Ancora novità sul fronte degli ETF Bitcoin Spot. Fox ha annunciato incontri con tutti i gestori che hanno proposto un prodotto di questo tipo in approvazione e ha avanzato ulteriori richieste. Ogni riferimento alla modalità di creazione in kind (ne parleremo tra poco), deve sparire, tuona SEC.
E non è l’unica novità. Sempre in termini di funzionamento tecnico degli ETF ci sarebbero infatti delle problematiche che SEC ha chiesto ai gestori, a partire da BlackRock, di risolvere. Questione di poco, cosa che rende sempre più vicina l’approvazione di questi prodotti.
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Diverse novità per gli ETF Bitcoin Spot: cosa sta succedendo?
Prima è arrivata la notizia da parte di Fox, che parla non solo di un’approvazione entro gennaio ormai quasi certa, ma anche di nuovi incontri tra SEC e i tanti gestori che stanno proponendo un ETF Bitcoin Spot. Sono ancora passi avanti, per quanto millimetrici, allo scopo di risolvere gli ultimi problemi che SEC ha ravvisato e che renderanno pertanto questi prodotti pronti per il trading sulle piazze americane già a partire dalla prima parte del 2024.
Di cosa si discute? Al centro delle discussioni ci sono ancora le modalità di creazione degli ETF: SEC non vorrebbe alcun riferimento per quanto riguarda la creazione in kind, ovvero il versamento diretto di Bitcoin da parte degli AP.
Parleremo di queste vicende nello space su X stasera, alle 21:00:
Secondo poi Eric Balchunas*+ di Bloomberg**, SEC vorrebbe ulteriori garanzie sull’entità che dovrà acquistare i Bitcoin per conto degli ETF.
C’è poi la questione Grayscale: il gruppo ha ottenuto tempo fa una vittoria importante in tribunale contro SEC ed è ovviamente quella meno propensa ad aggiornare il suo filing. Una lotta che è anche di potere: il sospetto che SEC stia cercando di inviare un messaggio chiaro su chi comanda nella giungla finanziaria oggettivamente c’è, per quanto si voglia essere poco complottisti.
E ora?
L’ipotesi più suggestiva nelle ultime ore è che non tutti gli ETF verranno approvati all’unisono. Ci sono application che sono oggettivamente in ritardo rispetto ai desiderata di SEC e che a questo punto sembra difficile che possano colmare il gap, almeno da qui fino al 10 gennaio.
Si tratta però di elucubrazioni che andrebbero a lasciare il tempo che trovano nel caso in cui dovessero arrivare dei pronti aggiornamenti. Quel che è certo per ora è che BlackRock sta facendo da rompighiaccio e che è tra le application quella più avanti e più vicina all’approvazione. Stessa cosa per ARK, la cui approvazione è cruciale per rimanere all’interno della finestra tra 6 e 10 gennaio.
Stasera alle 21:00 parleremo di tutti questi dettagli: non mancare!