Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, ha mostrato su X il trasferimento di una parte considerevole – citiamo direttamente – delle dotazioni di Bitcoin del paese. Secondo quanto riportato dallo stesso presidente di El Salvador, la seed phrase, necessaria per accedere ai fondi, sarebbe stata inviata a un cold wallet che sarà poi custodito in una cassaforte di tipo fisico. Fin qui niente di straordinario, se non fosse che i conti… sono lontani da quelli di cui eravamo in possesso noi e più in generale tutte le testate che fanno informazione su Bitcoin e crypto.
Si tratta del doppio – Bitcoin più, Bitcoin meno – di quanto sapevamo fosse in possesso di El Salvador. Una questione che non solo non mancherà di alimentare polemiche sulla trasparenza di certe operazioni, ma che scatenerà anche la curiosità di chi segue quanto avviene all’incrocio tra stati sovrani e Bitcoin.
Si tratta comunque di 5.689 Bitcoin che sono stati trasferiti e che sono molti di più dei 2.864 di cui si aveva traccia. Traccia ricostruita tramite gli annunci pubblici di acquisto da parte del presidente di El Salvador sui social network.
Bukele trasferisce (parte de) i Bitcoin di El Salvador in cold wallet
E questa sarebbe una notizia, ma fino a un certo punto. C’è certamente qualcosa di scenografico nel custodire poi l’accesso a tale cold wallet in una cassaforte fisica in un caveau per quanto non ancora precisato, ma niente che sia di grande interesse per gli investitori in Bitcoin.
A essere più interessante è l’ammontare di Bitcoin trasferiti. Sono 5.689 secondo il tweet di Nayib Bukele.
Abbiamo deciso di trasferire una grossa fetta dei nostri Bitcoin in un cold wallet, e di conservare quel cold wallet in una cassaforte fisica nel nostro territorio nazionale. Possiamo chiamarlo il nostro primo salvadanaio Bitcoin. Non è molto, ma è frutto di lavoro onesto.
Si tratta di una grossa fetta, almeno secondo quanto è stato riportato da Bukele dunque, e neanche di tutte le dotazioni in possesso del paese. E fin qui, ancora nulla di strano.
A creare un po’ di curiosità è però la distanza, importante, tra quanto sapevamo essere nelle mani di El Salvador e quanto invece c’è effettivamente nelle casse del paese.
Non abbiamo avuto più notizie di acquisto di Bitcoin da parte di El Salvador dal novembre 2022, quando fu annunciato l’acquisto, da quel punto in avanti, di 1 Bitcoin al giorno. Acquisti che comunque non giustificherebbero l’intero ammontare.
Acquisti “in silenzio”?
Oppure proventi del mining? Oppure alti tipi di attività ancora? Sta di fatto comunque che ci sarà da discutere di come stanno andando le cose tra Bitcoin e El Salvador, a questo punto in senso positivo.
Il primo stato sovrano a credere nella possibilità che sia $BTC il prossimo oro digitale… sembra voler continuare ad andare quasi all-in.
L’indirizzo è ovviamente pubblicamente verificabile: 32ixEdVJWo3kmvJGMTZq5jAQVZZeuwnqzo da inserire in un qualunque block explorer per… vedere cosa sta succedendo.. in diretta.
L’unica cosa certa è che Federicor non andrà mai in vacanza a El Salvador.
la cosa che mi fa più ridere è che federicor ha già perso 3-4 treni con bitcoin, e continua a perderli imperterrito. E’ qui da almeno 2 anni, e se avesse comprato bitcoin in un QUALUNQUE momento di quei due anni adesso avrebbe più soldi di quanti ne aveva prima. Ma non ci arriva mica eh 😀
Quando bitcoin scende a noi spiace, quando bitcoin sale a lui spiace.
Ma anche quando bitcoin scende lui non guadagna una lira, quando bitcoin sale noi facciamo soldi, detto terra-terra. Non è esattamente simmetrico, eh? Ma mica ci arriva a capirlo, lui 😀
Esatto. ma dire di odiare tutti quelli che investono in Bitcoin mi sembra un po’ esagerato. Comunque gli auguriamo buoni investimenti per tutta la vita.