Il 14 Marzo, Bitcoin ha toccato il suo All- time high (ATH) a 73.794 BTC/USD (dati Bitpanda) dopo il quale ha iniziato a ritraccaire, innescando una conseguente discesa dell’intero mercato crypto. Tuttavia, questa fase di debolezza sembra rappresentare un ribasso di breve termine all’interno di un trend rialzista primario.
Countdown verso l’halving
Analizzando anche le metriche di Glassnode, non emergono segnali di imminenti correzioni. Il focus in questo mese di Aprile rimane sul conto alla rovescia verso il quarto halving nella storia di Bitcoin. In allegato, riportiamo il “Bitcoin: Number of Days Until Halving”, che indica ormai meno di due settimane all’evento ed esattamente 12 giorni.
Cosa è l’halving
Ricordiamo brevemente, per chi non lo sapesse, che l’halving è un evento programmato nel protocollo Bitcoin che si verifica circa ogni quattro anni, e comporta il dimezzamento delle ricompense per i miner per la produzione di un nuovo blocchi. Di conseguenza, dagli attuali 6,25 BTC per blocco (circa 900 BTC al giorno) si passerà a 3,125 BTC per blocco (circa 450 BTC al giorno).
Cosa è successo nei passati halving
In passato, ogni halving di Bitcoin ha avuto un impatto significativo sul prezzo del BTC. Con il Primo Halving (2012) prezzo di BTC è passato da circa $11 a $1.100 in un anno, con un aumento di oltre 100 volte. Con il Secondo Halving (2016) il prezzo di BTC è passato da $600 a $20.000 in circa 18 mesi, con un aumento di oltre 30 volte. Con il Terzo Halving (2020) il prezzo è passato da circa $9.000 a $64.000 in circa un anno, con un aumento di oltre 7 volte.
È importante ricordare che la correlazione tra halving e crescita del prezzo non è automatica, in quanto gli eventi accaduti ad oggi sono solo tre, un campione troppo basso. Inoltre ad oggi l’halving ha un effetto ritardato sul prezzo, con la crescita che si verifica nei mesi o negli anni successivi all’evento.
Emissione Bitcoin e comportamento dei Long-Term Holder
In questo scenario di lungo termine, in cui il prezzo di Bitcoin cresce, ne beneficiano i detentori a lungo termine o Long-Term Holder (HLT) che in molti casi hanno anche il ruolo di whale (balene). In opposizione ai detentori HLT ci sono hort-term holders (STHs), ovvero i detentori a breve termine, che da Glassnode sono classificati tali, coloro che detengono BTC per meno di 155 giorni.
Attraverso la metrica “Bitcoin: Long-Term Holder Market Inflation Rate” elaborata da Glassnode, si ottiene una visione complessiva dell’impatto delle azioni dei possessori a lungo termine sull’offerta e sulla domanda di Bitcoin nel mercato. La valutazione viene fatta considerando anche l’emissione di nuovi Bitcoin, utilizzando il cosiddetto “Market Inflation Rate (MIR)“, che è rappresentato dalla linea arancione.
Cosa sta facendo l’indicatore Long-Term Holder Market Inflation Rate
Il grafico allegato mostra l’andamento del “Long-Term Holder Market Inflation Rate” dall’halving 2020. Il fulcro di questo grafico è l’andamento delle linea verde, che indica se i possessori a lungo termine stanno accumulando (valori negativi) o vendendo (valori positivi) i loro Bitcoin.
Pertanto, quando la linea verde sale (valori positivi) e torna positiva, indica che i LTHs stanno vendendo, evidenziando un potenziale segnale ribassista. Attualmente, indica 0,02255 ed è in territorio positivo. Per trovare una situazione analoga, abbiamo evidenziato con il box blu sul grafico il periodo da Dicembre 2020 fino a Giugno 2021, quando l’indicatore LTH-MIR è tornato in territorio negativo, cioè di accumulo.
L’attuale situazione potrebbe far supporre che siamo entrati all’interno di una possibile fase di distribuzione. Ciò non implica automaticamente forti correzioni, ma più semplicemente fasi di correzione in swing come quelle attuali o lateralità.
Whale e Long Therm Holder
Nel grafico allegato, riportiamo il comportamento delle Whale (linea arancione) che stanno crescendo costantemente e sono tornate sui massimi degli ultimi tre anni a 1369. Mentre con la linea rossa, abbiamo il “Long Term Holder Accumulation Ratio” che mostra la proporzione di Bitcoin detenuti che non sono stati venduti o spostati per un lungo periodo di tempo. Il ritorno alla crescita, anche di questo indicatore, conferma la visione di fondo a lungo termine degli investitori che credono nella crescita di BTC.
Movimenti passati pre e post halving
Va evidenziato che, nei precedenti halving, si sono verificate anche significative vendite in brevi periodi di tempo. Nel 2016, Bitcoin, nel periodo precedente all’halving e in quello immediatamente successivo, nell’arco di 45 giorni era passato da 767$ a 540$, registrando un calo del 30%.
Nel grafico che abbiamo allegato “BTC issuance”, abbiamo evidenziato questo movimento, mentre la linea arancione indica il dimezzamento della produzione di Bitcoin, avvenuto il 9 luglio 2016.
La valutazione dell’halving di maggio 2020 è complessa a causa dell’impattante influenza del COVID-19. Infatti, il prezzo di Bitocin a Febbraio 2020 era di circa 10.000$, ma a metà Marzo 2020 è crollato, toccando un minimo in spike a 4.800 dollari. Tuttavia, alla data dell’halving, il BTC era risalito a circa 9.700 dollari.
Conclusione
Mentre Bitcoin si avvicina al suo quarto halving, le metriche attuali non segnalano correzioni imminenti, ma suggeriscono una possibile fase di distribuzione. Storicamente, ogni halving ha influenzato notevolmente il valore del BTC, sebbene la correlazione non sia garantita. L’andamento post-halving può offrire opportunità sia per gli investitori a lungo termine sia per quelli a breve termine, con effetti che emergono nel croso del tempo.
la domanda è semplice: perche vendere ora quando la logica lascia chiaramente intendere che tra qualche anno un btc varrà almeno mezzo milione?