Come prevedibile, sono arrivati altri due rinvii da parte di SEC per l’ETF Spot su Ethereum. Nello specifico sono stati rinviati quelli di BlackRock e di Fidelity, se vogliamo i più importanti dei gestori che hanno già avanzato richiesta di approvazione per questo tipo di prodotti. È un rinvio che però non dice nulla di quali potranno essere eventualmente le evoluzioni (e l’eventuale approvazione) di suddetti ETF negli USA.
La procedura di approvazione, lo abbiamo imparato tutti insieme nell’iter che ha portato agli ETF Bitcoin Spot, è lunga, richiede non solo il commento da parte dell’opinione pubblica (vedremo poi di cosa si tratta), ma anche una serie di incontri tra SEC e i gestori che, almeno per il momento, non si sono verificati nel caso specifico degli ETF Ethereum.
Una situazione che pertanto non ha avuto grandi effetti né sul prezzo di Ethereum né sul resto del mercato, essendo già ampiamente prezzata dal mercato. Abbiamo dato la notizia in anteprima mondiale sul nostro Canale Telegram. Entra per non perderti nulla di quanto avviene nel mondo delle criptovalute.
Fidelity e BlackRock rimandati: per l’ETF Ethereum ancora nulla di nuovo
La procedura di approvazione degli ETF Ethereum incontra un ostacolo, per quanto fosse ampiamente prevedibile. SEC ha infatti rinviato, quando in Italia era la tarda serata di lunedì 4 marzo, sia l’ETF di BlackRock / iShares, sia quello invece di Fidelity. Si tratta dei due gestori che con l’ETF su Bitcoin stanno incamerando la quantità più importante di capitali.
Il rinvio, che è nella piena disponibilità di SEC, apre ad un periodo di commenti durante il quale gli individui e le persone giuridiche potranno inviare documenti a sostegno dell’ok o della bocciatura definitiva dei prodotti.
È qualcosa che, proprio sulle pagine di Criptovaluta.it, abbiamo imparato durante il lungo, tedioso e incerto cammino di approvazione per gli ETF Bitcoin e nessuno dei nostri lettori si aspettava, ragionevolmente, qualcosa di diverso da quanto avvenuto nella tarda serata di ieri.
A che punto siamo?
In realtà siamo ancora in alto mare. Di evoluzioni significative nelle scorse settimane non ce ne sono state, fatta eccezione per due aggiornamenti da parte di 21Shares+ARK e Franklin Templeton, che hanno aggiunto la possibilità per l’ETF di fare staking, distribuendo il ricavato ai detentori delle quote dell’ETF Ethereum.
Una questione che ha lasciato in realtà di stucco in molti, noi compresi, in quanto difficilmente SEC accetterà condizioni del genere, data anche la struttura legale degli ETF che investono su commodity.
Per il resto il segnale di un passo avanti importante sarà costituito dall’avvio dei colloqui tra SEC e i principali gestori, dei quali però non vi è ancora notizia.
I mercati nel frattempo hanno bellamente ignorato la notizia, che era per l’appunto più che scontata. Si tornerà a parlare di ETF non appena ci saranno aggiornamenti in tal senso.