I dati che arrivano dal mercato del lavoro USA sono pessimi e molto al di sotto delle aspettative, cosa che in un contesto macroeconomico come quello che stiamo affrontando è una buona notizia per tutti i mercati risk on, dei quali fa parte anche il mercato delle criptovalute e di Bitcoin.
Sorge il sole a New York ed è un buon sole per una categoria di asset certamente importante, certamente risk on, e certamente tra quelle che hanno più accusato il colpo di una settimana da incubo per i mercati. Ma cosa vuol dire quanto è accaduto? Come si inserisce nell’attuale quadro macro che abbiamo descritto poco fa?
La situazione è in evoluzione e ti consigliamo come sempre di entrare anche nel nostro Canale Telegram per seguire dal vivo quanto sta avvenendo sui mercati in quella che sembrerebbe essere un’altra giornata topica e poco adatta ai deboli di cuore.
La rimonta di Bitcoin e crypto: i dati dagli USA promettono… male
È una storia che forse non quadrerà a chi non segue da vicino la finanza e l’economia. Sono arrivati i dati dal mercato del lavoro USA e sono molto inferiori alle aspettative. In breve, il mercato del lavoro sta andando molto peggio di quanto si erano prefissati gli analisti e la cosa però piace ai mercati di maggiore rischio.
Bitcoin torna sopra i 60.000$, mentre il resto della truppa segue con gain in alcuni casi più importanti.
Tutto questo perché un rallentamento del mercato del lavoro rende più vicino e possibile un taglio ai tassi che i mercati aspettano come se si trattasse del proverbiale bicchiere d’acqua nel deserto. Un bicchiere d’acqua forse non necessario effettivamente per Bitcoin e crypto, ma che comunque male non fa.
Così deve essere letta l’evoluzione del primo pomeriggio che ha avuto la sua epifania nei mercati e che potrebbe essere foriera di una chiusura di settimana per le borse più che allettante e più che invitante.
Di quanto cambia il quadro macro?
Per quanto il dato sia certamente importante, dalla prossima settimana torneranno le preoccupazioni per un’inflazione che almeno negli USA sembrerebbe essere più che sticky, ovvero persistente.
Per il dato però relativo al mese di aprile dovremo pazientare ancora un po’. E sarà quello forse a essere maggiormente risolutivo della questione bullish o bearish per tutto il mercato crypto e Bitcoin.
Nel frattempo, qualche short si rompe l’osso del collo e chi parlava di 52k a brevissimo termine si medica le ferite. Prima di gioire però, ricordiamoci della complessiva difficoltà di lettura di un mercato che non è mai stato prima in queste condizioni.