Dopo che sono arrivati gli ok definitivi sul fronte di Fetch.ai, ora arriva l’ok anche dai detentori di $AGIX di SingularityNet. Secondo quanto è stato riportato dallo stesso progetto tramite il suo account ufficiale X, il passaggio a $ASI è stato votato da una super-maggioranza.
Si potrà procedere pertanto con quella che lo stesso progetto indica come una decisione storica, che sarà utile per accelerare lo sviluppo delle AGI decentralizzate. Il passaggio è in seno alla proposta di fondere i token di tre diversi progetti del mondo crypto AI in uno solo, con AGIX che, pur rimanendo un progetto indipendente, utilizzerà lo stesso token di Fetch.AI e Ocean Protocol.
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Anche SingularityNET vota per l’ok alla fusione
Anche questo era un voto forse scontato, ma è comunque un passo avanti importante per la fusione delle fusioni, quella che vedrà convergere verso $ASI i tre principali – o quasi – progetti del comparto Crypto AI. Le danze erano state aperte, con tre diverse votazioni, da Fetch.AI, e ora la palla è passata agli altri due progetti, ovvero AGIX di SingularityNET e Ocean.
Per quanto riguarda il primo di questi due, poco fa è arrivato il segnale che forse tutti aspettavano: la votazione ha visto vincere i sì e ora anche dalle parti di $AGIX si potrà procedere con la fusione.
La reazione dei mercati
La cosa non sembrerebbe però aver granché soddisfatto i mercati, con $AGIX che – data anche la notizia assai scontata – continua in un trend negativo che è quello che nelle ultime terribili 24 ore hanno sperimentato un po’ tutti i token di seconda fascia in termini di capitalizzazione.
Vedremo se con il ritorno di un sentiment più positivo sul mercato ci sarà una reazione da parte di $AGIX in avvicinamento a quella che sarà una fusione che potrebbe dare maggiore forza a tutti e tre i progetti. Nel complesso si tratta di una notizia comunque positiva per il progetto, con pochissimi che ravvisano eventuali problemi nella fusione del momento.
Tutto questo però mentre i mercati sono agitati da ben altre paure, che arrivano dal fronte geopolitico e che stanno attanagliando anche i mercati tradizionali.