Secondo quanto è stato diffuso dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America, Koenne Rodriguez e William Lonergan Hill sono stati arrestati. Si tratta dei fondatori di Samourai Wallet. Il DoJ li accusa di aver operato un servizio di trasferimento non autorizzato e anche di aver facilitato il riciclaggio di denaro.
Le accuse derivano, leggiamo dal comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia, dall’aver operato, sponsorizzato e sviluppato un mixer di criptovalute (nello specifico Bitcoin), che avrebbe processato oltre 2 miliardi di dollari in transazioni illegali.
Si tratta di una notizia piuttosto importante per il mondo Bitcoin, che sicuramente avrà delle ripercussioni sul futuro dell’intero comparto e che ha per il momento lasciato di stucco il grosso degli appassionati. Dal grosso dei DNS il sito non è più raggiungibile: invece di poter accedere ai servizi e alla documentazione su Samourai si viene ora accolti – perdonateci l’eufemismo – da una scritta che indica che il sito è stato sottoposto a sequestro.
Un duro colpo per il mondo Bitcoin o per le autorità?
Le accuse sono certamente gravi: dall’aver operato attività di trasmissione di denaro senza licenza all’aver favorito il riciclaggio di denaro. Accuse che in passato abbiamo visto rivolgere anche ad exchange come Binance, per quanto la situazione sia ora radicalmente diversa.
Ad essere arrestati sono infatti i co-fondatori di Samourai Wallet, wallet che combina(va) anche un servizio di mixing. Ai due viene anche contestato di aver conosciuto la provenienza illecita dei fondi.
Samourai offre un servizio chiamato Ricochet, che permette agli utenti di creare una transazione ulteriore – conosciuta come hop – mentre inviavano criptovalute da un indirizzo a un altro. Questa funzionalità rendeva impossibile per le orze dell’ordine e per gli exchange di criptovalute riconoscere che un particolare blocco di criptovalute originasse da attività criminali.
Dal comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia
Ai due viene anche contestato di aver attivamente svolto attività di marketing – in particolare è riportato in tweet in cui si dava (scherzosamente) il benvenuto anche agli oligarchi russi sottoposti a sanzioni.
Sempre secondo quanto è stato riportato dal comunicato stampa del DoJ, i due rischiano 20 anni come pena massima per le attività di riciclaggio di denaro e 5 anni per aver operato un servizio di invio di denaro senza autorizzazione.
All’operazione avrebbero partecipato diverse polizie. I server di Samourai Wallet sono stati già posti sotto sequestro, almeno secondo il comunicato. Il sito non risulta essere più raggiungibile, almeno per gli utenti di una parte dei DNS più comunemente utilizzati in Italia.
Continueremo a seguire questa vicenda nei prossimi giorni, quando emergeranno ulteriori dettagli. Potrai continuare a seguire aggiornamenti sul nostro Canale Telegram Ufficiale.
“Samourai offre un servizio chiamato Ricochet, che permette agli utenti di creare una transazione ulteriore – conosciuta come hop – mentre inviavano criptovalute da un indirizzo a un altro. Questa funzionalità rendeva impossibile per le orze dell’ordine e per gli exchange di criptovalute riconoscere che un particolare blocco di criptovalute originasse da attività criminali.”
Cos’è un pesce d’aprile in ritardo? Gli hops sono normalissime transazioni verso indirizzi intermedi, che si possono tranquillamente fare anche manualmente.
La solita “giustizia” politica, e/o annunci spot contenenti dichiarazioni casuali delle procure.
Ambasciator non porta pena
Può anche darsi eh, magari con 25gg di ritardo.
No ovviamente lo so che il problema è Whirpool, il mixer integrato. Ma mi faceva ridere il comunicato completamente a c***o.
Poi sulla questione mixer, e che scrivere codice open source con utilizzo sia lecito che illecito, sia reato per chi lo sviluppa, ci sarebbe tanto da dire, tanto è stato già detto, ma non ci dilunghiamo.
Il DoJ comunque gli contesta il fatto di aver lucrato da Whirlpool, e probabilmente in tribunale si giocherà su quel punto lì