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Bitcoin entra nelle elezioni coreane: opposizione promette APPROVAZIONE ETF in caso di vittoria

Il partito di opposizione in Corea del Sud promette ETF su Bitcoin in caso di vittoria. E ora?

Chi segue Criptovaluta.it sapeva già della grande importanza che i mercati crypto rivestono per la popolazione sudcoreana. Forse però non si sarebbero mai immaginati – o comunque non ce lo saremmo mai immaginati noi – che gli ETF Bitcoin lanciati negli USA sarebbero diventati materiale da campagna elettorale a Seoul.

Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg, il partito di opposizione, nel tentativo di guadagnare voti tra la parte di popolazione più sensibile al mondo Bitcoin e crypto, avrebbe affermato di essere pronto, una volta al potere, ad aprire agli ETF, che siano locali oppure quotati oltreoceano. Una dichiarazione impensabile per il grosso dei nostri lettori, immaginiamo, e per chi segue le vicissitudini politiche italiane e europee, molto più lontane da certe questioni.

La corsa elettorale coreana avrà luogo la prossima settimana, e a quanto parrebbe raccogliendo le dichiarazioni di coloro i quali sono direttamente coinvolti, saranno elezioni dal forte sapore crypto.

Corea del Sud: gli ETF Bitcoin al centro della contesa elettorale

A parlare è stato Hwanseok Choi, del Partito Democratico, che nulla a che fare con l’omonima organizzazione politica italiana, e che per il momento in Corea del Sud è all’opposizione.

Permetteremo gli ETF, che siano locali oppure oltreoceano.

Hwanseok Choi – Partito Democratico Coreano

Una dichiarazione che è in riferimento agli ormai molto popolari ETF su Bitcoin, prodotti che sono stati lanciati negli Stati Uniti lo scorso 10 gennaio e che hanno già raccolto enormi consensi e capitali. Prodotti la cui popolarità ha causato un autentico terremoto in altre giurisdizioni, a partire da Londra e per finire a Hong Kong e Sydney – e a quanto parrebbe anche a Seoul.

La questione degli ETF in Corea del Sud è piuttosto complicata: al lancio di questi prodotti negli Stati Uniti infatti, le autorità locali avevano diffuso un comunicato indicando la possibilità che la loro commercializzazione in Corea fosse in violazione delle leggi locali sui titoli finanziari.

Una situazione che ha causato non poche proteste tra i gestori di fondi e anche tra chi propone titoli d’investimento al grande pubblico, proteste la cui escalation ha trasformato in un tema politico centrale per le prossime elezioni.

Un mercato molto rilevante

Quello della Corea del Sud rimane un mercato molto rilevante per il mondo crypto e Bitcoin, sia per volumi, sia per attenzione che la popolazione mostra di avere nei confronti di questo mercato.

Non riteniamo che la decisione di aprire agli ETF possa essere così importante per l’esito elettorale, ma è comunque segnale del fatto che, per quanto lontano da casa nostra, esistono paesi molto diversi dal nostro, dove la discussione su questi temi è – purtroppo – molto indietro.

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