Di Tron si parla molto poco, se non fosse che i dati recentemente diffusi da IntoTheBlock ci ricordano che c’è almeno un caso d’uso per il quale il network legato a Justin Sun batte tutti, e anche concorrenti più conosciuti, solidi e generalmente utilizzati, come Ethereum. È il caso dell’utilizzo di Tether, la principale stablecoin al mondo.
Secondo i dati del popolare sito di analisi, nell’ultima settimana, quella che ci siamo lasciati alle spalle, su rete Tron sarebbero stati registrati volumi per USDT superiori ai 110 miliardi di dollari, che sono il doppio di quanto è stato scambiato su Ethereum tenendo conto della stessa stablecoin. Un numero importante, che racconta di un network che almeno su questo fronte è primo al mondo.
Dati importanti, lo ripetiamo, che però devono essere messi in prospettiva, anche per capire cosa succede nel mondo crypto davvero, oltre i numeri che sono buoni per i titoli sensazionalistici e poco altro. Ricorda, inoltre, che puoi sempre venire a commentare le ultime notizie del mondo crypto sul nostro Canale Telegram Ufficiale.
Tron batte Ethereum del 100%
Non è una questione di prezzo, ma una questione di utilizzo, e tra le altre cose in un determinato contesto. Tron, il network che è storicamente vicino a Justin Sun, per l’ultima settimana ha fatto registrare più del doppio delle transazioni di Tether su rete Ethereum.
O in altre parole, per ogni dollaro in USDT scambiato su rete Ethereum, ne vengono scambiati 2 su rete Tron. C’è da dire però che l’informazione, che è stata riportata da IntoTheBlock, deve pur essere messa in prospettiva.
Tron è da parecchio tempo il network preferito per chi vuole utilizzare Tether, vuoi per le operazioni di trading, vuoi per l’utilizzo di tutti i giorni. Sul nostro Magazine ne abbiamo ad esempio illustrato gli utilizzi in Turchia, anche per scopi non sempre leciti. Ed è usato in tante altre parti del mondo come canale preferenziale di accesso al dollaro.
A contribuire a questo successo di Tron, per questo aspetto specifico, ci sono anche – senza dubbio alcuno – le commissioni estremamente più basse e un circolo virtuoso di liquidità che chiama altra liquidità.
C’è anche da dire che su Tron, per quanto concerne le stablecoin in generale, la concentrazione è tutta su Tether, al contrario di Ethereum, che ospita anche USDC in grande quantità, nonché progetti emergenti ma già con una capitalizzazione interessante, come Ethena USDE.
Sarà questo il futuro delle chain alternative?
Una chain per ogni uso specifico? Potrebbe essere questo il nuovo trend per quanto riguarda il mondo delle blockchain?
Tron sembrerebbe aver trovato almeno una sua dimensione, che per volumi è estremamente interessante, almeno in relazione agli altri servizi che girano sul network.