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Accisa 30 mining

Bitcoin: accisa ammazza-mining negli USA | Si pagherà 30%

Accisa ammazza-mining per gli USA? Arriva la proposta del Tesoro

Se ne era già parlato qualche mese fa. Poi sembrava si fosse tornati sui propri passi. Ora però l’accisa sul mining Bitcoin torna prepotentemente al centro delle politiche fiscali proposte dal Tesoro USA per il 2025. Si tratta, è bene segnalarlo in apertura, soltanto di proposte. Non è detto che vengano approvate, non è detto che non ci sarà opposizione e non è detto che rimangano lì anche nel caso in cui saranno approvate.

È però un segnale di quanto politica sia diventata la questione mining negli Stati Uniti, nonostante effetti certamente benefici e testimoniati anche da pareri disinteressati, della produzione di energia elettrica che altrimenti non avrebbe luogo sena il mining Bitcoin.

A proporlo è il Tesoro USA, all’interno di un lungo documento programmatico, che in fondo alla pagina potrai trovare nella sua interezza1, così da verificare cosa c’è scritto, perché e quali sono le motivazioni che potrebbero portare gli Stati Uniti ad una mossa di questo tipo.

Accisa al 30% su tutta l’energia utilizzata dai miner Bitcoin

La proposta è relativamente semplice. Chi utilizza energia elettrica, a prescindere dalla provenienza di questa, per fare mining Bitcoin, dovrà pagare un’accisa del 30% che verrà calcolata sulla quantità di energia elettrica utilizzata.

Si legge nel documento del Tesoro USA:

Lo sforzo computazionale del mining può essere sostanziale e dunque richiedere un corrispondente grande quantitativo di energia da utilizzare. L’incremento di utilizzo di energia attribuibile alla crescita del mining di asset digitali ha impatti negativi sull’ambiente e può avere implicazioni di giustizia ambientale e anche causare un aumento dei prezzi dell’energia per chi condivide la stessa grid elettrica con i miner di asset digitali. I miner creano ance incertezza e rischi alle società di fornitura locali, in quanto l’attività è altamente variabile e altamente mobile.

La proposta è di imporre un 30% di accise direttamente sul costo dell’energia consumata, anche nel caso in cui questa fosse autoprodotta. Una mossa che spingerebbe molti dei miner a cambiare location, in particolare se in quelle aree degli USA dove il costo energetico non è poi così basso. Per quanto poi si parli di asset digitali, il riferimento è chiaramente a Bitcoin.

I costi riguarderebbero anche chi produce per conto proprio, con l’energia in questi contesti che si vedrebbe attribuire un valore stimato sul quale poi applicare l’accisa stessa.

Ci saranno reazioni importanti da parte dell’industria del mining

Non mancheranno, al ritorno di questa proposta nell’alveo delle possibilità, discussioni molto accese, proprio in quello che sarà un anno elettorale per gli USA e nel quale Bitcoin e crypto potrebbero giocare un ruolo, almeno in determinati seggi.

La proposta, se approvata, entrerebbe in vigore il 31 dicembre 2024, per il primo anno al 10%, per il secondo al 20% e poi al 30% per il terzo.

Non è chiaro che tipo di consenso riscuoterà questa proposta del Tesoro USA.

Risorse aggiuntive

https://home.treasury.gov/system/files/131/General-Explanations-FY2025.pdf

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
6 mesi fa

Abbiamo identificato uno dei motivi che in futuro potrebbero far ritracciare il valore di Bitcoin e sicuramente ci sarà un tira e molla della politica fino a giungere ad una conclusione che accontenterà tutti perchè dietro ad ogni mossa ci sono sempre degli obiettivi più o meno personali dei vari politici corrotti di turno, potrei anche sbagliarmi ma le tenteranno tutte pur di far scendere il valore di BItcoin per il loro interessi e poter manipolare anche questo mercato.

francesco
francesco
6 mesi fa

fanno semplicemente schifo. chissà se anche a las vegas con le mille mila miliardi di luci accese inutilmente giorno e notte qualcuno ha proposto una minchiata simile??? dai ancora 9 mesi e poi sti bastardi Dem prenderanno una sonora legnata e se ne torneranno nell’angolino a guardare il mondo che va avanti (non indietro come con loro)….

Coviddi
Coviddi
6 mesi fa

Una accisa sull’energia autoprodotta.
E dice “Eh sì se fai idroelettrico l’ambiente è di tutti”

Quindi se uno invece “fa” (più propriamente usa) energia solare, si trova l’ equivalente di una tassa sull’aria.

Senza inquinarla. Un impianto termovalorizzatore ad esempio paga già per motivi abbastanza ovvii, una tassa sull’aria.

Qui si pagherà la tassa sul sole pur senza toglierlo a nessuno.

Non succederà comunque, è una assurdità che prima approvi gli ETF e praticamente “legalizzi” Bitcoin e poi inviti i miners ad andare in Kazakistan. O a El Salva 😂 così in vent’anni non controlleranno più neanche il dollaro. 😂 Mah.