possiamo contare su una protezione in tempi utili. Dobbiamo auto-controllarci. Ci hanno chiesto come si può supportare la lotta contro gli abusi del governo. La cosa più semplice che puoi fare è utilizzare (e far utilizzare) i servizi che stanno combattendo questa battaglia (come Kraken), che stanno giocando una partita sul lungo periodo e che sono buoni esempi per l’industria. Potrebbero non offrire “no-KYC” e i prodotti più esotici, ma starai contribuendo alla longevità dell’industria piuttosto che a un altro occhio nero collettivo.