Quando mancano poco più di 2 giorni all’halving, Bitcoin viene affossato di nuovo dall’andamento delle borse USA, per quanto queste si siano comunque comportate in modo migliore rispetto al mercato crypto. Nel momento in cui scriviamo è in corsa una lotta di Bitcoin per rimanere sopra i 60.000$, innescata da un sentiment fortemente negativo soprattutto durante le ore di scambio negli Stati Uniti.
Sentiment negativo che non sembrerebbe essere limitato però al mercato crypto. Dopo aver recuperato infatti durante la sessione asiatica e aver toccato i 64.000$, Bitcoin perde prima qualcosa durante una sessione europea comunque buona, poi invece compie un altro mini-disastro, durante le ore di trading degli USA.
Una situazione che forse non è quella che in tanti si aspettavano durante una settimana così speciale e che i nostri lettori stanno discutendo animatamente anche sul nostro Canale Telegram, al quale ti invitiamo a prendere parte anche per ricevere notizie esclusive e ulteriori approfondimenti.
La settimana dell’halving viaggia in discesa: Bitcoin a fatica intorno ai 60.000$
Bitcoin continua a lottare per rimanere sopra i 60.000$, quota tanto tecnica quanto simbolica, con un movimento negativo netto che è partito nel mezzo di una sessione USA che, almeno per l’azionario, si era aperto in positivo. Il calo importante delle borse USA ha contribuito a rendere nuvoloso un cielo che già non brilla da qualche giorno, per quella che è una marcia di avvicinamento difficoltosa a sabato, quando ci sarà il tanto atteso halving.
Abbiamo parlato qui dell’halving, e c’è anche un PDF gratuito da scaricare!.
A spingere in giù le borse hanno contribuito anche i dati sugli inventari di carburante e le relative importazioni, che almeno in linea di massima segnalerebbero un rallentamento dell’industria che anticiperebbe dati – che ancora non abbiamo – non brillanti sull’economia USA.
Tutto questo all’interno della settimana che ha visto anche tornare a parlare Jerome Powell, con toni piuttosto hawkish, con i quali ha ribadito ancora una volta che la priorità di Federal Reserve è e rimarrà la lotta all’inflazione, costi quel che costi e soprattutto tenendo i tassi su questi livelli per tutto il tempo necessario.
Una notizia che è arrivata all’interno di una settimana che almeno negli USA è stata vissuta con una certa preoccupazione anche in termini di rischi geopolitici che però per il momento sembrerebbero disinnescati.
I dati più importanti della prossima giornata
I dati più importanti di domani arriveranno dal mercato del lavoro e dalle apparizioni pubbliche di Bowman e Williams, che potranno, nel pieno della sessione USA, agitare di nuovo i mercati, senza che sia possibile per ora individuare una direzione chiara.
Per il resto, il caso bullish di Bitcoin, almeno a partire da un’analisi fondamentale, appare come identico almeno ad oggi. Per i prossimi giorni ci aggiorneremo su eventuali mutamenti delle condizioni, per quello che è un ribasso che, per ora, non deve essere fonte di grande preoccupazione.
Bitcoin ha già superato i suoi massimi storici ma il vero obiettivo sono i 100.000 dollari che arriverà molto tempo dopo l’halving a mio avviso. Scordatevi l’adozione delle cripto a corso legale perchè i governi vogliono monopolizzare le valute e non vogliono rinunciare al controllo del denaro a costo di ammazzarci tutti per cui accontentiamoci per ora del mercato con i suoi ETF.