Il crypto exchange Coinbase registra per l’ultimo trimestre del 2023 dati finanziari superiori alle aspettative. Crescono i ricavi, crescono anche i profitti, per un periodo fiscale che non può ancora tenere conto di quanto il gruppo sta incamerando facendo da broker e da custode per la maggioranza degli ETF Bitcoin Spot che sono stati quotati negli Stati Uniti.
Il gruppo ha aumentato i ricavi legati alle transazioni, sia per i clienti retail sia per quelli istituzionali, è riuscita a mantenere intatti i ricavi legati a USDC e alle altre attività collaterali. Un successo importante, che batte anche le aspettative di Wall Street che erano già piuttosto ottimistiche.
È un buon risultato per Coinbase che lascia presagire un altro trimestre interessante per la prima parte del 2024, quando nel conto finanziario finiranno anche le nuove attività legate agli ETF.
I risultati finanziari di Coinbase
Quando in Italia era la tarda serata di ieri, Coinbase ha diffuso i dati finanziari relativi all’ultimo trimestre del 2023.
Sono stati dati molto positivi, superiori alle aspettative di Wall Street. In dettaglio:
Q3 2023 | Q4 2024 | |
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RICAVI | 623 M | 905 M |
UTILE | -2 M | 673 M |
EBITDA ADJ | 181 M | 305 M |
Oltre ai risultati finanziari ottenuti da Coinbase in quello che è stato un trimestre aiutato anche dalla buona performance del mercato crypto e Bitcoin da ottobre a dicembre 2023, sono interessanti anche i dati che riguardano i comparti che sono stati maggiormente importanti per l’exchange.
Il grosso dell’aumento di attività arriva da quanto viene raccolto in termini di commissioni sulle transazioni. Si passa per il segmento consumer dai 274 milioni di dollari del precedente trimestre ai 492,5 milioni del Q4 2023.
Buona anche la crescita in termini di servizi di sottoscrizione e di commissioni raccolte dagli investitori istituzionali, con queste ultime che passano da 14,1 milioni di dollari a 36,7 milioni di dollari.
- Non é Bitcoin a spingere i ricavi
Curiosamente non è stato un trimestre che ha visto Bitcoin fare da guida in termini di volumi. La percentuale sul totale di Bitcoin è passata dal 38% al 31%. Stesso discorso per Ethereum, che passa per volumi dal 19% al 15%.
Stesso discorso per le commissioni raccolte tramite ciascun blocco: Bitcoin passa dal 37% al 29%, Ethereum dal 18% al 13%, mentre il segmento altcoin passa dal 46% al 57%.
Il dato che si può ricavare è che siano stati in larga parte gli investitori retail e in particolare lontani dalle crypto con maggiore capitalizzazione di mercato a guidare i ricavi del gruppo.
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Mancano i dati degli ETF
Mancano i dati degli ETF, nei quali Coinbase è presente sia come broker sia come custode di tutti i principali prodotti. Va però fatta una precisazione: saranno volumi importanti ma che valgono “poco” in termini di ricavi. Basti pensare al fatto che i voluim degli istituzionali sono stati in termini di trading di gran lunga maggiori di quelli degli investitori retail, ma hanno totalizzato in termini di commissioni meno del 10%.
Questo in virtù del fatto che ai grossi investitori vengono offerti piani di commissione più convenienti. E dunque vedremo se, come e quando gli ETF saranno in grado di impattare sui risultati del prossimo trimestre per Coinbase. Risultati che però non conosceremo prima di maggio 2024.