Anche in Italia ne abbiamo avuti diversi, e anche in Italia ci sono stati, in alcune circostanze, non pochi problemi. Parliamo degli sponsor a tema crypto che nel corso degli ultimi 3 anni sono comparsi, a suon di milioni, sulle magliette delle principali squadre d’Europa. Se a Milano si piange, a Madrid certamente non si ride. L’Atletico Madrid si sta preparando infatti a citare in giudizio WhaleFin.
Si tratta di un intermediario crypto operativo principalmente a Singapore, che secondo quanto contestato dall’Atletico Madrid non avrebbe versato circa 40 milioni di dollari che invece sarebbero stati dovuti versare per la sponsorizzazione del brand. Un’altra storia di bear market, che ha lasciato in braghe di tela non solo chi ha investito in Bitcoin e crypto, ma anche tante società sportive che si sono affidate a sponsor crypto.
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Ancora problemi per gli sponsor crypto
In Italia c’erano state storie simili, con conseguente rimozione in fretta e furia dei loghi dei brand degli sponsor dalle magliette e dal materiale pubblicitario. La stessa sorte sembrerebbe essere toccata all’Atletico Madrid, che secondo quanto è stato riportato da diverse testate, sarebbe pronto a citare in giudizio WhaleFin, un exchange crypto di Singapore con velleità globali e che a quanto pare però non avrebbe versato almeno 40 milioni di euro in sponsorizzazioni che invece erano state promesse tramite contratto.
WhaleFin ha avuto inoltre problemi con un’altra sponsorizzazione eccellente nel mondo del calcio, quella con il Chelsea, che è stata però interrotta per tempo e per la quale non dovrebbero esserci strascichi degni di nota.
Anche in Italia, per quanto con altre aziende, c’è chi sta avendo problemi: Inter e Roma non avrebbero percepito il dovuto da DigitalBits, per quanto si tratti di una situazione ancora in evoluzione.
La bolla crypto vera è questa
Forse è questa la vera bolla crypto nata e morta a cavallo del 2021 e della quale tutti hanno parlato in passato. Gli asset principali del comparto sono ancora qui e non sembrano avere alcuna intenzione di mollare, a partire da Bitcoin e per finire su Ethereum e il resto della ciurma, segno che forse a contribuire alla cattiva reputazione del settore sono stati più intermediari senza scrupoli (e denari) che la base del settore autentica.
Una situazione complicata ora per l’Atletico Madrid, che a nostro avviso difficilmente riuscirà a mettere le mani su quanto gli era stato promesso.