La notizia ha già fatto il giro di quegli account che a Bitcoin associano un discorso politico più ampio e – generalmente – contro lo strapotere delle banche centrali in materia monetaria. Javier Milei, che recentemente è stato eletto presidente dell’Argentina, ha comunicato che l’abolizione della banca centrale è questione non negoziabile.
Il discorso è però più ampio: Milei ritiene che si possa fare a meno della Banca Centrale in quanto preferirebbe una dollarizzazione dell’economia di Buenos Aires, che potrebbe poi fare da viatico per un sistema libero all’interno del quale, almeno tra privati, si potrà usare un po’ quello che si vuole. Per il peso argentino però, sarà pensione. Dato che in passato Milei è stato associato a Bitcoin (spesso con grandi esagerazioni), sarà il caso di vedere cosa intende e che tipo di effetto potrà avere anche su $BTC.
Vieni sul nostro canale Telegram per ricevere tutte le ultime notizie che riguardano il mondo delle criptovalute e Bitcoin. Troverai anche segnali, analisi approfondite tecniche e la possibilità di interagire con la nostra redazione.
Javier Milei: l’abolizione della banca centrale non è negoziabile
In molti, ascoltando i toni più istituzionali assunti nel discorso successivo alla sua incredibile vittoria elettorale, avevano iniziato a dubitare di almeno parti dell’ambizioso programma di Javier Milei. E invece poco fa è arrivato un comunicato stampa che, almeno in termini di volontà politica, dovrebbe risolvere una volta per tutte la questione.
Per il resto, anche a fronte dei falsi rumors che sono stati fatti circolare, desideriamo dichiarare che la chiusura della Banca Centrale della Repubblica Argentina non è negoziabile.
Questo all’interno di uno striminzito comunicato all’interno del quale si parla di qualche nomina e di impegni telefonici e istituzionali. Comunicato breve, che però non ha mancato di fare il giro del mondo in pochi minuti.
- Cosa vuol dire per Bitcoin?
In realtà poco, se non che la regola che impone alle banche nazionali di non trattare crypto è stata imposta dalla stessa Banca Centrale, e venendo meno la banca centrale… tale regola dovrebbe venire meno, questo a patto che con la Banca Centrale vadano via tutte le regole che questa ha imposto.
Ci sarà dunque più spazio, anche a livello imprenditoriale – pensiamo a Mercado Libre che in altri paesi del Sud America ha già diffuso servizi a tema Bitcoin e crypto – per l’adozione eventuale di questi asset. Questo però all’interno di un Paese dove la cittadinanza fa già da tempo ampio ricorso alle crypto e in particolare a Tether.
Si può davvero fare una cosa del genere?
Sì, si può fare, per quanto sia un percorso difficile. Per quanto la proposta di Milei sia, secondo le sue stesse parole, non negoziabile, dovrà comunque essere promulgata, così come si dovranno vedere gli effetti nell’immediato di tale misura per l’economia Argentina.
Per Bitcoin però ora è difficile aspettarsi più di questo, per quanto certi account molto seguiti vogliano far intendere il contrario.
A mio avviso, nei prossimi due decenni, vedremo un’ecatombe di banche centrali. Per lo stesso motivo per cui ora chiude quella argentina: totale sfiducia nella moneta governativa/sovrana locale.
Perfino la BCE non é tanto lontana dal suo fallimento, se si capisce fino a fondo il livello di delirio di Panetta sull’euro digitale… creato per… far concorrenza a paypal ed ai circuiti delle carte di credito!
https://www.lastampa.it/economia/2023/11/23/news/panetta_spinge_sulleuro_digitale_il_costo_di_una_mancata_emissione_potrebbe_essere_significativo-13882928/
Praticamente sono indietro di 30/50 anni e, quando avranno realizzato l’euro digitale (non prima del 2028, si sono dati altri 5 anni di tempo https://www.onlinesim.it/blog/euro-digitale-come-funziona-come-influira-sui-mercati/ mentre le criptovalute nascono come funghi!) saranno indietro di un secolo. Che poi ci sarebbe da chiedere a panetta: “chi sará mai cosí pazzo da cambiare i suoi euro cartacei in euro digitali, sapendo che, con un click, si potrá fare una patrimoniale su tutto il suo patrimonio convertito?” (Stile giuliano amato sui c/c, per intenderci Almeno quelli sotto al materasso amato non riuscí a rubarli. Con l’euro digitale gli si faciliterebbe, infinitamente, il ladrocinio di stato). Giá ora si avverte la fuga di capitali in valuta fiat verso le crypto. Entro 10 anni, secondo me, saremo giá al 50% di cripto vs 50% di valuta fiat come valore di capitalizzazione planetaria del mercato delle valute. Visco un po’ aveva iniziato a capirlo. Ma ha lanciato messaggi tanto disperati, quanto generici, per non accelerare la fuga in atto. Anzi, ha cercato di invogliare gli italiani a “risparmiare” (cosí potranno andare a prendersi i loro soldi stile giuliano amato. Perché se gli italiani non risparmiano, trovano i cuolli di cazzo, questa volta, sui loro c/c) paragonando i bitcoin non ad una forma di investimento, ma ad un gioco d’azzardo (in chiara malafede)